E dunque il Torino ha espugnato “Marassi” conquistando la prima vittoria stagionale e portandosi a 4 punti in graduatoria, superando l’Udinese e lasciando gli “squali” da soli in fondo alla classifica con un punto. Il recupero contro il “grifone” ha dato presumibilmente fiducia ai granata che adesso attendono i rossoblu domenica pomeriggio. Ecco perché la sfida all’”Olimpico Grande Torino” diventa davvero un crocevia troppo importante per il destino dei pitagorici. E’ vero sarà solo la settima giornata ma tornare dal Piemonte con un risultato positivo, vorrebbe dire acquisire un po’ di fiducia e tirare su il morale di una squadra che – pur giocando a tratti un buon cacio – ha mostrato delle lacune non indifferenti per la categoria. Le armi per mettere in difficoltà la squadra di Giampaolo ci sono, i granata hanno si segnato il doppio dei rossoblu (12 reti contro 6) ma hanno anche subito quasi gli stessi gol (16 contro 17). Ecco perché una volta in più, sarà fondamentale concretizzare ciò che si crea. Stroppa sta lavorando su questo ma anche e soprattutto sul carattere della squadra che deve rimanere concentrata durante tutti i 90 e passa minuti, evitando errori ingenui. Il tecnico lombardo potrà contare poi sul rientro di Luca Cigarini, leader del centrocampo che permetterà di conseguenza lo spostamento di Benali a mezzala. Sono questi gli uomini di carisma a cui si affiderà Stroppa, continuando a puntare sulla verve realizzativa si Simy, comunque già a 3 reti e su quel Messias che in casa rossoblu si spera possa iniziare a trovare la porta con continuità.
Ma al di là dei singoli a Torino ci vorrà una prova d’orgoglio, una prova da squadra vera che mostri la volontà di uscire da questa situazione, delicata certo, ma non ancora deleteria o pessima.
Pertanto l’imperativo è reagire adesso, quando ancora vi è la possibilità di farlo prima che inizi ad essere troppo tardi.
