Pisa, la Toscana e la sua bellezza. La terra di Dante e di tanti, tantissimi cultori della lingua italiana e non solo, è sempre stata pregna di cultura, di storia e di bellezze. Tanto da far innamorare anche un poeta, saggista e traduttore americano, Ezra Pound, che passò quasi l’intera vita in Toscana e proprio a Pisa.
Ed è proprio di Ezra Pound la citazione secondo la quale “sotto le nuvole bianche del cielo di Pisa, codesta bellezza, qualcosa uscirà fuori”.
Premessa importante e fondamentale che nulla centra col calcio, certo, ma che introduce quanto visto all’Arena Garibaldi di Pisa. La grande bellezza della squadra ospite, del Crotone di mister Stroppa sempre più convincente nelle prestazioni ed anche nei risultati. E ciò potrebbe sembrare esagerato per chi magari non ha visto la gara di domenica, ma gli squali non hanno espugnato il Romeo Anconetani per puro caso, per pura sfortuna. 25 tiri contro gli 9 dei padroni di casa, 73% di possesso palla dei rossoblu, a testimonianza di un dominio totale ed assoluto del campo, dal primo all’ultimo minuto anche quando gli eventi, gli episodi, avrebbero detto il contrario.
Intorno al minuto 80 infatti, Gigliotti lascia in 10 i suoi ma solo formalmente perché in pratica gli uomini di Stroppa, non subiscono affatto il colpo, anzi. Il tecnico lombardo arretra Barberis sulla linea dei difensori, propone un 3-3-3 offensivo e continua a cercare la vittoria (10 minuti prima infatti Golemic aveva trovato il pari).
Messias, Mazzotta e Nalini, vanno più volte vicino al bersaglio grosso senza tuttavia riuscire a centrarlo. Ma questo conta poco perché quella vista in casa dei nerazzurri – contro una squadra che aveva messo in difficoltà Benevento, Cremonese, Frosinone, eccetera – è una macchina quasi perfetta.
Dunque una squadra che torna dalla Toscana senza l’intera posta in palio ma con la consapevolezza di essere in costante crescita e soprattutto con la netta sensazione che sarà difficile affrontarla per tutti.
