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[STC REPORT] – SERIE B – 1^ GIORNATA

by Redazione Sport Team Calabria

Anche se tra mille polemiche e con il rischio di sciopero da parte dei calciatori, la Serie B ha preso comunque il via riservando già delle sorprese.
Le quattro maggiori formazioni accreditate per alla vittoria finale – Verona, Benevento, Palermo e Crotone – non solo non vincono ma lasciano intravedere importanti lacune. Ma andiamo con ordine.

 

BRESCIA – PERUGIA 1-1
Ha aperto questa nuova stagione calcistica cadetta, l’anticipo del venerdì tra Brescia e Perugia. Una gara dai contenuti agonistici intensi e con la squadra di casa che si è sicuramente messa in luce rispetto agli umbri.
Gli uomini di Nesta hanno infatti trovato il pari solo all’ultimo minuto di recupero grazie ad una ingenuità di Bisoli – figlio di Pierpaolo, allenatore del Padova – il quale ha causato il rigore del definitivo pari trasformato da Vido.
Pareggio ottenuto, tra l’altro, in superiorità numerica complice l’espulsione di Gastaldello al 69°.
Lo stesso Bisoli con un bel gol, aveva dato il vantaggio ai suoi al minuto 43′, diventando – dunque – il protagonista della gara nel bene e nel male.
Un pareggio che accontenta solo gli ospiti ma che conferma l’assoluto valore della rosa a disposizione di David Suazo voluto fortemente da Cellino.

Sabato poi è stato il turno di altre sei compagini che tuttavia non hanno regalato spettacolo, a causa anche del forte caldo che ancora sta avvolgendo la nostra penisola.
E’ stato il turno di una delle pretendenti alla vittoria finale: il Palermo.

SALERNITANA – PALERMO 0-0
I rosanero hanno però leggermente deluso portando a casa un pareggio che non è comunque da buttare, conquistato sul campo della Salernitana, partita quest’anno con ambizioni play-off. Partita a scacchi tra Colantuono e Tedino, terminata senza acuti. Contemporaneamente perdeva lo Spezia, a detta di tutti una delle squadre più attrezzate.

VENEZIA – SPEZIA 1-0
I liguri sono caduti al Pier Luigi Penzo di Venezia grazie ad una conclusione deviata di Bentivoglio al secondo minuto di recupero del primo tempo.
La gara è stata condotta per la maggior parte del tempo dagli uomini di Pasquale Marino (57% di possesso palla) i quali però non hanno trovato lo spunto giusto in attacco nonostante il tridente offensivo – composto da Okereke – Galabinov – Giasy – possa far paura a parecchie difese.
La compattezza dei veneti ha avuto la meglio confermando che sarà difficile per tutti andare a vincere al Penzo.
La terza gara del sabato è terminata anch’essa con un pareggio trovato davvero all’ultimo secondo dal Pescara in casa della Cremonese.

 

CREMONESE – PESCARA 1-1
I grigiorossi – rinforzatisi abbondantemente – erano passati in vantaggio con Castrovilli al minuto 30′ salvo subire poi, la reazione degli abruzzesi che hanno meritato il pareggio di Mancuso.
Due squadre da rivedere ma che non faranno una brutta figura.
Domenica alle 18:00 poi, è scesa in campo forse la principale pretendente alla vittoria, il rinnovato Verona di Fabio Grosso, ma la squadra che si è messa in luce è stata senza dubbio il Padova.

VERONA – PADOVA 1-1
Una gara giocata con grande personalità dai neopromossi che possono vantare ottime individualità (Clemenza su tutti) ed allo stesso tempo una precisa identità di squadra.
I padroni di casa erano passati in vantaggio grazie ad Almici che – al minuto 23′ lasciava partire una parabola imprendibile da calcio piazzato battendo Merelli. Pronta la reazione degli ospiti andati a segno con il difensore Ravanelli su una pennellata di Clemenza.
Nella ripresa sterile possesso palla degli scaligeri i quali non sono riusciti a trovare la via della rete neanche con l’ingresso di Pazzini.
Un punto prezioso per il Padova, che si candida ad essere la sorpresa del campionato, maluccio il Verona ma con tutte le carte in regola per essere protagonista.
Parte alla grande invece, il Foggia di Grassadonia.

