Home Rende Rende, dal sogno playoff alla lotta per evitare il baratro: ripercorriamo l’altalenante 2019 biancorosso

Rende, dal sogno playoff alla lotta per evitare il baratro: ripercorriamo l’altalenante 2019 biancorosso

by Redazione Sport Time Calabria

Un 2019 oggettivamente in calando quello vissuto purtroppo dal Rende, passato dall’essere considerato, anche se con le dovute proporzioni, potenziale outsider in grado di qualificarsi ai playoff ed anche di tenere testa alle grandi corazzate del Girone C di Serie C, a squadra fragile e decisamente poco brillante.

Appena dodici mesi fa, infatti, ammiravamo con grande interesse e simpatia una compagine biancorossa molto solida ed organizzata ed allo stesso tempo protagonista di un calcio offensivo e propositivo, navigare in maniera strameritata ai vertici del proprio raggruppamento destreggiandosi, sotto la guida di mister Modesto, alla pari delle big del Girone centro-meridionale. Sotto la guida del tecnico crotonese, una realtà piccola e meno blasonata come quella rendese riuscì, seppur temporaneamente, a prendersi la vetta della classifica e ad accarezzare il sogno impossibile della Serie B.

Il 2019 dei cosentini non prosegue, tuttavia, sulla falsa riga di quanto visto nel girone di andata e, complice una serie di risultati molto deludente, il Rende vede i propri obiettivi ridimensionarsi. Tuttavia, anche grazie alla gentile collaborazione di diverse dirette concorrenti incapaci di portare a casa le rispettive gare nell’ultimo turno della stagione 18/19, il club del Presidente Coscarella riesce ad agguantare per i capelli il decimo posto in classifica (nonostante nell’occasione avesse osservato il turno di riposo) ed a qualificarsi per i playoff soprattutto in virtù del consistente bottino di punti raccolto nella prima metà di campionato. Agli spareggi, nonostante una prova molto generosa, i biancorossi devono però arrendersi al Potenza che, giocando in casa e godendo di un miglior piazzamento in classifica al termine della stagione regolare rispetto ai calabresi, passa il turno in virtù dello 0-0 maturato al “Viviani”. L’eliminazione, pur estromettendo la squadra dalla difficile/impossibile corsa alla cadetteria per il secondo anno consecutivo, viene tuttavia considerata come un ulteriore step da inserire nel proprio bagaglio di esperienza e da cui la società cosentina sarebbe potuta ripartire agli albori dell’attuale torneo per cercare di alimentare il proprio percorso di crescita. Ma così non sarà, purtroppo.

La stagione 2019/2020 appare sin da subito in salita: la squadra viene messa a disposizione di mister Andreoli, nativo di Castrovillari ed ex calciatore di diverse compagini calabresi, il quale subentrerà a Modesto, passato invece in estate al Cesena, con l’obiettivo di dare continuità al lavoro ed ai risultati che Trocini prima, e lo stesso Modesto poi, avevano raggiunto alla guida della compagine rendese. I biancorossi, tuttavia, danno lustro già dalle prime gare delle proprie lacune tecniche, non riuscendo a mettere in pratica la filosofia di calcio che li aveva caratterizzati per buona parte dell’annata precedente e, soprattutto, collezionando una serie infinita di sconfitte che fanno precipitare la squadra nei bassifondi della graduatoria. Il secondo capitolo di Andreoli alla guida del Rende dura, infatti, appena sei partite in cui il tecnico castrovillarese racimola appena un punto venendo esonerato a seguito della pesante sconfitta incassata sul campo della Paganese per 5-1 con la compagine biancorossa desolatamente ultima in classifica. La guida della prima squadra viene quindi affidata al vice Tricarico il quale prova a risollevare le sorti del gruppo ottenendo nelle successive 13 gare di campionato 12 punti a fronte di 3 vittorie, altrettanti pareggi e 7 sconfitte e riuscendo quantomeno a permettere ai suoi di abbandonare l’ultima piazza della graduatoria ed a proiettarsi in una “più incoraggiante” zona playout al termine dell’anno solare.

Un fattore determinante che ha inevitabilmente inciso sul drastico calo di rendimento del Rende è sicuramente in buona parte rappresentato dal fatto che da diversi mesi, la compagine biancorossa non ha la possibilità di disputare le proprie gare casalinghe nell’impianto cittadino del “Marco Lorenzon”, chiuso da parte del Comune a causa del necessario svolgimento di lavori atti alla realizzazione di una rotatoria nella zona adiacente l’impianto la cui attuazione, per modalità e soprattutto tempistiche, ha sollevato nell’ultimo anno numerose polemiche in città, costringendo di fatto la squadra a migrare a Vibo Valentia e ad essere oggetto di numerose ipotesi di “soggiorno” alternative come quelle della vicina Cosenza o addirittura di Matera.

Tornando al campo, il Rende avrà con il nuovo anno l’obbligo di riprendere così come aveva concluso quello attuale, ossia vincendo. Nell’ultima gara del 2019 è, infatti, arrivato un successo vitale contro il Rieti che ha ridato un minimo di speranza e fiducia a tutto l’ambiente in vista della seconda parte di stagione. Non la Serie B e neanche i playoff ma un solo, unico obiettivo con l’avvento del 2020: mantenere la categoria.

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