Il 14° turno del campionato di serie B vedrà le due squadre calabresi impegnate entrambe sabato alle ore 15. Dopo il derby di lunedì sera le due compagini arrivano alle rispettive sfide con morale diametralmente opposto. Il Cosenza, sulle ali dell’entusiasmo, riceverà al “Marulla” il Padova di Foscarini. Il Crotone, in crisi profonda invece, andrà a far visita alla Cremonese.
PADOVA
I veneti hanno cambiato allenatore qualche settimana fa con Foscarini che ha preso il posto di Bisoli. Il neo-tecnico aveva esordito con una vittoria in quel di Ascoli per 3-2 ma ha poi dovuto subire un’inaspettata sconfitta nell’ultimo turno disputato in casa contro il Carpi, gara terminata 0-1.
Il Padova occupa attualmente il 16° posto in classifica, non sta quindi vivendo un periodo positivo, ma l’effetto nuovo allenatore si era intravisto già ad Ascoli ed anche col Carpi la squadra di Foscarini ha avuto il pallino del gioco per tutta la gara non riuscendo però a finalizzare e venendo beffata dal gol di Jelenic. Quindi guai a sottovalutare l’avversario, ma siamo sicuri che Braglia, da vecchia volpe qual è, non commetterà questo errore e, anzi, avrà già studiato le caratteristiche dei giocatori veneti nei minimi dettagli.
Al Padova sono mancati sino ad ora i gol dell’attacco. Infatti solo 5 delle 13 reti totali siglate, portano la firma di attaccanti: 2 per Bonazzoli, 2 per Capello ed 1 per Cisco, sicuramente troppo poco. Basti pensare che il miglior marcatore è un difensore, Cappelletti, autore di ben 3 reti. Non mancano comunque gli ottimi giocatori tra le file dei bianco-scudati, a centrocampo l’esperienza e la tecnica di Pulzetti sono sempre da tenere d’occhio, così come la classe di Clemenza, la dinamicità di Broh e la bravura negli inserimenti di Mazzocco. Avanti Bonazzoli e compagni stanno avendo grosse difficoltà, come dicevamo, ma sono senza dubbio giocatori di valore e di prospettiva, che potrebbero quindi sbloccarsi definitivamente da un momento all’altro.
Dal punto di vista tattico Foscarini non ha stravolto l’impostazione di Bisoli, anzi ha continuato più o meno sulla falsa riga dell’ormai ex tecnico. 4-3-1-2, quindi, con una buona qualità in mezzo al campo, terzini che spingono, ed attaccanti che cercano spesso la profondità. Sia Padova che Cosenza cercano la vittoria del rilancio definitivo che possa far guardare ai prossimi impegni con maggiore fiducia e positività rispetto a qualche tempo fa.
CREMONESE
Anche la Cremonese, come il Padova, ha cambiato la propria guida tecnica solo poche settimane fa. Proprio come Foscarini, anche Rastelli, che è subentrato a Mandorlini, ha fino ad ora diretto i suoi ragazzi per soli due match. Esordio casalingo con vittoria per 1-0 contro il Livorno e sconfitta esterna nello scorso turno sul campo del Lecce per 2-0.
Il tecnico ex Avellino e Cagliari ha utilizzato il 4-1-4-1 come impostazione tattica, che poi diventa un 4-3-3 a tutti gli effetti in fase offensiva, nelle due gare in cui guidato i grigiorossi. In difesa i due leader sono anche due ex rossoblu, il centrale Claiton ed il terzino sinistro Migliore. A centrocampo corsa e qualità con i vari Arini, Greco, Castrovilli ed Emmers. Il reparto avanzato è anch’esso composto da diversi ottimi giocatori, come Brighenti, attuale titolare e riferimento offensivo, con i vari Paulinho, Piccolo, Montalto e Carretta pronti a dare il proprio contributo.
Non mancano insomma le alternative a Rastelli che conosce bene il Crotone, avendolo incontrato spesso negli ultimi anni sia in A che in B, e che proverà a mettere in difficoltà i rossoblu soprattutto sulle fasce con la velocità e la tecnica dei terzini e degli esterni d’attacco che potranno rivelarsi decisivi.
Al momento la Cremonese è dodicesima in classifica con 15 punti, 3 in più del Crotone con una gara in meno disputata, e cercherà quindi di vincere per agganciare il treno playoff e capire se questo potrà essere l’anno giusto per provare a puntare a qualcosa in più di una salvezza tranquilla. D’altronde la scelta della società che ha ingaggiato per la panchina un profilo come Rastelli pare mandare un chiaro messaggio: la Cremonese non si accontenta e vuole puntare in alto.