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L’impresa del Cosenza: una vittoria di Occhiuzzi e del gruppo

by Redazione Sport Team Calabria

L’analisi del giovane mister Occhiuzzi  al suo insediamento da primo allenatore sulla panchina dei lupi, constatava un’unica difficoltà: la classifica. I playout erano infatti lontani 8 punti, la salvezza diretta 9, con 30 punti a disposizone.

SCELTA SAGGIA – La scelta della società, dopo l’addio di Pillon, è ricaduta saggiamente su un uomo fidato: Roberto Occhiuzzi, di Cetraro tanti anni tra le fila del Cosenza, tifoso dei lupi(così come l’intero staff), e che negli anni si è costruito una certa esperienza ed anche, come dimostrato, un acume tattico importante. Puntare sul gruppo e giocare ogni gara come una finale: la mentalità da imprimere ai suoi è stata chiara sin da subito ed il gruppo, comunque con degli ottimi valori, lo ha seguito.

SPRINT INIZIALE –  10 gare dunque, dieci partite da dentro o fuori: si parte subito con una doppia importantissima vittoria, in casa con l’Entella e poi a Cremona, gara di un immenso valore e che da subito l’idea di quello che i bruzi avrebbero fatto sino alla fine.

PIEDI PER TERRA – Partenza sprint, quindi, ma non seguita dalle gare successive , quando infatti nel doppio turno casalingo, i rossoblu conquistano solo 1 punto pareggiando col Trapani all’ultimo secondo e perdendo con l’Ascoli, l’entusiasmo iniziale scema un po’, tra i tifosi e nella piazza, ma non tra i calciatori.

LA MAZZATA DI LA SPEZIA – Neanche la trasferta successiva, con la debacle di La Spezia(5-1 il risultato finale), scalfisce la voglia di impresa anche perché le dirette concorrenti, tra cui la Juve Stabia, non corrono, tutt’altro.

LE CINQUE GIORNATE – Si arriva cosi, alle ultime 5 decisive gare: bisogna vincere imprescindibilmente. Il Cosenza lo fa, batte il Perugia e da li non si ferma più non si ferma più: espugna Trieste battendo il Pordenone, vince col Pisa ancora all’ultimo respiro e poi va ad Empoli.

DA UN 5-1 ALL’ALTRO – In Toscana, contro una squadra in lizza per i playoff, i lupi tirano fuori una prestazione praticamente perfetta che non lascia spazio a repliche ma che invece lascia tutto, ma davvero tutto in gioco per gli ultimi 90 minuti in cui succede ciò che fino a due mesi prima sembrava impossibile. La squadra di Occhiuzzi batte la Juve Stabia, il Chievo – con un gol del cosentino Garritano –  batte il Pescara…è salvezza diretta!

L’APOTEOSI – In città esplode la gioia per una categoria troppo importante da mantenere per una piazza come quella bruzia passionale e che di calcio vive.

I MERITI – Sicuramente – come dirà poi il DS Trinchera nella conferenza post-gara – grandi meriti ad Occhiuzzi, ma merito anche ai vari Riviere, cecchino infallibile, Asencio l’uomo dai gol provvidenziali, Baez l’uruguagio imprendibile, Carretta autore di un finale di stagione entusiasmante e poi tutti gli altri (chi più chi meno), fino a Perina e Saracco due “numeri uno” come sono stati ribattezzati. 22 punti in 10 gare, 21 reti realizzate 14 subite…impresa compiuta!

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