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Cittadella-Crotone: analisi tattica

by Redazione Sport Team Calabria

C’era molta curiosità e attesa per l’esordio del nuovo Crotone di Giovanni Stroppa atteso dalla difficile trasferta contro il Cittadella di mister Venturato. Cittadella che aveva già dato dimostrazione di essere in gran forma dopo la clamorosa vittoria ottenuta in casa dell’Empoli per 3-0 nella gara valevole per il terzo turno di Coppa Italia (nel turno precedente aveva battuto il Monopoli in casa per 1-0). Anche il Crotone aveva fatto bene nelle due gare di coppa nazionale, battendo prima la Giana Erminio in casa per 4-0 e andando poi a vincere per 1-0 in quel di Livorno dove aveva dato una buona dimostrazione di compattezza e solidità.

Per la gara di domenica Stroppa ha confermato in toto il modulo col quale ha impostato la propria squadra per tutto il ritiro e per tutte le sfide fin’ora giocate, ovvero il 3-5-2.

L’allenatore dei rossoblu ha schierato il trio difensivo che sulla carta dovrebbe essere quello titolare con Sampirisi e Marchizza ai lati del serbo Golemic. A centrocampo confermato Benali in cabina di regia con Rohden e Molina interni, mentre sulle fasce hanno agito Faraoni a destra e Firenze a sinistra. Coppia d’attacco formata da Simy e Nalini a supporto.

Per quanto riguarda il Cittadella invece Venturato ha schierato i suoi col 4-3-1-2.

Difesa a 4 con Drudi e Adorni centrali, Ghiringhelli e Benedetti rispettivamente terzino destro e sinistro. Centrocampo a 3 con Iori davanti la difesa e gli inesauribili Settembrini e Branca ai suoi lati. Schenetti a svariare su tutta la trequarti a supporto di Finotto e Scappini.

Uno dei temi tattici della gara è stato evidente sin dai primi secondi di gioco. Il Crotone ha provato a costruire le proprie azioni di gioco con palla a terra sin dalla difesa, col Cittadella che ha applicato un pressing ultra-offensivo con marcature a uomo a tutto campo con lo scopo di disturbare la costruzione e provare a recuperare palla in zone pericolose del campo.

Già nella prima azione di gara è chiaro l’atteggiamento del Cittadella che porta tanti uomini sulla trequarti avversaria per ostruire l’uscita palla al piede del Crotone, con marcature sui possibili ricevitori del pallone e pressione sul portatore di palla.

Il Crotone soffre particolarmente nei primi minuti e sembra andare letteralmente in bambola. Il primo gol subito è frutto di due gravi disattenzioni, la prima di Sampirisi che si lascia scappare dietro le spalle Finotto il quale è bravo a mettere il pallone in mezzo per Scappini che sfrutta l’errore di Golemic il quale si addormenta letteralmente e si fa anticipare da dall’attaccante il quale di testa insacca alle spalle di Cordaz.

Come possiamo vedere il Crotone è anche piazzato abbastanza bene, con i due esterni quasi in linea coi tre centrali difensivi a formare una linea a 5. È evidente come da una disposizione di questo genere non ci si aspetti che prima Finotto riesca a raccogliere il passaggio del compagno alle spalle di Sampirisi e poi Scappini riesca in area di rigore a ricevere indisturbato il cross dello stesso Finotto riuscendo a segnare. Sicuramente la difesa del Crotone avrebbe potuto e dovuto fare meglio.

Passato lo shock iniziale il Crotone è riuscito dal 10° minuto in poi a prendere in mano le redini della gara riuscendo a imbastire azioni in successione e creando diverse occasioni da rete, più altre situazioni potenzialmente pericolose dove è mancato l’ultimo passaggio o la conclusione. Una chiave importante che il Crotone ha provato a utilizzare per mettere in difficoltà il Cittadella è stata quella dei continui cambi di gioco da una fascia all’altra. Il Cittadella infatti faceva molta densità nella zona della palla, e lo ha fatto per tutta la gara, lasciando quindi abbastanza scoperte le zone più lontane dalla palla stessa, quindi quando l’azione si sviluppava su una fascia vi era sempre molto spazio a disposizione per l’esterno opposto. Da una situazione simile nasce l’occasione più importante del primo tempo per i rossoblu.

