Al secondo impegno casalingo consecutivo, la Rari Nantes ospita il Pescara, una delle squadre più importanti del girone e che viaggia con 14 punti in orbita promozione. Inoltre, gli abruzzesi hanno perso due sole gare, entrambe in trasferta, ed entrambe a Roma contro l’Arvalia e contro la Vis Nova. Pertanto l’impegno è abbastanza proibitivo per i crotonesi che però devono assolutamente provare a far punti.
E la gara viene interpretata molto bene dai ragazzi di mister Arcuri che riescono a tenere botta anche se sono sempre gli ospiti a passare in vantaggio sia per l’1-0 che per il 2-1, prima con Di Fulvio e poi con Di Nardo, ma uno Spadafora in grandissima forma tiene a galla la Rari e con una doppietta pareggia i conti, in entrambe le occasioni con due grandi conclusioni dalla distanza; l’unico modo per battere un insuperabile Goran Volarevic.
Termina quindi 2-2 un primo quarto bello ed equilibrato. Termina sul 2-2 anche il secondo quarto che rimane sì equilibrato, ma che dal punto di vista spettacolare offre molto meno, infatti le due squadre si rendono protagoniste di diversi errori con un certo nervosismo che inizia a farsi strada e che rende quindi molto meno bella questa seconda frazione nella quale non viene segnata alcuna rete.
La musica cambia nel terzo tempo con gli abruzzesi che si riportano avanti sul 2-3 dopo neanche un minuto con la rete del centroboa spagnolo Molina, ma con i padroni di casa ancora pienamente in partita che infatti trovano il pari, sempre con un tiro bellissimo da fuori questa volta di Morrone. Poi un botta e risposta nel giro di 40 secondi: prima passano per la quarta volta in vantaggio gli abruzzesi ancora con Molina, sul capovolgimento di fronte è ancora Riccardo Spadafora con un altro grande tiro sotto l’incrocio a rimettere le cose a posto e a segnare la rete del 4-4.
È un match vibrante che ancora ha molto da dire: gli ospiti cercheranno sicuramente la vittoria così come la Metal Carpenteria che ha bisogno di punti preziosi. E di fatto per la quinta volta è ancora Pescara ad andare avanti a pochi secondi dalla fine del terzo tempo e ad allungare anche le distanze grazie ad un rigore per un fallo commesso da Graziano che si guadagna l’espulsione definitiva e consente a Pescara di allungare sul 4-6; in entrambe le occasioni a segno per i pescaresi il numero 10 D’Aloisio. Episodio quello del rigore decisivo, infatti viene data l’aggravante della “brutalità” al fallo di Graziano e quindi la Metal Carpenteria sarà costretta a giocare per 4 minuti in inferiorità numerica.
In apertura di quarto quarto chiude ogni discorso il giovanissimo figlio e nipote d’arte, classe 98, Enrico Calcaterra, a siglare la rete del 4-7 che sarà poi anche il risultato sul quale si chiuderà il match.
Una sconfitta che fa male ai crotonesi, visto l’equilibrio e l’ottima prestazione che hanno caratterizzato i primi tre parziali. Per Pescara una vittoria importantissima che mantiene gli abruzzesi a ridosso delle prime e che permette di trovare continuità di risultati anche fuori casa.