Home Serie CCrotone Serse Cosmi nuovo allenatore dei rossoblu” Il Crotone deve pensare solo a se stesso, non siamo ancora spacciati”

Serse Cosmi nuovo allenatore dei rossoblu” Il Crotone deve pensare solo a se stesso, non siamo ancora spacciati”

                                                               

Inizia, dunque, l’era Serse Cosmi a Crotone, dopo l’esonero di Giovanni Stroppa. Subito un impegno proibitivo (sulla carta) per il tecnico perugino che ritrova la a dopo quasi 10 anni e lo fa sul campo dell’Atalanta. Subito dopo l’introduzione del presidente Gianni Vrenna:

E’ doveroso salutare mister Stroppa e ringraziarlo per il lavoro svolto insieme al suo staff, nessuno deve dimenticare la salvezza sofferta e poi l promozione in massima serie. Quest’anno speravamo di stare sempre attaccati al treno salvezza, ma abbiamo ritenuto opportuno cambiare per il momento no chiamando un allenatore che ha grande esperienza, un motivatore e molto preparato e che ringrazio per aver accettato questa sfida.

Il neo-tecnico pitagorico ha incontrato telematicamente la stampa:

Salve mister, intanto benvenuto a Crotone. Come ha trovato i ragazzi e chi sono gli indisponibili per l’imminente gara di Bergamo?

Saluto anche io intanto Stroppa, che lascia un patrimonio e vi assicuro che del Crotone anche quest’anno a livello nazionale si para molto bene, una squadra con concetti di gioco. E faccio un grande in bocca al lupo a lui.La squadra non può essere tranquilla chiaramente, mi sarei preoccupato del contrario, un gruppo sano, di bravi ragazzi ma mi auguro che in campo siano “cattivi”. Conosco le qualità di alcuni e credo che a questa squadra oltre che la fortuna che è importante manca un atteggiamento aggressivo che deve essere una componete che tutte le squadre che lottano per la salvezza devono avere. lavorerò su questo

La gara di Bergamo?

In un solo allenamento non si possono trovare le soluzione giuste contro un avversario di valore assoluto, ho cercato però di stimolare l’aspetto mentale di far capire che non siamo spacciati. Ci vuole la consapevolezza di rialzare la testa, mai a testa bassa.

Mister, lei manca in Serie A da molti anni, nei quali il massimo campionato è cambiato in tante cose: nonostante lei abbia allenato in B pensa che questo possa essere un fattore?

E’ chiaro che uno dei miei obiettivi era quello di tornarci in A, essendo estromesso in una maniera anomale come a Siena esonerato con 17 punti dopo 17 gare. E’ vero è cambiato molto nella gestione degli allenatori, certo la a è la massima espressione pertanto ringrazio  per la enorme possibilità concessami. Non so se c’è qualcuno che ha rifiutato Crotone ma se è così è un grande errore per me. Perché questa è una grande società, sono anche emozionato nonostante l’età.

Il Crotone viene da 3 anni di 3-5-2 modulo col quale si è ottenuta la promozione in a ma che ha dato adito spesso a tante critiche e polemiche. Ora, sappiamo che oramai i moduli contano poco, ma pensa di impostare ancora questo modulo visto che lo ha utilizzato spesso nella sua carriera? E pensa che sia il vestito migliore?

Beh il 3-5 2 è quello che mi ha dato più successo ma ho spesso variato. Per quello che riguarda questa squadra, ho bisogno di tempo, per capire come scendere in campo anche se la campagna acquisti di gennaio andava in un’altra direzione a mio avviso, soprattutto per le caratteristiche di Ounas e Messias, vedremo se ci sono gli uomini giusti per giocare in mezzo al campo a 3 o a 2, dipende tutto dai centrocampisti, bisogna avere mezzali adatte al modulo

Domanda per il presidente: questo cambio serve anche per togliere alibi ai calciatori?

I calciatori avevano necessità di uno scossone, per questo abbiamo cambiato, ora spetta a loro. Ho parlato con loro ed ora vogliamo il massimo, devono liberarsi mentalmente

E’ comunque un’annata particolare. Può essere una leva in più il fatto che le grandi squadre dovranno giocare molte partite ravvicinate, si può credere anche in questo per magari infilare due vittorie consecutive?

Si, ma prima il Crotone deve credere soprattutto su se stesso, dobbiamo trovare da subito una nostra dimensione. So bene quali siano i pericoli e le difficoltà, sono realista e nonostante ciò ci sono le motivazioni per crederci per questo ho una piccola vena di ottimismo

Cambio tardivo presidente?

In parte si, ma uno spera sempre in una svolta, in una vittoria per ripartire. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata a gara col Cagliari, contro una squadra che era in difficoltà abbiamo dominato ma come andiamo sotto non riusciamo a riprendere la gara, vuol dire che c’è qualcosa non va nella testa dei calciatori e per questo abbiamo cambiato

Presidente, quali sono i termini dell’accordo?

Accordo fino a fine campionato, il mister è consapevole di doverci dare una mano, non abbiamo ancora parlato del futuro ma nulla toglie che poi non si potrà avviare un discorso per il futuro. Risponde anche Cosmi: ” Non potevo chiedere certo più, 14 gare sono poche ma sufficienti, poi si vedrà, vediamo come andrà”

Mister, è una sfida soprattutto per se stesso, secondo lei in questa particolare stagione,l’assenza di pubblico sta condizionando soprattutto le squadre piccole?

Si credo di si, venire a giocare qui non è mai stato facile al di la dei valori tecnici, la situazione ambientale aiuta la squadra, avrebbe aiutato.

Cosa è mancato finora secondo lei? Cambierà qualcosa per l’Atalanta?

Questa squadra ha qualità , perlomeno non inferiori alle dirette concorrenti, manca la cattiveria la personalità, per esempio oggi in allenamento parlava solo Cordaz, non va bene. Bisogna comunicare in campo ed avere la personalità giusta. Sono fuori ancora Molina, Cigarini, Vulic, Djidji perciò si, cambierò qualcosa.

Tra le novità degli ultimi anni c’è la volontà di volere partire palla a terra da dietro, Stroppa lo faceva lei cosa pensa?

Be da quando esiste il calcio si è sempre provato a costruire seguendo le regole che ora sono cambiate. Io credo che abbia un senso – come tutte le cose nel calcio –  ma solo se portano risultati, in base ai calciatori che hai. Alcune squadre hanno avuto vantaggi altre meno, prendendo gol imbarazzanti. Il patrimonio lasciato da Stroppa non è questo,non intendevo questo.

C’è secondo lei qualche calciatore poco utilizzato finora che potrebbe avere la sua stessa fame per poter dare di più?

Magari ci fosse, (sorride) sono qui per questo, quando si cambia allenatore anche i “poco utilizzati” possono dare di più, dipenderà da loro, mettermi in difficoltà nelle scelte.

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