Dopo la cocente retrocessione della scorsa stagione ai play out contro la Sarnese, il Castrovillari ritrova la Serie D dopo un solo anno di purgatorio in Eccellenza. La strada che ha portato al conseguimento di questo traguardo è stata la più tortuosa, sicuramente la più lunga, ma anche per questo forse più bella e piena di soddisfazioni. Infatti i lupi del Pollino hanno concluso un buon campionato in terza posizione alle spalle della corazzata Locri e della sorpresa Cotronei e, nonostante si sia rivelata la squadra che ha perso meno gare (solo 2), qualche vittoria mancata di troppo non ha mai seriamente immischiato i rossoneri nella lotta promozione. Si passa quindi alla fase dei play off regionali, con il Castrovillari che supera prima il Siderno (0-0 ma meglio classificato) e poi l’Acri (2-1) in una gara molto sentita in quelle zone.
Staccato il pass per la fase nazionale, gli uomini di mister Ferraro affrontano nel primo turno il Dattilo Noir: in Sicilia i lupi sciupano un po’ troppo e portano a casa solo un pari per 1-1, al “Mimmo Rende” è tutta un’altra musica con un sonoro 3-1 per il “Castro”. Nel secondo e ultimo turno della fase nazionale il Castrovillari se l’è vista con l’Agropoli, squadra che ha partecipato ai play off solo per tanta sfortuna poiché penalizzata di 2 punti e costretta a disputare lo spareggio (perso con un autogol a 2 minuti dalla fine) per il primo posto del girone contro il Sorrento sul neutro di Avellino. L’andata si gioca al “Guariglia” di Agropoli e i rossoneri non giocano una delle loro migliori partite, vanno sotto con un rigore di Di Deo e rischiano più volte subire il raddoppio, poi nei minuti finali ci pensa De Simone a siglare il definitivo 1-1 e a rimettere tutto in discussione in vista del ritorno in Calabria. Tutta la città di Castrovillari si “veste” di rossonero per la grande occasione e al “Mimmo Rende” sono presenti circa 3 mila sostenitori del “Castro” ad incitare i propri beniamini. La gara è ostica e faticosa poi il lampo ancora di De Simone al 72’ con un meraviglioso stop a seguire che manda in delirio tutto lo stadio e dà il via alla festa per una promozione che riporterà il “Castro” a calcare palcoscenici che gli si addicono più per storia e tifoseria.
La società, nella persona del Presidente Agostini, ha fatto intendere di voler essere protagonisti anche l’anno prossimo nonostante il salto di categoria e tutto questo non ha fatto altro che alimentare i sogni di una tifoseria che nelle gare che hanno accompagnato i rossoneri alla conquista della D ha sfoggiato una passione che si vede raramente anche in tanti altri stadi di Serie C.