Home Serie BApprofondimenti La promozione del Crotone orgoglio per tutta la Regione

La promozione del Crotone orgoglio per tutta la Regione

by Redazione Sport Team Calabria

Il pareggio tra Cremonese e Spezia, ha dato il via ai festeggiamenti che si sono protratti fino a notte inoltrata nel capoluogo ionico. Un’estasi lunga tutta la notte, un entusiasmo dirompente frenato dal post-Covid che non ha permesso di vivere le emozione direttamente allo stadio, ma che ha covato dentro per moto tempo.

Una promozione questa volta si programmata, arrivata come frutto di un lavoro certosino, oculato, mirato. Arrivata per mano di un società che adesso appare davvero matura al punto giusto, al punto da fare un grande salto senza questa volta cadere, senza inciampare e le parole a caldo del DG Raffaele Vrenna, che parla dei successi della regione intera, citando Reggina e Cosenza, lo dimostrano.

Si perche anche se il calcio è solo uno sport e come tale un gioco, rappresenta tanto per un popolo come quello calabrese da sempre etichettato come ultimo ma che invece se solo si togliesse di dosso un certo vittimismo, potrebbe iniziare o ri-inizare (ci passerete il termine) ad esser quello che in realtà è: un popolo sognatore, cordiale, ospitale che ama la vita e che sa anche produrre.

Ed allora è giusto festeggiare un tale successo arrivato dopo una stagione comunque esaltante fatta di bel calcio oltre che di risultati. Una stagione da protagonista alla quale solo il Benevento non si è piegato. La vittoria di Livorno – facile sulla carta – ha raccontato di una squadra quadrata capace di soffrire ma forte, fortissima soprattutto dal punto di vista mentale, tasto che mister Stroppa ha sempre voluto sollecitare.

A proposito, Giovanni Stroppa, l’artefice dopo i vari Cuccuredeu, Gasperini, Moriero, Juric e Nicola, di un’altra grande impresa sportiva. Perché il Crotone in serie A è un’impresa e su questo non ci piove. Il Crotone in serie A di nuovo così presto, quasi subito, è davvero un qualcosa di inimmaginabile, di epico soprattutto per una regione così trascurata e depressa. Ma ebbene che si capisca che è realtà, una realtà solida forse – ancora una volta – sintomo di rivalsa, e si spera, sinonimo anche di ripresa globale.

Pertanto la festa è sopratutto loro, del popolo, della gente. La festa forse di tutti i calabresi, non ce ne vogliate, capiamo benissimo le rivalità ed il campanilismo: ma crediamo che qualsiasi calabrese, soprattutto chi vive dall’altra parte del mondo che sia Canada, USA, Australia, oggi è ancora più orgoglioso di essere calabrese.

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