In un periodo buio, nel quale il Rende deve tornare necessariamente alla vittoria, per i biancorossi arriva un tuffo nel recente passato. Domenica infatti al “Lorenzon” tornerà l’ex Trocini, attuale allenatore della Virtus Francavilla, che tanto bene ha fatto con la società del presidente Coscarella. I ricordi più dolci sono legati senza dubbio negli ultimi due anni con la promozione in Serie C e il conseguente play-off giocato l’anno scorso grazie all’ottava posizione in classifica guadagnata con 50 punti.
Nello scorso giugno il tecnico di Cosenza si congedò dal Rende dopo la fine di un ciclo di successi lasciando il timone a Francesco Modesto. Due modi diversi di interpretare il calcio.
L’idea calcistica di Trocini si basa su un’organizzazione tattica in cui la squadra copre molto bene ogni zona di campo, è sempre compatta e affronta tutte le dinamiche di gioco muovendosi “di reparto” con un solido 3-5-2. Da ciò ne deriva una spiccata impermeabilità difensiva con una manovra offensiva basata su rapide verticalizzazioni verso la prima punta con i vari inserimenti delle mezze ali e l’imprevedibilità di una potenziale e rapida seconda punta.
Modesto invece predilige un offensivo 3-4-3 in cui è previsto un ritmo intenso e veloce specialmente nel possesso palla. Le sovrapposizioni sugli esterni è l’arma principale di questa filosofia che punta ad arrivare in area di rigore con più uomini possibili cercando la superiorità numerica. La ricerca dei “duelli” infatti è volutamente realizzata anche in fase di non possesso con l’intenzione di non lasciare troppo campo all’avversario e disinnescare, magari anche con qualche fallo tattico, sul nascere le ripartenze avversarie.
Le due squadre vivono momenti diversi, con il Rende alla ricerca di se stesso e la Virtus Francavilla che si sta rilanciando grazie ad un ruolino di marcia in casa straordinario. I biancoazzurri però in trasferta stanno raccogliendo molto meno e vengono da 2 sconfitte consecutive. Di certo Domenica al Lorenzon sarà una partita senza esclusione di colpi.
