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[LARGO AI GIOVANI] – Incontriamo Michele Carrozza

by Redazione Sport Team Calabria

Per il terzo appuntamento con la nostra rubrica “Largo ai giovani” abbiamo incontrato Michele Carrozza giovane terzino sinistro che disputerà il prossimo campionato di serie C con la maglia della Vibonese, dove è approdato quest’estate in prestito dal Crotone.

(Se vi foste persi gli appuntamenti precedenti ecco i link per l’intervista a Luka Markovic e quella a Gabriele Germinio)

Michele è nato a Trebisacce (CS) il 23 Aprile del 1999. Cresce nelle giovanili della Reggina con cui gioca un campionato di serie D da titolare a soli 16 anni, per poi passare al Crotone e disputare due campionati con la Primavera guidata da mister Aniello Parisi (ora passato alla Roma).  Ora si appresta ad affrontare una stagione che potrebbe essere molto importante per la sua crescita ed esplosione definitiva.

Conosciamolo meglio e sentiamo come ha risposto alle nostre domande.

Ciao Michele raccontaci un po’ dei tuoi primi calci a un pallone e delle prime squadre giovanili nelle quali hai giocato.

“Ho iniziato a giocare all’età di 5 anni in una scuola calcio di Villapiana. Successivamente sono passato allo Sporting Club Corigliano fino all’anno dei “giovanissimi provinciali”, prima di approdare alla Reggina all’età 14 anni nel 2013 disputando il campionato coi “giovanissimi nazionali”. L’anno successivo con gli “allievi nazionali Lega Pro” siamo stati vice-campioni d’Italia perdendo la finale contro il Novara.”

Quell’anno la Reggina purtroppo fallì e dovette ripartire dalla serie D, come hai vissuto quel momento?

“Mi volevano alcune squadre di B come Brescia e Perugia ma il mio mister delle giovanili Domenico Zito mi convinse a rimanere, dicendomi che avrei fatto il ritiro con la prima squadra per poi dividermi tra quest’ultima e la squadra Juniores. Ma feci un buon ritiro, evidentemente, e mister Ciccio Cozza decise di mantenermi stabilmente coi “grandi”. Alla fine di quella stagione giocai 26 partite in serie D e collezionai 3 presenze con la nazionale under 17 e fu senza dubbio una stagione molto importante per me.”

Hai esordito in D giovanissimo a soli 16 anni, com’è stato l’approccio e l’esperienza in generale in un campionato come la D pieno di insidie e difficoltà per un ragazzo di quell’età?

“Nonostante fossi molto giovane ho subito preso confidenza con la categoria. Dopo le prime due giornate in cui non giocai, dalla terza in poi il mister non mi ha più tolto dal campo. Peccato solo che verso la fine della stagione dovetti saltare le ultime gare a causa di un infortunio.”

Dopo quella stagione ti ha preso il Crotone, col quale hai disputato due campionati Primavera, ma con una stagione già tra i grandi alle spalle, quanto ti ha aiutato e che differenze hai notato tra la D e la Primavera?

“A livello tecnico magari c’era più concorrenza rispetto alla D, però il “calcio dei grandi” è tutt’altra cosa, e non ho quindi trovato difficoltà ad adattarmi, anzi mi ha aiutato molto.”

Sei stato uno dei punti fermi della squadra primavera del Crotone in questi due anni.

“Il primo anno ero anche sotto-età e nonostante questo ho giocato un buon numero di partite collezionando 13 presenze. Il livello era molto alto giocando ancora contro le top come Roma, Inter, Atalanta etc. La seconda stagione invece ho giocato tutte le 26 gare ed in campionato abbiamo fatto molto bene sfiorando i playoff. “

Mister Parisi è poi passato alla Roma questa estate, segno che ha fatto un grande lavoro a Crotone, cosa puoi dirci su di lui?

“È sicuramente uno degli allenatori migliori che ho avuto. Un martello, uno che ti tiene sempre sul pezzo. Non a caso è andato in una società come la Roma, e non a caso nei tre anni in cui ha allenato la primavera a Crotone si sono visti questi grandi miglioramenti. Grande merito va quindi dato a lui per i risultati ottenuti.”

Parliamo un po’ delle tue caratteristiche. Hai giocato terzino praticamente sempre in una difesa a 4, nel 3-5-2 di Mister Orlandi quale sarebbe la tua posizione ideale, il terzo centrale di sinistra o l’esterno dei cinque?

“Beh intanto il 3-5-2 è uno dei moduli che il mister usa, ma non l’unico. Comunque la mia posizione naturale è quella di esterno, quindi eventualmente giocherei nei cinque di centrocampo e non nei tre di difesa.”

