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Reggina, dal rischio fallimento all’inarrestabile fuga targata Gallo-Toscano: ripercorriamo il 2019 amaranto

by Redazione Sport Time Calabria

Sarà certamente un anno da ricordare per la Reggina e per tutti i tifosi amaranto quello che sta per volgere al termine, e che assume come uomini copertina due figure fondamentali nell’attuale processo di crescita del progetto societario e sportivo del club calabrese: Luca Gallo e Mimmo Toscano.

Partendo dal principio, sembra passata un’eternità da quando la Reggina, a causa di vicissitudini di carattere societario, appariva sull’orlo del fallimento con i giocatori che, sul finire del Dicembre 2018, sembravano ad un passo dal non voler scendere in campo in vista dell’imminente derby contro la Vibonese, in segno di sciopero contro il mancato versamento degli stipendi da parte dell’allora gestione societaria targata Praticò. E’ proprio a cavallo tra Dicembre 2018 e Gennaio 2019 che la storia del club reggino verrà, di fatto, completamente riscritta nel segno di Luca Gallo, imprenditore romano con una grande passione per la società calabrese, il quale giunge in Riva allo Stretto rimettendo in piedi un edificio che era ad un passo dal dover crollare irreversibilmente.

Prima infatti da terzo, e senza quindi alcun titolo o carica dirigenziale che glielo imponesse, evita il peggio decidendo di farsi carico degli emolumenti dovuti ai tesserati del club amaranto sventando di fatto lo sciopero degli stessi ed il successivo quasi certo fallimento societario e poi, nel mese di Gennaio, rileva ufficialmente la maggioranza delle quote del club divenendone a tutti gli effetti patron. Nei mesi successivi Gallo non fa mistero delle sue già manifestate grandi ambizioni, effettuando una serie elevatissima di investimenti, con l’obiettivo di porre le basi per la creazione di un progetto tecnico e societario solido che fosse proiettato con grande forza verso la tanto ambita Serie B. La stagione 18/19 della Reggina si conclude con il settimo posto nel Girone C, sotto la deludente guida a corrente alternata in panchina dei vari Cevoli e Drago, e con l’eliminazione dai playoff per mano del Catania.

Archiviati i primi mesi di fisiologica transizione ed adattamento, sono tantissimi gli ennesimi sforzi compiuti da parte del numero uno amaranto durante la propria gestione, tra questi: l’acquisizione del marchio storico del club, la creazione di uno store ufficiale nel Duomo di Reggio Calabria, l’individuazione della nuova sede, opere di manutenzione dell’impianto, della Curva Nord e del manto erboso del Granillo oltre al ritorno presso lo storico Centro Sportivo S.Agata. Un lavoro immenso, condito dalla scelta forse più azzeccata di tutte: quella di portare mister Domenico Toscano sulla panchina amaranto.

Il resto è storia con la tanto ambiziosa quanto faraonica campagna acquisti che ha portato in estate in quel di Reggio, grazie all’altrettanto lodevole lavoro del ds Taibi, calciatori di assoluto spessore come Guarna, Loiacono, De Francesco, Garufo ma, soprattutto, elementi fuori categoria del calibro di Reginaldo, Denis e Corazza, autentico trascinatore della squadra, a testimonianza di come la Serie B fosse, e continui ad essere, l’unico obiettivo stagionale nella testa dei vertici reggini.

L’attuale stagione 19/20 si apre con un pari per 1-1 sul campo della Virtus Francavilla e prosegue con numeri stratosferici. Al giro di boa del torneo, infatti, la Reggina è meritatamente in vetta al Girone C di Serie C con 49 punti, frutto di 15 vittorie, 4 pareggi e 0 sconfitte che rendono la compagine amaranto unica squadra imbattuta in tutti i campionati professionistici nazionali. A ciò si aggiunge il miglior attacco (42 goals realizzati) e la miglior difesa (appena 10 reti subite dopo 19 gare) del relativo raggruppamento senza dimenticare l’en plein di vittorie dinanzi al pubblico del “Granillo” ed i ben 10 punti di vantaggio su Bari e Potenza, seconde in classifica.

Numeri pazzeschi e leadership strameritata che affermano l’oggettiva sintonia di tutte le componenti tecniche e dirigenziali verso l’obiettivo finale. A ciò aggiungiamo la grande fame e voglia di affermarsi da parte del gruppo di Toscano e dell’intero ambiente consapevole che, se il 2019 rappresenterà per sempre un anno fondamentale nella storia del club, il 2020 potrebbe, anzi dovrà, essere indimenticabile ed i presupposti, ad oggi, ci sono proprio tutti.

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