Continua il momento negativo della formazione di Stroppa che a Pescara non trova ne gioco ne risultato, entrando in partita solo gli ultimi venti minuti.
Primo turno infrasettimanale della stagione e Crotone chiamato già ad una reazione importante dopo la sconfitta casalinga di sabato scorso. Stroppa applica un leggero turn-over in parte forzato per le assenze di Martella e Sampirisi, rispolverando Golemic dietro – con Cuomo e Marchizza ai suoi lati – Molina sulla corsia di sinistra e Stoian a supporto di Budimir. Nessun avvicendamento invece in mezzo al campo dove Benali fa il “play”, Rohden e Firenze le mezzali.
Anche Pillon si affida al turn-over cambiando 5 uomini rispetto all’undici schierato contro il Foggia. L’esperto tecnico si affida al navigato Campagnaro dietro, Machin a centrocampo e ad un terzetto offensivo nuovo per due terzi: giocano Marras e Antonucci in luogo di Capone e Monachello.
Sulla carta dunque una sfida a viso aperto tra due formazioni che provano sempre ad impostare il proprio gioco, difficile capire – almeno in partenza – quale delle due compagini attenderà gli avversari. Di conseguenza, una partita aperta a qualsiasi risultato.
Nei primi minuti è il solito Crotone che tenta di impostare la manovra dalle retrovie col Pescara che aspetta, pronto a ripartire.
La prima minaccia la porta prorpio la formazione di Stroppa: ottima trama in mezzo al campo che libera Rohden il quale può avanzare e servire Firenze, cross di quest’ultimo per Budimir che di testa manda alto di poco al 10° .
Due minuti dopo tocca a Faraoni a far venire i brividi a Fiorillo con un destro che esce di poco sopra la traversa dopo uno schema da corner.
Buon Crotone nei primi minuti, grazie anche ad un approccio attendista dei padroni di casa, tant’è che la prima azione offensiva dei d’annunziani arriva al 17° ma è solo un cross di Del Grosso calibrato male.
Sul capovolgimento di fronte squali ancora pericolosi con un tiro – cross di Molina ancora impreciso.
Alla prima occasione davvero buona passa il Pescara: palla persa al limite dell’area dopo un rimpallo, Mancuso raccoglie e calcia al volo battendo Festa che però non è esente da responsabilità, siamo al19°.
Il Crotone gioca ma gli avversari segnano.
Ed il gol subito non sveglia il Crotone che perde le certezze trovate nei primi minuti, dando invece molta più sicurezza agli uomini di Pillon, un po’ timidi inizialmente.
Di fatto non c’è alcuna reazione dei pitagorici che continuano a fare il loro gioco fatto di geometrie che passano tutte dai piedi di Benali, ma risultano troppo frettolosi ed imprecisi.
Pertanto si arriva al 35° senza nessun’altra emozione e col Pescara che controlla la gara.
Gli ultimi dieci minuti non sono migliori, tutt’altro e dunque si va a riposo con gli abruzzesi meritatamente in vantaggio.
Nessun cambio nella ripresa ma Crotone che deve assolutamente atteggiamento se vuole rimediare al gol subito.
E dopo i primissimi minuti di marca abruzzese, Benali si inventa un gol da cineteca: recupera palla in mezzo al campo, osserva il piazzamento di Fiorillo e lo supera con un pallonetto da centrocampo al 49°. Una giocata fantastica.
Ma è solo un fulmine a ciel sereno perché il Pescara si riorganizza e dopo solo5 minuti ripassa in vantaggio: grande discesa di Brugman che arriva sulla trequarti, serve Mancuso il quale da posizione angolata lascia partire un sinistro terrificante che sbatte sulla traversa e si infila in rete, 2-1.
Gli squali subiscono il colpo e rischiano di capitolare 2 minuti dopo al 56° quando Marras sfrutta un contropiede, entra in area e calcia in diagonale sfiorando il palo alla destra di Festa.
Al 65° si rivede in avanti il Crotone con un destro di Rohden che termina però alto. Nulla di trascendentale per una squadra che forse – dell’Adriatico – non è mai entrata in partita.
Squali che provano a farlo anche grazie all’ingresso di Nalini che rileva uno spento Rohden e provoca lo spostamento di Stoian a mezzala. Ed in effetti il Crotone crea qualcosa, collezionando corner e presentandosi in maniera minacciosa dalle parti di Fiorillo, mancano però in cattiveria ed in cinismo.
Il più pericoloso è ancora Benali: al 75°prova a calciare dal limite lambendo il palo alla sinistra di Fiorillo.
Cinque minuti più tardi balla clamorosamente la difesa pitagorica: punizione battuta in fretta e lancio in verticale per Marras che si invola solo davanti a Festa calciando – per fortuna dei rossoblu – addosso all’estremo difensore, fallendo una buona occasione.
Poi ci riprovano gli squali: cross basso dalla destra di Faraoni, controllo di Benali, appoggio per Stoian che calcia però tra le braccia del portiere.
Il canovaccio tattico degli ultimi 20 minuti è questo: il Crotone attacca ed il Pescara ha ampi spazi davanti e prova a ribattere colpo su colpo.
Nonostante ciò gli ospiti non riescono a pareggiare perché gli attacchi sono troppo teneri, come il colpo di testa di Budimir al minuto 83′.
Come una settimana prima, Stroppa termina la gara con una sorta di 4-2-4 visti gli ingressi di Simy e Crociata per Cuomo e Molina, ma neanche questa mossa è utile a trovare il pari.
Dopo 4 minuti di recupero termina – infatti – la gara con gli squali che subiscono la seconda sconfitta consecutiva e col Pescara che vola nei piani altissimi della classifica.
TABELLINO
Pescara – Crotone 2-1 Marcatori: Mancuso 19° è 54°, Benali 49°
PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Balzano (dal 73° Ciofani), Gravillon, Campagnaro, Del Grosso; Memushaj, Brugman, Machin; Marras ( dalm87° Perrotta) Antonucci (dal 75° Crecco), Mancuso
CROTONE (3-5-2): Festa; Cuomo( dal 86° Simy),Golemic, Marchizza; Faraoni, Rohden (dal 68° Nalini), Benali, Firenze, Molina (dal 87° Crociata); Stoian Budimir
Ammoniti: Brugman, Firenze, Golemic
NOTE: Spettatori 7.349