Quella di ieri è stata una giornata molto importante per il destino del FC Crotone che in 24 anni di gestione Vrenna solo in 7 stagioni aveva sollevato dagli incarichi i vari tecnici per risultati scadenti. L’ultimo esonero tra l’altro risale a 7 anni fa (via Leonardo Menechini per Massimo Drago), segnale che la società pitagorica ha sempre cercato di sposare fino in fondo i progetti tecnici dei vari allenatori scelti in estate.
I risultati con mister Stroppa – insieme a qualche esperimento tattico esasperato – sono stati però fin troppo deludenti per una squadra che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto combattere per le prime 4-5 posizioni di classifica.
Mister Oddo nella propria conferenza stampa ha predicato umiltà ammettendo però di avere potenzialmente le giuste risorse per rimettere in carreggiata l’auto pitagorica che fino ad ora ha subito qualche sbandata di troppo sui guard rail della strada che conduce alla Serie A. Per quanto riguarda il modulo, il tecnico pescarese non ha voluto sbilanciarsi visto che non ha avuto modo di conoscere fino in fondo tutti gli elementi della rosa (escluso Benali allenato proprio a Pescara) e di capire l’entità di alcuni infortunati eccellenti come Barberis, Nalini, Marchizza e lo stesso centrocampista libico che però ne avrà almneo fino alla sosta natalizia.
Come già dichiarato dallo stesso Oddo dovrebbe essere però riproposta la difesa a 4 che tanto piace e sostiene l’ex difensore campione del mondo e, in attesa dei vari infortunati, dovrebbero essere schierati 3 centrocampisti con i restanti 3 di attacco che potrebbero alternarsi con due esterni ed una punta oppure con un doppio trequartista più una punta centrale.
In questo momento Oddo dovrà lavorare più che altro sull’aspetto psicologico di una squadra che in questo avvio di campionato è apparsa in maniera eufemistica alquanto frastornata e a tratti totalmente indolente.