Home Serie BApprofondimenti Crotone, l’analisi della stagione attraverso i numeri

Crotone, l’analisi della stagione attraverso i numeri

by Redazione Sport Team Calabria

Un aspetto importante di ogni impresa sportiva è certamente quello legato ai numeri ed alle statistiche. Nel caso del Crotone, che giusto due giorni fa ha celebrato il ritorno in serie A, un’analisi sui numeri e un raffronto con alcune delle scorse stagioni potrebbe offrire spunti di discussione molto interessanti.

BENEVENTO DOCET – Il campionato di serie B che sta per concludersi ha visto una squadra, il Benevento di Inzaghi, fare praticamente corsa a sé, come testimoniano alcuni dati impressionanti dei giallorossi: 25 vittorie e solamente 3 sconfitte, miglior attacco con 63 gol fatti e miglior difesa con 24 gol subiti. Numeri che non lasciano spazio a dubbi su quanto i campani abbiano dominato in tutto e per tutto.
A ben 18 punti di distanza ecco il Crotone che, grazie ad una serie positiva di ben 12 partite, e grazie soprattutto alle 4 vittorie nelle ultime 5 giornate, è riuscito a dare lo strappo decisivo e ad assicurarsi la promozione con due giornate di anticipo. Secondo miglior attacco con 62 reti, con quasi la metà di questi (30) segnati in trasferta, segno che la squadra di Stroppa ha sempre approcciato le partite con l’idea di dominare il gioco a prescindere che si giocasse allo “Scida” o meno.

NUMERO 6 – La più grande differenza con la prima della classe è senz’altro rappresentata dalla differenza tra vittorie e sconfitte. A parità di pareggi infatti (8), il Benevento ha vinto ben 6 partite in più rispetto agli squali che invece ne hanno, ovviamente, perso 6 in più. Colpa di alcuni periodi in cui l’undici calabrese non è riuscito a mantenere la stessa costanza di risultati come fatto invece nella gran parte della seconda metà di stagione.

I SINGOLI – Andando a dare un’occhiata al rendimento dei singoli si segnala un capitan Cordaz instancabile, con 36 presenze su 36, e tutti i 3240 minuti a disposizione giocati. Tra gli stakanovisti della squadra anche Barberis (prossimo a passare al Monza), Molina, Simy e Golemic che hanno collezionato 35 gettoni. Top scorer rossoblu, neanche a dirlo, Simy che con 20 reti è anche il capocannoniere del campionato dopo il sorpasso su Iemmello fermo a 19. Le altre reti sono distrubuite su 14 giocatori con Benali, Messias e Crociata in evidenza, autori rispettivamente di 7, 6 e 5 gol.
Per quanto riguarda gli assist domina Salvatore Molina (10), autore di una stagione strepitosa. Dietro di lui Barberis (7), Messias (5) e Mustacchio (4).

DALLE STALLE ALLE…STELLE – Numeri generali, dicevamo, non ugualmente entusiasmanti rispetto alla capolista Benevento, ma di tutt’altro pianeta rispetto a quelli della scorsa stagione. Il Crotone poco più di un anno fa evitava infatti la retrocessione in C, che sarebbe stata a dir poco clamorosa, grazie ad una fase finale di campionato simile a quella che si è appena conclusa.
Quel Crotone chiudeva la stagione con 11 vittorie, 10 pareggi e 15 sconfitte. 40 gol fatti e 42 gol subiti. Miglior realizzatore sempre il centravanti nigeriano, vero faro dei rossoblu ormai, con 14 reti, e per trovare il secondo bisognava scendere fino alle 5 marcature di Benali. Una stagione travagliata e turbolenta, che ha visto due cambi di allenatore (Oddo per Stroppa e, diverse sconfitte dopo, Stroppa per Oddo), e che in questo caso specifico è perfettamente rappresentata da quei numeri impietosi di cui sopra.

LA PRIMA PROMOZIONE – Un ultimo raffronto vogliamo farlo con la stagione della cavalcata che portò alla prima, storica, promozione in serie A con alla guida Ivan Juric.
Quell’Anno la serie B era composta da ben 22 squadre, si giocarono quindi 42 giornate. Al termine di queste il Crotone portava a referto 23 vittorie, 13 pareggi e solamente 6 sconfitte. 61 gol fatti e 36 gol subiti. Numeri che ci danno immediatamente un’indicazione: quel Crotone sbaragliò la concorrenza grazie ad una solidità difensiva eccezionale, a differenza di quello di Stroppa che invece ha fatto della qualità e della produzione offensiva la sua arma principale.

Due stili diversi che hanno portato, per la gioia dei tifosi rossoblu, allo stesso ed eccezionale risultato.

Related Articles

Leave a Comment