Abbiamo avuto il piacere di avere come ospite ai nostri microfoni in esclusiva il Direttore Generale del Rende Calcio Giovanni Ciardullo che ci ha raccontato a tutto tondo il suo punto di vista calcistico legato ai colori biancorossi.
“Direttore ci spiega inizialmente come nasce il suo personale connubio con il Rende che dura ormai da 5 anni?”
“Tutto nasce dalla mia intima amicizia con Bruno Trocini che ho avuto modo di conoscere a Cosenza quando lui allenava la juniores dei lupi ed io ero dirigente del settore giovanile silano: quell’anno facemmo già molto bene vincendo il campionato juniores. L’anno dopo io andai a Montalto e lui allenò prima la juniores del Rende e a campionato in corso la prima squadra, salvandola tra l’altro con un miracolo. Dopo di che lui mi chiese di dargli una mano a Rende e quindi conobbi il presidente Coscarella che mi fece letteralmente innamorare di questa società. In questi 5 anni ho dato il mio contributo ricevendo tanto, per fortuna ci sono state tante stagioni positive ma anche qualche piccolo sbaglio ci ha dato l’opportunità di fare meglio in seguito. ”
“Lei ha vissuto sia il campionato di Serie D che quello di C: quali sono le principali differenze?”
“Per un dirigente la Serie C è già la prima porta del professionismo: impone di stare al passo con i tempi, di continuare a studiare ed essere aggiornati con le nuove regole. Nulla è lasciato al caso specialmente nell’organizzazione societaria.”
“Come è strutturata una società come il Rende che, con mezzi limitati, riesce ad ottenere risultati gratificanti?”
“Sostanzialmente siamo un organigramma snello in cui tutto passa per il presidente Coscarella, il quale ha una grande virtù che è quella di saper ascoltare tutte le persone che gli stanno intorno. Ovviamente le decisioni le prende lui e le condivide con pochi, ma prima di farlo ha il carisma di voler sentire ogni persona chiamata in causa dal magazziniere al direttore sportivo, dal tifoso all’allenatore. Poi ci sono diverse diverse figure importanti in società come il ds Martino, Franco Gagliardi che è nel nostro staff da qualche anno e la sig.ra Talarico che cura la parte contabile e logistica del club.”
“Da direttore generale qual è il suo metodo di lavoro?”
“Io sono un tipo molto istintivo, mi viene naturale dire quello che penso senza ragionarci troppo. A volte me ne pento, magari per i modi in cui esterno le mie idee, però credo che qualche volta sia il prezzo da pagare se si vuole essere sinceri e soprattutto onesti. Credo inoltre che la fiducia nelle persone con cui si lavora stia alla base di ogni rapporto e sono felice di essere un collaboratore fidato del presidente.”
“Una delle filosofie del Rende è investire sui giovani che siano dirigenti, allenatori o calciatori…”
“Mi fa sempre piacere toccare questo argomento perché mi dà la possibilità di parlare del nostro direttore sportivo Giovambattista Martino. Nei primi anni probabilmente soffrivamo un po’ l’assenza di una figura che potesse agire nelle tematiche prettamente di campo, forse in D ce lo potevamo anche permettere. Da quando è arrivato lui abbiamo senza dubbio alzato la qualità sotto il profilo sportivo. Nonostante sia forse il più giovane direttore sportivo di una squadra professionistica, ha portato una professionalità eccezionale con un’incredibile dote nel costruire legami e rapporti che solo i veterani di questo mestiere sono capaci di instaurare. Giovambattista è un grande conoscitore di calcio, ci sta dando tantissimo e credo che anche noi stiamo ricambiando i suoi sforzi con la stessa moneta perché anche lui ha appreso molto dal nostro contesto societario. La società potrebbe prendere in considerazione l’idea di proporgli un progetto a lunga scadenza perché crediamo tanto in lui e speriamo che non venga disturbato da qualche sirena, ma sono sicuro che prenderà le sue decisioni sempre con l’equilibrio che lo contraddistingue. Anzi, se posso fargli un appunto, certe volte è anche fin troppo equilibrato nei suoi giudizi, spero che con l’esperienza possa prendere alcune cose con più leggerezza (ndr sorride).”