Rimanendo sulla Vibonese, qual è il vostro obiettivo? Che rapporto hai con gli altri giocatori e col mister Orlandi?

“Il nostro obiettivo è quello di fare il meglio possibile e salvarci il prima possibileCon la squadra mi sono trovato benissimo sin dall’inizio. Già al primo pranzo che abbiamo fatto mi hanno dato subito confidenza aiutando ad integrarmi alla grande. Col mister Orlandi c’è ovviamente un rapporto professionale, però è comunque una persona molto disponibile che ti dà tantissimi consigli sia su cose di campo che non. Ma non solo lui, tutto lo staff tecnico è molto disponibile e aiuta noi ragazzi in ogni modo possibile.”

Rispetto all’esperienza con la Reggina in D a soli 16 anni ti senti comunque diverso e più maturo, nonostante tu sia comunque tra i più piccoli del gruppo?

“Sì, la cosa che mi ha sorpreso di più quest’anno è che quando ho affrontato il calcio dei grandi la prima volta ti mettevano un po’ sotto pressione essendo un ragazzino. Anche ora sono un ragazzino rispetto agli altri ma non sento alcuna pressione particolare, sia perchè mi sento più maturo e sia perchè c’è questo bellissimo gruppo che mi ha fatto integrare e sentire uno di loro a tutti gli effetti.”

Passando a qualche curiosità personale, quale squadra tifavi da piccolo? 

“Diciamo che a casa mia si è sempre tifato Reggina. Mio padre, mio zio, e quasi tutti gli altri familiari sono tifosi della Reggina quindi anche a me è stata tramandata questa passione. Anche se simpatizzo per il Milan.”

I giocatori del tuo stesso ruolo che preferisci, ai quali ti ispiri o ti sei ispirato in passato?

“Quelli che mi sono piaciuti di più come terzini in generale negli ultimi anni sono stati senz’altro Maicon e Zambrotta.”

Una riflessione sul calcio giovanile in Calabria: come giudichi il livello del calcio calabrese per quanto riguarda la gestione dei giovani, le infrastrutture, e tutto ciò che permette ai giovani di emergere e farsi notare? Com’è stata la tua esperienza a riguardo?

“Io ho avuto la fortuna di approdare alla Reggina molto giovane, a 13 anni. Quindi diciamo che ho avuto esperienze importanti con società professionistiche sin da subito. Ai tempi della Reggina ci allenavamo al Sant’Agata ed era il top a livello nazionale come centro sportivo. A Crotone appena sono arrivato ho trovato anche un centro nuovo ed in continuo miglioramento e quindi anche qui non ci è mai mancato nulla. Diciamo che non posso assolutamente lamentarmi da questo punto di vista, infatti anche ora a Vibo mi sto trovando molto bene. Purtroppo però conosco anche ragazzi che meritano o avrebbero meritato di più, che hanno avuto magari più sfortuna o che sono capitati in altre società non ugualmente pronte e forti dal punto di vista economico e di infrastrutture, e che hanno quindi avuto più difficoltà ad emergere e farsi notare.” 

Il calcio è stato la tua vita sin da piccolissimo, ma hai mai pensato a cosa avresti fatto o voluto fare se non avessi fatto il calciatore?

“Guarda sinceramente non ci ho mai pensato. Probabilmente avrei continuato gli studi per poi andare all’Università oppure sai mio padre fa il pasticciere e ha una pasticceria a Reggio Calabria, chissà magari avrei preso le redini dell’azienda di famiglia” (ride).

Un’ultima curiosità: ci fai un paio di nomi di tuoi compagni della Primavera del Crotone che pensi potranno emergere e fare bene in futuro?

“Uno di quelli di cui se ne parlerà sarà sicuramente Giuseppe Borello, con cui ho giocato il primo anno e metà del secondo prima che andasse al Torino. E poi il mio coetaneo Francesco Villa con cui abbiamo giocato anche ai tempi della Reggina insieme, con cui arrivammo insieme al Crotone.”

(Borello e Villa giocheranno quest’anno rispettivamente nel Cuneo in C e nel Castrovillari in D)

Grazie Michele per la disponibilità, facciamo un grosso in bocca al lupo a te affinchè possa ritagliarti il tuo spazio per metterti in mostra e migliorare, e a tutta la Vibonese per questa importante stagione, alla prossima!

“Ce la metterò tutta, mettendomi a disposizione del mister e dei miei compagni, grazie a voi di STC per quest’opportunità, a presto!”

 

 

 

 

 

 

 

 

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