Home Serie BApprofondimenti Campionati a porte chiuse per un mese, manca solo ufficialità: cosa cambia per le calabresi del calcio

Campionati a porte chiuse per un mese, manca solo ufficialità: cosa cambia per le calabresi del calcio

E’ un momento delicato per il nostro Paese che, pur senza allarmismi, si sta trovando ad affrontare una situazione complicata relativa all’emergenza Coronavirus o Covid 19 che dir si voglia.

Ed è chiaro che – in circostanze simili – la prima ed unica cosa che conta è la salute di tutti. Di conseguenza la altre cose, tra cui anche lo sport ed in particolare il calcio, rivestono un’importanza secondaria e cioè vengono dopo. Sacrosanto che sia così.

Qualcuno però diceva che “il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti”, soprattutto in Europa dove questo sport muove interessi collettivi di vario genere chiaramente rapportati al denaro.

Dunque, inutile prendersi in giro: pensare prima alla salute certo, ma poi pensare anche a come procedere nel mondo del calcio per garantire comunque la regolarità dei campionati già in parte compromessa (almeno in Serie A).

Bene, l’unica via percorribile per far si che non si fermi tutto, pare esser quella delle porte chiuse, misura da applicare a tutta la Nazione, anche in quelle zone (come la Calabria) non considerate (ad oggi) a rischio o che comunque presentano pochi (pochissimi) casi positivi. Ed ecco che Cosenza e Crotone – che già hanno disputato l’ultima trasferta a porte chiuse – se il provvedimento dovesse avere la durata di un mese si ritroverebbero a giocare 4 gare senza pubblico.

Premettendo che giocare senza tifosi, i quali sono l’essenza di questo sport, non è mai bello; la cosa potrebbe forse anche “andare bene” al Crotone che di queste 4 partite ne giocherebbe 3 in trasferta. A partire da sabato 7 marzo Venezia – Crotone fino ad Ascoli – Crotone del 4 aprile, gli squali avrebbero come match casalingo solo quello del 14 marzo con il Chievo mentre sarebbero di scena a Perugia il 22 marzo. Nel weekend del 28-29 marzo invece, era già stata prevista una sosta per fare spazio alle nazionali.

Discorso simile ma leggermente diverso per il Cosenza che nel prossimo mese avrà due gare in casa (Cosenza – Entella del 15 marzo e Cosenza – Trapani del 5 aprile) e due in trasferta (Chievo – Cosenza del 9 marzo e Cremonese – Cosenza il 21 marzo).

Questo pertanto lo scenario che si profila e che riguarderà anche la Serie C e di conseguenza Reggina, Rende, Catanzaro e Vibonese, le quali finora non avevano minimamente risentito della situazione. Sono ben 6 infatti, i turni di Serie C previsti in questo mese e che – quasi sicuramente – si giocheranno a porte chiuse.

Non una bella notizia soprattutto per Reggina e Catanzaro che fanno del pubblico di casa un’arma in più da sfruttare.

Difficile dire se qualcuno verrò o meno sfavorito da questa situazione. Altrettanto difficile dire cosa cambia giocando con gli spalti vuoti. Appare invece impossibile, forse, accontentare tutti.

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