Il gol di Franco al 90′ che è valso il 3-2 finale in favore del Rende al “Lorenzon” ha lasciato l’amaro in bocca alla Reggina che aveva tenuto testa ai biancorossi i quali stanno facendo un campionato a dir poco straordinario. Ed è proprio l’impianto del comune cosentino teatro dell’ultima vittoria amaranto contro il Siracusa (1-0), da lì in poi gli uomini di mister Cevoli non hanno raccolto tanto (2 punti in 4 partite) ma avrebbero meritato sensibilmente qualcosa in più.
Ricordando che la società del presidente Praticò ha avuto la possibilità di giocare una sola volta in casa al “Granillo” (1-0 contro il Bisceglie), bisogna dare atto a Conson & Co. di aver messo in seria difficoltà la Juve Stabia al “Razza” di Vibo Valentia, dove forse il punto sta più stretto alla Reggina che non alle vespe, e di aver obbligato il Rende a dar luogo a tutte le sue energie fino al 90′ per riuscire ad aver la meglio.
Cevoli ha cambiato diverse volte il volto tattico della squadra anche a partita in corso: il tecnico di Rimini sfrutta infatti l’ecletticità degli interpreti offensivi come Tulissi, Ungaro e Sandomenico per predisporsi sia con un 4-4-2 sia con un 4-3-3. Sabato ci sarà l’importante scontro contro la Paganese, dove i soli numeri che conteranno saranno quelli legati ai punti che gli amaranto potrebbero portare a casa. Un successo, difatti, darebbe una ritrovata fiducia oltre che una bella boccata d’ossigeno in classifica allontanando la Paganese stessa verso le posizioni bollenti del torneo.