Che il nuovo anno sia migliore di quello appena trascorso! E’ questa la speranza con la quale ogni persona, ognuna con la sua storia e con il suo vissuto, si proietta nel prossimo futuro. La speranza – cioè – di avere sempre di più, di far sempre meglio. Un auspicio che a volte si riduce ad essere solo un modo di dire. Si perché magari quello appena trascorso è stato un anno talmente eccezionale per qualcuno che augurarsi qualcosa di meglio può suonare male.
Non è il caso del FC Crotone e dei suoi tifosi che avrebbero forse preferito che quest’anno non fosse mai esistito. Oppure, ancora meglio, accetterebbero di buon grado da Babbo Natale una bella macchina del tempo per poter tornare indietro e magari cambiare qualcosa.
Già, il 2018 è stato per i sostenitori dello squalo, un anno infausto, grigio, cupo. Un anno da dimenticare al contrario degli ultimi che erano e sono stati anni magnifici.
Si era aperto male questo 2018 con la sconfitta in casa del Milan che aveva avuto però bisogno di un errorino di Cordaz per sconfiggere i rossoblu guidati da Zenga.
Ecco, a proposito, la crisi di regno si era già aperta ancora nel 2017, un mese prima, quando “Re Davide” aveva abdicato lasciando vacante un posto tanto appetibile ed appetito.
E così gli era succeduto “Re Walter“ che da subito aveva fatto intendere il cambio di registro. Tanto è che dopo la sconfitta sopracitata, erano arrivati una vittoria e tre pareggi di cui uno prestigioso in casa dell’Inter ed uno che causò parecchio nervosismo dato il macroscopico errore del Signor Tagliavento che nella sua vita tutto avrebbe potuto fare, ma che invece decise di intraprendere la carriera di arbitro.
Quella gara contro il Cagliari, ha segnato per il Crotone, l’inizio di una lunga discesa passata si per alcune vittorie (Sassuolo, Sampdoria, Udinese), ma anche per altrettante pesanti sconfitte (le ormai famose Benevento e Spal e quella decisiva di Napoli) che però non scalfirono l’onore e l’amore di un popolo rimasto comunque festoso e cantante in quella gara in terra partenopea.
“Torneremo in Serie A” era l’auspicio dei crotoniati che speravano il 2018 potesse finire meglio di come era cominciato. Ma invece!
Ed invece succede che da sogno ad incubo il passo è breve, succede che quel 2018 termini peggio di come era iniziato, quasi impossibile prevederlo in agosto, quasi incredibile guardando la classifica dei pitagorici a fine girone di andata.
Un girone tremendo, terribile: solo 13 punti frutto di 3 vittorie e 4 pareggi ai quali si aggiungano ben 11 sconfitte. La partita di Ascoli è stata la 40esima gara ufficiale del 2018 ed il bilancio è significativo: 21 sconfitte, 9 pareggi e 10 vittorie.
Numeri impietosi che non lasciano spazio a repliche e che – se non invertiti – non potranno che portare ad un solo esito: la retrocessione.
In B solo una volta gli squali fecero peggio: era la stagione 2001-2002, il Crotone di Cabrini e Cuoghi prima, Materazzi e Selvaggi poi, chiuse il girone di andata ultimo con 11 punti ed ultimo rimase per tutto il campionato.
Andò meglio pochi anni fa, quando il Crotone di Drago chiuse l’andata con 21 punti (campionato a 22 squadre) al terzultimo posto, salvandosi poi all’ultima giornata con 48 punti.
In riva allo Ionio sperano si possa prendere spunto da quella stagione anche perché il nuovo anno difficilmente potrà essere peggiore di quello appena concluso.