FOGGIA – CARPI 4-2
Partita a senso unico, quella disputatasi allo Zaccheria con i satanelli in vantaggio dopo 23′ minuti grazie alla rete di Camporese e che poi hanno amministrato il vantaggio andando a riposo con questo parziale.
Nella ripresa Foggia scatenato: segnano Loiacono al 50°, Tonucci al 55° e poi Cicirelli al 62°, salvo poi rilassarsi e concedere due reti al Carpi (Mokulu 69°, Jelenic 81°) ma resistere nel finale.
Una grande prova di forza per i pugliesi che salgono a meno 5 punti, dopo la penalizzazione di 8 punti (non ancora definitiva) e che aspettano Iemmello e Galano assenti in quanto squalificati.


Hanno chiuso il programma domenicale le due calabresi.

ASCOLI – COSENZA 1-1
Ottimo punto del Cosenza che al Del Duca di Ascoli passa subito in vantaggio con Maniero e resiste agli assalti dei bianconeri quasi fino alla fine.
Il punto del definitivo 1-1 arriva infatti al 95° ed a firmarlo è Brosco. Un gol che sa di beffa in quanto arrivato davvero all’ultimo secondo, ma che è tuttavia meritato dai marchigiani che hanno avuto il pallino del gioco per quasi tutta la gara.

L’esordio per gli uomini di Braglia è comunque degno di nota.

CITTADELLA – CROTONE 3-0
Cade male – invece – il Crotone che evidenzia della lacune pur non avendo disputato una brutta prestazione.
Partono malissimo gli squali ed al 3° sono già sotto grazie alla rete di Scappini. Ma dopo i primi dieci minuti di assenza, i ragazzi di Stroppa iniziano a macinare gioco dominando di fatto la gara ed andando in almeno tre circostanze vicino al pari.
Pari che però non arriva. La ripresa inizia come il primo tempo: il Crotone negli spogliatoi ed il Citta che ne approfitta siglando la rete del 2-0 con un gran tiro di Schenetti.
E dopo il palo di Rohden, gli squali si spengono facendo tanta confusione e sbagliando davvero troppi appoggi in fase di costruzione, incassando – inoltre – la rete del 3-0 al 89°.
Una sconfitta meritata che deve far riflettere.

Il posticipo del lunedì ha dato vita alla gara più entusiasmante della prima giornata. La sfida tra la corazzata Benevento e la neopromossa Lecce nella quale non sono mancate le sorprese.

BENEVENTO – LECCE 3-3

Una gara molto equilibrata soprattutto nella prima mezzora e sbloccata proprio al 30° dagli ospiti col gol più bello della giornata: un sinistro perentorio di Mancosu dai 25 metri che si insacca alla destra dell’incolpevole Puggioni.
Il gol ha favorito la gara dei salentini che hanno potuto giocare di ripartenza mentre i sanniti si sono gettati a capofitto in avanti senza tuttavia grandi risultati data la scarsa vena di R. Insigne ed Improta.
Ed allora ne approfittano gli uomini di Liverani che tra il 57° ed il 60° e non senza fortuna, riescono a realizzare due reti: la prima è dell’ex Falco – che infatti non esulta – il quale raccoglie un cross sul secondo palo e batte ancora Puggioni non esente da responsabilità questa volta. Il secondo è il classico gollonzo con Fiamozzi che trova una parabola rocambolesca che si insacca alle spalle dell’estremo difensore di casa ancora una volta poco attento.
A mezzora dal termine la gara sembra bella e chiusa.


Ed invece Bucchi inserisce Ricci e Asencio e la gara cambia. Al 69° Volta accorcia su corner, all’81° è Federico Ricci a portare le marcature a 2 risolvendo una mischia in area battendo in rete di sinistro.
E poi, al minuto 87′ ecco il pari realizzato da Coda su un rigore da lui stesso conquistato ma alquanto dubbio.
Una rimonta strepitosa degli stregoni che pur non giocando benissimo, mostrano un grande carattere e soprattutto evidenziano un parco giocatori da fare invidia anche ad alcuni club di massima serie.
Il Lecce, nonostante la rimonta subita, inizia bene la nuova avventura in B.

 

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