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[STC REPORT] – SERIE B – Giornata 16

by Redazione Sport Team Calabria

 

Ancora tre giornate da disputare prima che di chiuda il girone di andata e prima della lunga pausa che riguarderà la cadette ria. Intanto, nel weekend appena passato, si è disputato il 16° turno, pieno zeppo di pareggi e nel quale nessuna compagine ha trovato un acuto esterno. Giornata che si era aperta venerdì al Pino Zaccheria, dove – in un clima surreale per la morte di un tifoso lombardo – il Foggia ha battuto la Cremonese.

 

FOGGIA – CREMONESE 3-1 (13’Mazzeo, 22’Mogos, 39’Kragl, 42’Iemmello)

Succede tutto nei primi 45’ anche perché, da quando si è sparsa la tragica notizia, le squadre hanno praticamente rinunciato a giocare così anche i tifosi di casa che hanno smesso di cantare e messo da parte i vessilli. Era la prima gara dei rossoneri senza Grassadonia in panca, esonerato ed i satanelli hanno reagito alla grande giocando un primo temo intenso ed annichilendo gli uomini di Rastelli. Dopo l’1-1 di Mogos infatti, Kragl con un gioiello e poi Iemmello hanno chiuso il match consegnando 3 punti preziosi ai pugliesi.

PERUGIA – SPEZIA 1-1 (18’Vido, 68’Gyasi)

Come dicevamo molti i pareggi di questo turno il primo dei quali al Renato Curi di Perugia dove la squadra di casa passa in vantaggio col solito Vido, uno dei giovani più promettenti, gioca una buona gara ma si fa rimontare nella ripresa da una rete di Gyasi. Pareggio giusto e che permette di muovere un piccolo passo verso i play-off ad entrambe.

PALERMO – LIVORNO 1-1 (14’Moreo, 25’Raicevic)

Dei tre 1-1 di sabato pomeriggio, sicuramente il più sorprendente è quello del Renzo Barbera dove i rosanero vengono fermati da un Livorno ben organizzato e voglioso di tirarsi fuori dalla zona calda di classifica. Succede tutto nella prima mezzora: segna prima Moreo con un bel destro in diagonale su passaggio filtrante di Falletti, pareggia poi l’ex Bari Raicevic pescato da un ispiratissimo Diamanti ed abile a sfruttare le incertezze della difesa sicula. Nella ripresa a provarci di più è ovviamente il Palermo, ma il risultato non si schioda dal pari. Rosanero comunque ancora in testa, labronici sempre ultimi.

ASCOLI – CITTADELLA 1-1 (18’Schenetti, 24’Ardemagni Rig.)

Stesso copione anche al Del Duca, con le squadre che certo non si risparmiano ma che si annullano a vicenda, soprattutto nella ripresa. Parte subito forte la squadra di Venturato che prima sfiora la rete e poi la trova al minuto 18 con il fantasista Schenetti. Passano appena 6 minuti e i bianconeri guadagnano un rigore che Ardemagni trasforma. La gara rimane vivace per tutti i 90’ minuti anche se non ci sono occasioni clamorose ed il punteggio rimane invariato.

CROTONE – VENEZIA 1-1 (31’Modolo, 56’Budimir)

Il Crotone non sa più vincere. Due vittorie e 3 sconfitte il bilancio di mister Oddo sulla panchina pitagorica e squali che non trovano i 3 punti da due mesi, dal 2-1 contro il Padova. Anche domenica, lo Scida, è stato teatro della solita gara che ha visto i rossoblu subire gol alla prima conclusione avversaria. A fine primo tempo Oddo cambia tutto ed una seppur minima reazione si vede. Ma per la cronaca dettagliata consultare questo articolo. Interessante anche la nostra analisi tattica di una partita che – a tratti – è stata a scacchi.

