Le due squadre si presentavano a questo match con stati d’animo diametralmente opposti. Il Foggia aveva necessità assoluta della vittoria in chiave salvezza, mentre il Cosenza arrivava con l’entusiasmo ed il morale al massimo, dopo tre vittorie consecutive che lo avevano proiettato a ridosso della zona playoff.
Alla fine la maggior fame dei padroni di casa ha avuto la meglio e, grazie ad un autogol di Dermaku al 21° del primo tempo, i rossoneri guidati da Padalino sono riusciti a portare a casa tre punti pesantissimi.
La gara era iniziata a ritmo vertiginoso con le due squadre schierate con atteggiamenti molto offensivi che hanno cercato entrambe con insistenza il gol del vantaggio. La prima mezz’ora è infatti molto intensa: ci prova prima Iemmello con un sinistro da posizione defilata che impegna Perina; due minuti dopo clamorosa occasione fallita da Mungo che dall’altezza del dischetto, a porta praticamente vuota, spara alto un pallone servitogli alla perfezione da Tutino. Ancora Mungo, questa volta al volo su cross dal fondo, ci prova ma anche questa volta il tiro è alto, mentre al 18° a provarci è Chiaretti per i padroni di casa con un tiro troppo debole.
Al minuto 21 si decide il match: punizione laterale di Kragl, palla velenosa che arriva in area e carambola sulla gamba d’appoggio di Dermaku, entrando in rete e beffando quindi Perina per la rete del 1-0.
Qualche minuto dopo Kragl prova a mettere il suo classico sigillo, ma la botta dai 30 metri è centrale e bassa e non impensierisce il portiere rossoblu.
A questo punto la gara cambia totalmente: molti più contrasti a centrocampo, con relative ammonizioni che fioccano, Foggia che col passare dei minuti, forse ancora po’ inconsciamente, indietreggia e comincia a preferire una fase difensiva tosta e diligente rispetto a quella offensiva che viene affidata principalmente alle giocate degli uomini offensivi.
Il Cosenza tenta di cingere d’assedio l’area foggiana, ma allo stesso tempo si preoccupa di non lasciare troppi spazi per le ripartenze avversarie. Ne viene fuori una pressione offensiva che per tutto il resto del match produrrà due conclusioni, una di Maniero e una di Garritano, e poco altro. Gli ingressi di Litteri, Sciaudone e Bruccini provano a scuotere la squadra ma gli attacchi cosentini mancano di incisività.
Il Foggia, dal canto suo, rinuncia ufficialmente alle proprie velleità offensive quando al 62° inserisce il classe 99 Marcucci, centrocampista, al posto di Galano passando ad un 5-3-2 molto prudente che, unito ad una grande cattiveria e concentrazione difensiva, permette ai pugliesi di proteggere fino alla fine la rete di vantaggio e di conquistare quindi una vittoria che tutto l’ambiente attendeva da tempo.
Per la squadra di Braglia uno stop che lascia l’amaro in bocca soprattutto per l’occasione fallita da Mungo sullo 0-0, ma che darà da lavorare al tecnico toscano per la mancanza di occasioni importanti create per tutto il corso della ripresa.
TABELLINO
Foggia – Cosenza 1 – 0 (21° aut. Dermaku)
FOGGIA(3-4-2-1): Leali; Billong, Martinelli, Ranieri; Zambelli, Agnelli, Greco(70° Ngawa), Kragl; Galano(62° Marcucci), Chiaretti(81° Mazzeo); Iemmello ALL: Padalino
COSENZA(3-5-2): Perina; Capela, Dermaku, Legittimo; Baez, Mungo(72° Bruccini), Palmiero, Garritano(68° Sciaudone), D’Orazio; Tutino, Maniero(55° Litteri) ALL: Braglia
Arbitro: Maggioni di Lecco
Ammoniti: Legittimo (Cos), Kragl (Fog), Agnelli (Fog), Baez (Cos)