Era il derby per la supremazia regionale ma soprattutto il derby salvezza. E si perché la vittoria di una o di un’altra compagine avrebbe permesso a quest’ultima, di ipotecare la salvezza. E così è stato perché il Cosenza, battendo il Crotone, ha archiviato quasi definitivamente il discorso salvezza salendo a quota 38 punti con ancora cinque gare da disputare e pochi punti da conquistare per la matematica permanenza in questa categoria.
QUI COSENZA – Ed i lupi nei 90’ minuti di domenica, hanno messo in campo tutto ciò che di buono hanno costruito in questa stagione partita con alcune difficoltà, ma migliorata settimana dopo settimana.
Mister Braglia ha sfruttato bene le armi a proprio favore, puntando sul tridente “leggero” che più volte ha messo in difficoltà la retroguardia pitagorica ed il campo ha confermato il gran lavoro svolto dal D.S. Trinchera che a gennaio ha impreziosito la rosa con elementi di spicco (Sciaudone ed Embalo su tutti).
Dunque meritano un elogio tutti, calciatori, allenatore e società, pronti a festeggiare l’obiettivo salvezza
QUI CROTONE – Di contro un Crotone che esce si sconfitto ma non assolutamente con le ossa rotte, tutt’altro. Per lunghi tratti la squadra di Stroppa è stata padrona del campo con un palleggio a volte sterile, è vero, ma che ha comunque dimostrato la qualità che la formazione ionica può mettere in campo. Qualità che dovrà portare anche gli squali ad una salvezza adesso un po’ più complicata ma comunque alla portata.
Il risultato non prescinde dalla prestazione, questo lo hanno capito tutti. Il tecnico lombardo vuole ottenere i punti attraverso il gioco, attraverso le sue idee, finalmente recepite dalla squadra e non sarà certo una sfortunata sconfitta a cancellare tutto. Pertanto cinque gare anche per i pitagorici per provare a fare 8-9 punti che potrebbero dare certezza di permanenza in questo campionato.
Per rilanciare poi, l’anno prossimo, il duello relativo alla supremazia regionale.