 

CARPI – SALERNITANA 3-2 (46’Pasciuti, 59’Sabbione,81’Vano,85’Casasola, 88’Rosina)

Vittoria importantissima in ottica salvezza per il Carpi che aggancia il Crotone e si lascia alle spalle Padova e Foggia oltre al Livorno ultimo. Forse la gara più entusiasmante dell’intera giornata e che ha provocato poi le dimissioni di Stefano Colantuono, ormai ex allenatore della Salernitana. Eppure i campani non erano partiti male, anzi. Nei primi 25 minuti stavano dominando il campo rendendosi per di più pericolosi in un paio di circostanze. Poi, allo scadere della prima frazione, l’episodio che cambia l’inerzia: Pasciuti riceve un cross dalla destra e – dal limite dell’area – si coordina alla perfezione disegnando una parabola imprendibile per l’estremo difensore avversario. Da li è dominio carpigiano con Sabbione prima e Vano poi a portare le marcature a 3. Il finale è thriller: in mischia accorcia Casasola di testa, poi 3 minuti dopo Rosina, sempre di testa, riduce ad una sola la distanza e nel recupero un altro colpo di testa non è fortunato quanto i primi due. Quarta sconfitta in 5 gare per i campani ora vicini alla zona play-out.

COSENZA – BENEVENTO 0-0

Pareggio a reti bianche per il Cosenza che gioca un’ottima partita contro un avversario sulla carta più forte e sfiora anche il vantaggio in alcune circostanze. Tuttavia, il pareggio sembra il risultato più giusto anche se serve a poco ad entrambe. La cronaca dettagliata della gara in questo articolo.

BRESCIA – LECCE 2-1 (25’La Mantia, 49’Donnarumma, 92’Gastaldello)

Terza vittoria consecutiva per il Brescia di Corini che continua a volare e si porta al secondo posto a sole tre lunghezze dalla vetta. Gara vinta in rimonta e che dimostra lo spessore caratteriale oltre che tecnico di una squadra che – se puntellata a gennaio – potrebbe davvero aspirare al salto in A. Lo scontro diretto contro i salentini era partito male per le rondinelle dato che La Mantia al 25’ sfruttava un assist di Mancosu, portando in vantaggio gli ospiti insaccando a porta vuota. A pareggiare i conti – ovviamente – Alfredo Donnarumma che, in sospetta posizione di fuorigioco, controlla un tiro di Spalek e batte da pochi passi Vigorito. Trovato subito il gol del pareggio, i lombardi si gettano in avanti cercando con insistenza la vittoria che arriva nel recupero con il capitano Daniele Gastaldello il quale risolve una mischia ed esulta sotto la curva che ora inizia a sognare un ritorno in massima serie e ne ha ben donde!

VERONA – PESCARA 3-1 (14’Danzi, 40’Di Carmine Rig, 50’ Autogol Del Grosso,67’Mancuso)

Prova a dare continuità ai risultati il Verona che – dopo aver espugnato Benevento – batte il Pescara nel posticipo del lunedì. Partita appassionante sin dalle prime battute, occasioni da una parte e dall’altra con Lee per i padroni di casa e Mancuso per gli ospiti, entrambi chiusi da uscite provvidenziali dei portieri. Poi vantaggio scaligero con un sinistro del giovane Danzi, classe 99’, che si infila all’angolino alla sinistra di Kastrati. Al 40’ il raddoppio dal dischetto su massima punizione concessa per un fallo dubbio di Machin su Zaccagni, Di Carmine comunque non sbaglia dal dischetto. Un Pescara bello ma sfortunato che al 50’ subisce la rete del 3-0 per un autogol di Del Grosso che taglia definitivamente le gambe ai ragazzi di Pillon. Il gol della bandiera serve solo a Mancuso per rimpinguare il suo bottino di reti. Con questa vittoria l’Hellas sale a quota 25 a pari merito col Lecce e ad una sola lunghezza dagli abruzzesi.

 

 

 

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