“Un altro ‘giovane’ è senz’altro il tecnico Francesco Modesto…”
“Mi collego al discorso del nostro ds: proprio come Giovambattista Martino e Bruno Trocini, anche mister Modesto è una figura forgiata dalla nostra fucina. Ha chiuso la carriera da giocatore con noi e ha iniziato l’avventura con noi, prima con la berretti ed ora con la prima squadra. In questo il presidente Coscarella è un vero e proprio visionario: riesce a capire subito su chi puntare, costruendosi “il giocattolo” in casa. Già da Marzo scorso Trocini ci aveva manifestato, giustamente, la volontà di allenare in un contesto diverso per mettersi alla prova. Da lì in poi pensammo all’alternativa che, secondo noi, avevamo già in casa con mister Modesto e che dire: ci abbiamo azzeccato! (ndr ride). Sinceramente sapevamo che fosse un buon allenatore ma il campo ci ha detto che Francesco Modesto è molto di più, con i giocatori poi ha un coinvolgimento emotivo e una credibilità straordinaria. Il gioco aggressivo e offensivo ha fatto il resto e sono convinto che ci siano tutti presupposti per fare meglio dell’anno passato quando raggiungemmo l’ottavo posto con 50 punti. E se dovessimo raggiungere i play off, nei panni degli avversari, non sarei così contento di incontrare il Rende.”
“Parliamo un po’ di questo mercato: oltre a Borello e Minelli c’è qualche altra operazione?”
“Borello è stato fortemente cercato e voluto dal ds Martino già in tempi non sospetti, si è concretizzato ora sia per le esigenze del mister in quel ruolo sia per le presenti volontà del giocatore. E’ un esterno che ci dà quel qualcosa in più sotto l’aspetto del dribbling e dell’imprevedibilità nel calciare in porta, sarà sicuramente un valore aggiunto per noi. Minelli è senz’altro una premiazione alla nostra ideologia societaria che valorizza giovani in cui il Rende crede più di altre squadre e questo è uno dei nostri punti di forza, ma se dovesse concretizzarsi un trasferimento importante per il giocatore sicuramente sarebbe un grande riconoscimento alla bontà del nostro lavoro. In questo mercato siamo vigili perché fortunatamente non abbiamo l’ansia di dover operare per forza ma condurremo un mercato occasionale in cui valuteremo se ci saranno delle opportunità per quanto riguarda un centrocampista centrale e/o un esterno difensivo.”
“Come vede il futuro prossimo del Rende e del calcio di Serie C in generale, viste le anomalie di quest’anno?”
“Per il Rende vedo una società che vuole mantenere una continuità per quanto riguarda temi che hanno fatto le nostre fortune: non aver paura di investire sui giovani e non aver paura di investire sulle strutture (già l’impianto di Casa Rende è la base da cui partiremo), per questo stiamo portando avanti una linea che prevede varie affiliazioni alle nostre scuole calcio. Per quanto riguarda la Serie C nutro una totale fiducia nel presidente Ghirelli: è una persona che ha le idee chiarissime, mi ha sorpreso positivamente nelle sue prime riunioni in Lega. Ghirelli inoltre conosce nel dettaglio tutte le difficoltà della nostra competizione e, toccando le corde giuste, sarà in grado di risolvere i principali problemi della terza serie. Credo infatti che puntando sui giovani e sulla solidità societaria delle varie squadre, il brand della Serie C potrebbe accrescere il suo valore e sono sicuro che Ghirelli ha tutte le potenzialità per farlo.”
“Direttore, grazie per la sua gentilezza e la disponibilità in questa intervista.”
“Grazie a voi e un saluto a tutti i lettori di Sport Team Calabria”