Vediamo come qui il Cittadella è scoperto. Molina dalla destra serve sulla fascia opposta Nalini che è solo, mentre al centro vi è un 1-contro-1 tra Simy e il centrale della squadra veneta. Quando il cross arriva a Nalini Adorni è attirato dalla palla e lascia solo Simy il quale raccoglie il tiro sbagliato del suo compagno e ha la chance di trovarsi solo contro Paleari ma fallisce la rete facendosi parare il tiro a botta sicura. Altre situazioni pericolose sono nate dai calci piazzati col Crotone che ha sfiorato il gol del pareggio con un colpo di testa di Rohden finito di un soffio a lato della porta. Predominio crotonese quindi, che però ha visto comunque delle sbavature nella fase difensiva, col centrocampo che ha fatto poco filtro e ha dato poca protezione ai tre centrali. Benali infatti era spesso lasciato solo da Molina e Rohden che erano costantemente proiettati all’attacco, e il Cittadella è stato bravo a occupare la trequarti con tanti uomini. Oltre infatti a Schenetti, anche le due mezzali e Finotto hanno svariato su tutta la trequarti con continui inserimenti e tagli alle spalle del centrocampo del Crotone riuscendo spesso a mettere in difficoltà i centrali difensivi rossoblu che dovevano uscire dalla propria zona per andarli ad affrontare.

Nella ripresa ci si sarebbe aspettati che il Crotone continuasse con la pressione alla ricerca del pareggio, ma l’inizio della seconda frazione è stato molto simile a quello del primo tempo, coi rossoblu in bambola e con il Cittadella iper-aggressivo. Ed infatti dopo pochi minuti arriva il raddoppio che mette un’ipoteca sulla vittoria dei ragazzi di mister Venturato.

Il gol nasce da un’altro errore in uscita da dietro, con Golemic servito da Cordaz che si ritrova la pressione di tre avversari, con i compagni che non offrono soluzioni facili e col centrale serbo che si libera malamente del pallone colpendo Benali e consegnando la palla agli avversari che costruiscono l’azione del raddoppio con un imprendibile Schenetti che si accentra da sinistra e segna un bel gol con un destro a giro sul secondo palo sul quale Cordaz non può nulla.

Sotto di due reti Stroppa ha provato con i cambi a cambiare le carte in tavola. Al 56° minuto ha fatto entrare Martella e Stoian al posto di Simy e Molina. Cambi che hanno fatto discutere, infatti il Crotone si è ritrovato senza centravanti vero e proprio, con Stoian a supporto di Nalini, Firenze che da sinistra è andato ad occupare la posizione di interno che era di Molina e Martella sulla fascia. Molto discutibile il fatto che fino al 82° minuto, quando poi è entrato Spinelli, il Crotone non avesse una punta in campo, nonostante il doppio svantaggio da recuperare. Col Cittadella che vedeva sempre più vicina la vittoria e che quindi ha provato a chiudere ogni spazio dietro, non vi era modo per i giocatori più tecnici del Crotone di duettare palla a terra e creare occasioni.

Non solo, anche la pressione asfissiante sulla creazione iniziale dell’azione del Crotone non ha accennato a diminuire, come vediamo nell’immagine. Quattro uomini nella zona di Benali e dei due centrali che provavano a risalire il campo palla al piede, più due uomini a supporto su possibili ricevitori di palla sono emblematici dell’atteggiamento del Cittadella e delle difficoltà del Crotone a superare la prima linea di pressing.  Questa è stata una chiave fondamentale perchè la squadra di Venturato lasciava degli spazi importanti alle spalle del centrocampo e forse mister Stroppa avrebbe dovuto, specie fino a quando Simy era in campo, dare indicazione di provare a scavalcare con palle alte verso il pivot nigeriano la prima linea di pressing sia per variare un po’ il tema e magari mettere in difficoltà i centrocampisti avversari, sia perchè spesso si sarebbero potute creare situazioni vantaggiose a livello numerico, una volta saltato il centrocampo. Proprio come nel caso dei numerosi cambi di gioco che infatti trovavano quasi sempre libero l’esterno opposto, un’eventuale seconda palla raccolta da Rohden o Molina o Firenze avrebbe potuto portare a situazioni molto pericolose per i centrali del Cittadella sempre alti in linea coi terzini ad accompagnare la pressione del resto della squadra.

Ed invece oltre al palo di Rohden che avrebbe potuto riaprire la gara con un bellissimo tiro da fuori area, il Crotone non ha creato praticamente nulla nella ripresa, legittimando la vittoria del Cittadella che negli ultimi minuti sfruttando una delle numerose ripartenze che il Crotone ha concesso è riuscito anche ad arrotondare con la rete di Strizzolo. La gara si è chiusa quindi in trionfo per i padroni di casa e con una sconfitta pesante ed inaspettata per il Crotone, accreditato da tutti come una delle favorite alla promozione finale. Molto lavoro si prospetta per Stroppa che dovrà correggere alcuni equivoci tattici evidenti come la solitudine di Benali davanti la difesa, le difficoltà di Nalini di giocare spesso spalle alla porta in zona centrale senza la possibilità di poter sfruttare le sue caratteristiche migliori, ed un po’ tutto il sistema difensivo che ha scricchiolato pesantemente per tutta la gara.

 

 

 

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