Home Altri SportApprofondimenti Anche Rossano sogna la sua serie A: la storia del Real Rogit raccontata dal suo presidente Converso

Anche Rossano sogna la sua serie A: la storia del Real Rogit raccontata dal suo presidente Converso

by Redazione Sport Team Calabria

L’anno prossimo la città di Rossano potrebbe avere una squadra nella massima categoria nazionale di Calcio a 5. Questa squadra si chiama Real Rogit e attualmente milita in serie A2, e sta disputando un grandissimo campionato.
Al momento si trova, infatti, al terzo posto in classifica a cinque punti di distanza, ma con una gara in meno, dalla capolista Sandro Abate, squadra avellinese. Al secondo posto il CMB Futsal, squadra di Matera, anch’essa con una gara in meno rispetto ai primi. La gara in meno è proprio lo scontro tra CMB e Real Rogit che si sarebbe dovuto giocare sabato scorso ma che è stato rinviato a sabato 26 gennaio a causa della concomitanza con la giornata di inaugurazione dell’anno che vedrà Matera capitale europea della cultura.

Tornando alla squadra rossanese abbiamo incontrato il presidente della società, Gianluca Converso, rossanese doc che ci ha raccontato un po’ la storia della squadra che partendo dal basso ora sogna di arrivare nell’olimpo del futsal italiano, ovvero la serie A.

Presidente, per prima cosa complimenti per il campionato che sta disputando la sua squadra, davvero appassionante! Ci racconti la nascita della squadra ed il cammino che vi ha portato in serie A2.

“La società nasce nel 2010. Eravamo un gruppo di amici che giocavano spesso a calcetto insieme e a un certo punto abbiamo deciso di formare una squadra ed iscriverci ad un campionato, e così siamo partiti dalla serie D. 
All’esordio assoluto in serie D ci siamo qualificati per i playoff. Purtroppo essendo al primo anno di vita della società, pur vincendo i playoff non ci avrebbero promossi in serie B, e quindi alla fine non li abbiamo affrontanti al meglio, perdendoli. 
Il secondo anno abbiamo allestito un’ottima squadra ed abbiamo vinto il campionato.”

I primi anni la squadra era formata principalmente da rossanesi?

“Sì, all’inizio eravamo tutti di Rossano. Partendo da tutti i ragazzi che eravamo soliti giocare a calcetto, poi abbiamo man mano aggiunto alcuni giocatori provenienti dal calcio a 11 e l’anno della promozione dalla D alla C2 avevamo una gran bella squadra fatta da soli rossanesi.”

Quindi serie C2, come prosegue la scalata?

“In C2 dopo esserci salvati al primo anno, al secondo abbiamo disputato e vinto i playoff. Finale giocata al PalaMilone di Crotone contro una squadra di Catanzaro. Poi al primo anno di C1, il quinto di vita assoluto della società, abbiamo provato ad allestire una squadra all’altezza. Tenendo presente che man mano che salivamo di categoria aumentavano le difficoltà sotto tanti punti di vista, in primis quello del livello di gioco e poi anche ovviamente quello economico. 
Comunque arriviamo ai playoff di C1, non li vinciamo, ma facciamo domanda di ripescaggio per la serie B, che viene accolta, concedendoci di arrivare ad una categoria di livello nazionale.”

Ripescaggi che nel futsal sono molto più comuni o se vogliamo “normali” rispetto ad esempio al calcio a 11?

“Sì, diciamo che capita spesso che alcune società possano avere problemi economici e quindi si usa fare comunque domanda di ripescaggio anche quando ad esempio non si vincono i playoff. A noi quell’anno ci andò bene e potemmo così disputare il nostro primo campionato di serie B.”

Un altro anno da esordienti assoluti, com’è andata?

“Più che bene! Anche quell’anno siamo riusciti ad arrivare ai playoff, ma fummo eliminati al primo turno. Poi abbiamo fatto un altro campionato di B salvandoci, e poi l’anno scorso siamo arrivati nuovamente ai playoff venendo eliminati dal Paola, e facendo domanda di ripescaggio per la serie A2, anche questa volta accolta!”

Quindi presidente si è ritrovato quest’anno ad un livello altissimo, a un grandino dal massimo, come ha approcciato questo campionato? E come ha composto la sua squadra?

“Ovviamente negli ultimi anni abbiamo iniziato ad inserire sempre più giocatori provenienti da fuori, anche dall’estero, soprattutto dal Brasile. Anche perchè i ragazzi del posto col passare degli anni spesso scelgono di dedicarsi alle rispettive carriere lavorative e quindi diventa difficile, quasi impossibile per loro, riuscire a garantire un determinato livello.
Quest’anno abbiamo sei brasiliani in squadra, di cui uno naturalizzato italiano.”

Quindi ora, l’obiettivo qual è?

“Guarda, abbiamo davvero un’ottima squadra. Considera però che ci sono società che hanno speso davvero tanto, noi siamo partiti per salvarci, essendo comunque esordienti nella categoria. Anzi il primo obiettivo era proprio non fare brutte figure e in questo credo che ci siamo riusciti alla grande. Anche perchè a Rossano siamo di “palato fine” diciamo, quindi era importante fare risultati positivi e belle prestazioni per provare ad attirare più persone possibile a seguirci.”

Allora adesso trovandovi lì in alto ci proverete?

“Beh sì, non abbiamo nulla da perdere, ci proveremo sicuramente! Tra l’altro l’anno prossimo sarà anche il decimo di vita della società, sarebbe davvero fantastico poterlo festeggiare con una promozione nel massimo campionato nazionale.”

In passato quali altre squadre calabresi di futsal hanno toccato questi livelli?

“Quella arrivata più in alto è stato il Corigliano che è stata l’unica, fino ad ora, ad arrivare in serie A. Poi in A2 ci ha giocato un’altra squadra di Rossano, l’Odissea.”

In generale come vede il movimento del futsal calabrese?

“Sì, rispetto agli ultimi anni, sto assistendo ad una netta crescita dal punto di vista dell’organizzazione e stanno venendo su diverse squadre competitive.”

Presidente volevamo chiudere con una sorta di appello a tutti i rossanesi, a nome vostro, a seguirvi più numerosi possibile, perchè intanto ve lo meritate per le prestazioni e poi perchè sognare la serie A per una città come Rossano dovrebbe essere una cosa bellissima, a prescindere dallo sport di cui stiamo parlando. Grazie e in bocca al lupo!

“Grazie a voi di Sport Team calabria. Sì mi auspico, e sarebbe davvero bello se avessimo ancora più gente a seguirci e ad incitarci. Chissà che il pubblico non riesca a darci quel qualcosina in più che ci potrà permettere di realizzare tutti insieme questo sogno!

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