Home Serie CCrotone Serie B, il posticipo va al Pescara: gara pesantemente condizionata dall’arbitraggio

Serie B, il posticipo va al Pescara: gara pesantemente condizionata dall’arbitraggio

by Redazione Sport Team Calabria

Lunedì amaro per il Crotone che non solo perde ancora in casa, ma non sfrutta una buona occasione per dimezzare le distanze dalle dirette concorrenti. Da sottolineare – tuttavia – la pessima direzione arbitrale con alcune decisoni che hanno pesantemente condizionato lo sviluppo della gara.

Dopo alcune ottime prestazioni ed una sola vittoria in quel di Foggia, il Crotone è chiamato a vincere allo Scida – dove la vittoria manca da 4 mesi – nel posticipo della 24^giornata contro il Pescara quarto in classifica. Per farlo mister Stroppa cerca la continuità di gioco e di prestazioni puntando ancora sul 3-5-2 questa volta orfano dello svedese Rohden, squalificato e sostituito da Firenze, e con la coppia Machach – Pettinari davanti. Gli abruzzesi rispondono col rombo di centrocampo ormai utilizzato nelle ultime gare, con capitan Brugman vertice basso, Marras vertice alto.
Una partita che, sulla carta, è aperta a qualsiasi risultato e che entrambe le compagini vorranno provare a comandare.

Partotono forte gli squali che al quarto costruiscono già la prima occasione: Zanellato cambia gioco per Sampirisi che addomestica il pallone e imbecca in area Pettinari che stacca indisturbato e da ottima posizione ma non trova lo specchio.

Ma al primo vero affondo passa il Pescara: Benali perde un contrasto in mezzo al campo e permette a Marras di involarsi verso l’area avversaria e di servire il taglio perfetto di Monachello che si presenta davanti a Cordaz è sigla la rete del vantaggio. Siamo al 10′.

Reazione veemente degli squali che arriva e si concretizza al 14′ in un cross di Milic concluso dal piatto destro di Barberis che però trova solo il palo alla destra di Fiorillo. Gol sbagliato gol subito per il Crotone che quest’anno non ha assolutamente la fortuna dalla sua, tutt’altro.

Brugman si occupa della battuta di un corner al 16′, sulla cui traiettoria si trova Campagnaro che corregge di tacco trovando la deviazione di Zanellato che trasforma il tocco in un lob imprendibile per Cordaz. Pertanto i rossoblu si trovano sotto di due reti dopo neanche 20 minuti, mentre gli ospiti stanno ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo.

Naturalmente la gara è ancora molto lunga e, nonostante le due reti di svantaggio, i pitagorici sono in partita, anzi sono l’unica squadra in campo se non fosse per il signor Rapuano che decide di diventare il principale protagonista della gara.

Al 23′ Pettinari dopo una sponda di Zanellato, nel momento in cui sta per colpire di testa, va giù sprofondato da un avversario. Tutto regolare per il direttore di gara.

Al 29′ invece, lo stesso attaccante ex della gara, sfrutta alla perfezione un cross di Sampirisi e chiama Fiorillo ad un grande intervento che evita il gol spedendo in corner. Dal calcio d’angolo ne deriva una mischia in cui Spolli ha l’opportunità di battere a rete ma il difensore argentino viene trattenuto in maniera netta e vistosa con tanto di maglietta strappata: rigore e cartellino rosso sacrosanti ma non per il protagonista di giornata Rapuano che lascia correre e scatena l’ira dello “Scida”. A farne le spese di questo episodio è Stroppa che viene allontanato per proteste.

Il Crotone continua a giocare nonostante un immenso torto subìto e ci riprova Machach al 40′ ma il suo sinistro è impreciso.

Si va così negli spogliatoi con tanto nervosismo e con la formazione abruzzese che è l’unica a trarre vantaggio da questa situazione.

Alla ripresa doppio cambio per Stroppa che toglie dal campo Milic e Barberis per inserirle Firenze e Molina, senza che cambi nulla tatticamente.

È il Pescara però a farsi minacciosi nei primi minuti della ripresa, prima con un tiro di Mancuso in diagonale ben parato da Cordaz e poi con un colpo di testa di Scognamiglio sugli sviluppi di un corner che termina alto.

Dopo pochi minuti cambia anche l’assetto tattico degli squali: il tecnico lombardo sceglie il 4-3-1-2 allargando Vaisanen a terzino destro spostando Sampirisi sulla corsia opposta ed avanzando Benali dietro le punte.

Lodevole la generosità dei rossoblu che attaccano a spron battuto scoprendo il fianco ai contropiedi degli ospiti che al 60′ vanno alla conclusione con Monachello che per fortuna dei pitagorici è debole e termina tra le braccia dell’estremo difensore di casa.

Poi al 65′ Stroppa gioca la carta Simy che rileva Machach per l’assedio finale ed un minuto dopo altra occasione Pettinari che da pochi passi calcia di destro (che non è il suo piede) sbattendo ancora su Fiorillo.

Contromossa Pillon al 70′: fuori Monachello, un attaccante, dentro Gravillon un difensore.

Le energie spese per tentare di riacciuffare la gara, portano inevitabilmente stanchezza per i padroni di casa che non riescono più ad essere incisivo permettendo al Pescara di gestire abbastanza agevolmenteil doppio vantaggio anche grazie ai cambi conservativi di Pillon che pensa solo e giustamente a difendersi.

Così si arriva agli ultimi minuti di ordinaria amministrazione per gli ospiti che portano a casa 3 punti preziosi di contro gli squali escono ancora una volta sconfitti ma possono per l’ennesima volta recriminare per una direzione arbitrale incommentabile.

Di fatto, l’unica cosa che conta è che il Crotone a 14 giornate dal termine del campionato è ancora terzultimo.

Tabellino:

Crotone – Pescara 0-2 (10′ Monachello, 16′ Campagnaro)

CROTONE (3-5-2): Cordaz; Vaisanen, Spolli, Golemic; Sampirisi, Barberis (46′ Molina), Benali, Zanellato, Milic (46′ Firenze); Machach (dal 65′ Simy), Pettinari. All. Stroppa

PESCARA (4-3-1-2): Fiorillo; M.Ciofani, Campagnaro, Scognamiglio, Balzano; Memushaj, Brugman, Crecco(dal 80′ Bruno) ; Marras (dal 86′ Sottil); Mancuso, Monachello (dal 70′ Gravillon). All. Pillon

Arbitro: Rapuano di Rimini

Ammoniti: Pettinari, Balzano, Fiorillo,  Mancuso, Spolli

NOTE: Spettatori 6.474

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