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Reggina, ecco mister Drago: “Cercheremo di vincere attraverso il gioco”, “ho una grande squadra a disposizione”

by Redazione Sport Team Calabria


Oggi, 5 Febbraio 2019, è il giorno in cui Massimo Drago, crotonese di nascita ed ex tecnico di Crotone e Cesena, dopo più di due anni di inattività, torna ad allenare. E lo fa in grande, grandissimo stile, sposando il “progetto Reggina” e assumendosi quindi allo stesso tempo una grande responsabilità verso una piazza importante, un presidente che punta in alto, e soprattutto una squadra piena di giocatori di talento e personalità; un contesto insomma non proprio scevro da pressioni, anzi.

“L’obiettivo, non ci nascondiamo, è quello di vincere i playoff.” Così esordisce il DG Iiriti, infatti, in apertura di conferenza stampa, prima di dare la parola al nuovo tecnico Massimo Drago, le cui prime parole da allenatore della Reggina sono queste:

“Per me la Reggina non è un punto di partenza, ma un punto di arrivo. Ci sono state delle difficoltà recentemente, ma ho visto che con la nuova società è tornato l’entusiasmo e io insieme ai miei collaboratori siamo pronti a dare il massimo per la Reggina ed i suoi tifosi.”

Sulle prospettive e sulla mentalità che deve avere la sua squadra.

“L’obiettivo è quello di riportare questa piazza dove merita il prima possibile. Ricreare entusiasmo attraverso il gioco ed i risultati. Per come penso io il calcio senza gioco i risultati non arrivano e la gente non si diverte; l’essenza del calcio è il gol, e noi proveremo sempre a fare gol attraverso il gioco.”

“Intanto dobbiamo guadagnarci la migliore posizione possibile in vista dei playoff. Poi inizierà un altro campionato e ci sarà tanto da lavorare per far capire ai ragazzi quello che io e il mio staff vogliamo. Comunque anche le caratteristiche dei giocatori che avrò a disposizione hanno contribuito a convincermi ad accettare questa sfida perchè penso siano adatti alla mia filosofia di gioco”

Su quanto conosca la Reggina.

La Reggina l’ho vista e l’ho studiata. Faccio i complimenti al DS Taibi e a chi mi ha preceduto per i risultati che hanno raggiunto quest’anno e per la squadra che hanno messo su. 
Ricordo a Crotone l’anno della promozione in B, avevamo avuto difficoltà societarie, ma ci siamo compattati e alla fine abbiamo vinto i playoff. Penso sarà molto importante l’aspetto mentale.”

Quanto cambia tra allenare una squadra da inizio stagione e subentrare in corsa?

“Beh la differenza è abissale. Quando parti da inizio stagione hai 50 giorni di tempo per lavorare con la massima concentrazione ed inculcare alla squadra i tuoi principi di gioco. 
Quando subentri devi lavorare invece lavorare principalmente sull’aspetto mentale, mentre dal punto di tattico e tecnico non puoi stravolgere tutto e subito, ma ci vuole del tempo.”

Sul modulo.

“Il mio modulo lo conoscete bene. Ho sempre lavorato con gli esterni offensivi a piede invertito sia nel 4-3-3 che nel 4-2-3-1. In rosa al momento ho 4 esterni, due mancini e due destri, e due ottimi centravanti che possono dare ciò che mi aspetto dai miei uomini offensivi.
A centrocampo conosco benissimo soprattutto Bellomo, in quanto lo incontrai la prima volta quando lui era un “allievo” del Bari e io allenavo i ragazzi del Crotone; per me ha grandi potenzialità che non ha ancora espresso a pieno fino ad ora nella sua carriera. 
Comunque a parte tutti i discorsi tattici, il primo obiettivo è quello di far amalgamare al meglio il gruppo affinchè possa scendere in campo e giocare da squadra.”

In attacco la Reggina è forte, è la difesa che preoccupa.

“Lavorare bene sulla fase difensiva è fondamentale, avere un ottima base dietro aiuta la squadra a giocare ed esprimersi al meglio. Come un palazzo non può fare a meno delle fondamenta, la mia squadra non può fare a meno di una ottima organizzazione difensiva. 
Contro il Catanzaro nel secondo tempo con la linea a 4 la squadra mi è sembrata più ordinata e ha rischiato molto meno. Nel primo tempo invece i catanzaresi sembravano in superiorità numerica.”

Come mai il Crotone non l’ha mai richiamato in questi anni dove comunque ha cambiato spesso allenatore.

“Non saprei dirlo. Penso di aver lasciato un buon ricordo. Forse essendo crotonese, il mio essere andato via può essere stato visto in maniera negativa. Anche se semplicemente dopo 13 anni ho pensato che il mio ciclo fosse finito.”

Sulla serie C.

“È una serie C tosta e difficile. Una serie C dove spesso prevale l’aspetto agonistico su quello tecnico e tattico. La mia idea di calcio è diversa e quindi proveremo a imporre sempre il nostro gioco, nel rispetto e anche secondo le caratteristiche degli avversari, ovviamente.”

Una chance per tutti quindi.

“Da oggi partono tutti allo stesso livello. Quando arriva un nuovo allenatore chi giocava non sa più che giocherà mentre chi era escluso sente di avere una chance. Quindi sono sicuro che tutti daranno il massimo, poi chi mi darà più garanzie dal punto di vista di quello che voglio vedere in campo, giocherà.
Nelle mie squadre i due terzini sono molto offensivi. E anche i centrali devono essere bravi e preposti a impostare. Se non sono tanto forti tecnicamente, sono i compagni a dovergli dare più opzioni di passaggio e ad aiutarli nella fase di impostazione.”

Un saluto ed un appello ai tifosi.

“Ho già avuto modo ieri in serata di salutare i tifosi della Reggina. Rinnovo qui i miei saluti, e spero davvero che possano essere sempre numerosi come nel derby di domenica dove hanno dato spettacolo.”

Infine viene annunciato dal DG IIriti anche lo staff di mister Drago che sarà composto dall’allenatore in seconda Giuseppe Galluzzo, il preparatore atletico Andrea Nocera, l’allenatore dei portieri Stefano Pergolizzi e per il recupero infortuni Carmelo Praticò.

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