Home Altri SportApprofondimenti Crotone-Chievo, analisi tattica: l’importanza delle mezzali e gli errori sul gol del pari

Crotone-Chievo, analisi tattica: l’importanza delle mezzali e gli errori sul gol del pari

by Redazione Sport Team Calabria

Nuovo inizio vecchi problemi. Potrebbe essere questo un riassunto minimale della gara degli squali contro il Chievo, la prima dopo i 3 mesi di stop forzato.

Quello di non chiudere i match, infatti, è un problema che la formazione di Stroppa si porta dietro si dall’inizio. E se da una parte ci si aspettava una mancanza di brillantezza dall’altra il Crotone visto nei primi 20 minuti, nonostante abbia un po’ subìto il gioco degli avversari, sembrava non aver mai smesso di giocare.

Ritmi alti, solito possesso palla e una rete di pregevole fattura: azione corale di alta scuola finalizzata da un ottimo Molina e che è frutto, come spesso accaduto, degli inserimenti di mezzali e quinti.

 

Simy ha servito di tacco Armenteros (il quale ha svolto un “compito” da seconda punta) che gli restituisce la sfera…

I due dopo aver scambiato e servito Benali, si buttano dentro insieme a Molina che arriva a rimorchio.

Il centrocampista libico, dopo esser entrato in area, ha la lucidità nonché l’intelligenza di vedere con la coda dell’occhio (e servire) l’arrivo di Molina che con un preciso piatto destro batterà Semper.

Da questa angolazione si può apprezzare meglio la giocata di Benali: la difesa gialloblu si “schiaccia” lasciando di fatto un vero e proprio buco a ridosso dei 16 metri “riempito” dall’autore del gol.

Rete forse arrivata nel miglior momento dei clivensi che son sembrati più pimpanti ed hanno avuto un paio di occasioni con Djordjevic per fortuna  non in giornata.

Rossoblu che hanno un po’ sofferto sui cross arrivati dalla corsia di sinistra avversaria.

Come in questo caso dove, l’uscita di Cuomo lascia Marrone e Golemic in uno contro uno. Djordjevic riesce ad avventarsi sul pallone sbagliando – per fortuna dei pitagorici – la deviazione sotto porta.

La gara va a folate e negli ultimi 10 minuti del primo tempo Zanellato di prende la scena a testimonianza del fatto che il tempo di inserimento delle mezzali (trasformatesi di fatto in attaccanti aggiunti) sono sempre insidiosi

Simy è bravo a fare spazio allargandosi così come Armenteros (che di fatto non appare nell’immagine) la cui gara è stata generosa pur senza lode. In questa occasione le mezzali sono pronte al rimorchio, Zanellato viene servito ma non riesce a concludere. Pochi minuti prima situazione simile di cui purtroppo non abbiamo il frame in quanto non inserita negli highlights.

Da sottolineare come anche in inferiorità numerica i rossoblu riescano a concludere l’azione.

Azione che ricorda la il gol realizzato dallo stesso Zanellato lo scorso anno a Foggia, a dimostrazione di quanto le idee di gioco del mister siano ormai applicate dai suoi ragazzi

Simy che si allarga per “aprire” lo spazio all’inserimento di Zanellato

Il quale riceve la sponda di testa del nigeriano

E realizza quella che fu la rete del raddoppio.

Dunque concetti già visti e ben oleati quelli proposti dai rossoblu che, come detto, hanno avuto solo il difetto di non aver chiuso la gara.
E come spesso succede nel calcio, arriva la beffa. Che però poteva essere evitata.
La rete subita al minuto 89 infatti, arriva a difesa piazzata su un cross dalla trequarti, sicuramente evitabile.

Crotone che si difende con una sorta di 5-3-2, Gomelt “scivola” in ritardo su Renzetti il quale ha davvero molto spazio. Tuttavia un cross da quella posizione appare innocuo, soprattutto perché la difesa è in superiorità numerica.

Ma invece Ceter (cerchiato in rosso) ci crede e scatta, Molina lo perde mentre Cuomo se lo lascia sfilare davanti, distratto anche da Djordjevic non marcato stretto da Marrone. La sciabolata di Renzetti è perfetta e Cordaz non può nulla sul colpo di testa ravvicinato.

Dunque gol – come detto – evitabile, ma un calo di concentrazione, dovuto anche alla poca brillantezza fisica è comprensibile. Ecco perché crediamo che comunque la prova dei rossoblu sia stata positiva: il gioco di Stroppa è comunque dispendioso e man mano che tornerà la condizione fisica, si sbaglierà meno. In conclusione gli squali, su queste basi, possono sperare di restare li su in vetta.

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