Home Serie BApprofondimenti Da Gasperini a Juric, dal suo futuro al giudizio sulle calabresi: intervista esclusiva con Francesco “Ciccio” Modesto

Da Gasperini a Juric, dal suo futuro al giudizio sulle calabresi: intervista esclusiva con Francesco “Ciccio” Modesto

by Redazione Sport Team Calabria

E’ uno degli allenatori in rampa di lancio, Francesco “Ciccio” Modesto, è a casa da qualche mese dopo l’esonero di Cesena e – in attesa di una chiamata – sta ammirando in TV le gesta dei suoi “maestri” Gasperini e Juric. Di questo e tant’altro abbiamo parlato nella nostra intervista:

Ben trovato mister Modesto e grazie per averci concesso questa intervista.

Salve, e grazie a voi..è sempre un piacere.

Partiamo da quella che è un po’ la scuola dalla quale provieni: ti stanno divertendo Atalanta ed Hellas Verona? Ti aspettavi un ritorno in campo così perentorio?

Be devo dire che il punto interrogativo c’era per tutte le squadre, dunque anche per loro. Ma poi stanno dimostrando di essere squadre allenate benissimo e che non propongono solo agonismo e corsa, anzi. Credo infatti che entrambe (Atalanta e Verona) siano sottovalutate perché io vedo grandi giocate, superiorità numeriche create in tante zone del campo e un feroce attacco all’era avversaria con 6-7 uomini a volte.

Due squadre però diverse.

Certo, Ivan (Juric) sta facendo un gran lavoro, stratosferico mentre il Gasp a Bergamo negli anni è riuscito a costruire “una macchina“. Atleti perfetti che giocano bene a calcio e che fanno divertire chi li osserva.

Restando in tema di allenatori, cosa pensi di Stroppa, della sua idea di calcio e della stagione?

Per ciò che ho visto credo che il Crotone abbia espresso il miglior calcio della serie B: un gioco fatto di possesso palla sempre superiore alla media, di attacchi con tantissimi uomini e credo che forse solo lo Spezia si avvicini a questo modo di giocare pur diverso dai pitagorici. Il Crotone ha qualità, ha gioco, sa difendere..non a caso si trova li a lottare per la promozione.

A proposito di Serie A. Qualche anno fa con la maglia della tua città hai conquistato la prima e storica promozione. A distanza di pochi anni quella stessa squadra si ritrova in quella stessa situazione, che significato ha questo?

Significa che il Crotone è una realtà ormai da tanti anni ed a me piace sottolinearlo spesso quando parlo di calcio con amici o addetti ai lavori. Ormai ho perso il conto della promozioni conquistate da quando la compagine è in mano ai Vrenna e ogni qualvolta vi è stato uno scivolone si sono subito rialzati, riscattati. Ciò vuol dire che la società è solida ed è cresciuta con la ricerca di giocatori ed allenatori giusti. Io spero che tornino in A.

Calabria, la tua regione non solo di nascita. Hai infatti giocato in quasi tutte le piazze della regione, dacci un tuo giudizio sulle altre formazioni: Cosenza, Reggina, Vibonese, Catanzaro..

Partirei dalla Reggina che ha dominato il suo campionato e che ha un progetto serio. Il presidente Gallo ha investito tanto, ha ridato entusiasmo ed ha scelto l’uomo giusto per condurre alla vittoria gli amaranto, Mimmo Toscano è infatti alla sua ennesima promozione.

Il Cosenza dopo una grande salvezza lo scorso anno, quest’anno ci poteva stare di avere alcune difficoltà. La B è un campionato talmente difficile ed imprevedibile..ricordo proprio l’anno prima della promozione col Crotone, ci salvammo all’ultimo secondo dell’ultima giornata, pertanto.. Comunque credo che alla fine il Cosenza si salverà.

La Vibonese credo abbia proposto un calcio interessante con un allenatore come Modica che predilige il bel gioco, è arrivata una salvezza facile ed i play-off sono stati sfiorati.

E poi il Catanzaro che con Auteri ha investito molto in questi anni disputando i play-off che come sappiamo sono purtroppo un terno a lotto e puoi trovarti di fronte squadre che hanno atteggiamenti diversi e ti mettono in difficoltà.

Tornando un attimo alla Serie B, sappiamo la stima che hai nei confronti di mister Italiano che hai affrontato lo scorso anno quando era alla guida del Trapani. Dunque, tolto lo Spezia del quale eri sicuro avrebbe fatto una grande stagione; quale è secondo te la sorpresa della stagione?

Credo sia il Cittadella anche se ormai non la possiamo più definire sorpresa. Oramai da anni lotta ai vertici della B lo scorso anno ha perso la finale play-off e lancia sempre giovani interessanti, investendo inoltre molto poco.

Andiamo un po’ sul tecnico. Si parla spesso del nuovo ruolo del portiere sempre più coinvolto e sempre più assimilato ad un giocatore di movimento. In B escluse alcune eccezioni questo si vede ancora poco, pensi che bisogna crescere da questo punto di vista?

Credo che ogni allenatore abbia la sua filosofia ed anche questo è il bello. Ricordo che Stroppa già dai tempi di Pescara, quando ero ai suoi ordini, voleva impostare il gioco dalle retrovie partendo dal basso col portiere coinvolto. Per quanto riguarda il portiere..se sa giocare coi piedi va utilizzato perché spesso può risultare un’arma in più, può creare superiorità. E’ anche vero che a volte una squadra ha due modi diversi di giocare tra girone di andata e ritorno perché comunque contano i risultati e alcune volte per raggiungerli devi adeguarti. Io però ho sempre cercato di imporre il mio gioco attraverso il quale credo possano arrivare sempre i risultati.

Il Modesto pensiero da allenatore è sempre stato quello di proporre calcio. Bene, che caratteristica deve avere la prossima società, squadra di Francesco Modesto.

Sicuramente vorrei lavorare con serenità. Si cerca sempre una società che ti permette di lavorare, credendo in quello che fai, avendo la loro stima. Obiettivi per il campionato, valorizzazione dei giovani, sono caratteristiche che non devono mai mancare. Negli ultimi tempi sempre più società vogliono tutto e subito ed è sbagliato a parer mio, bisogna concedere del tempo.

Pertanto, possiamo pensare che la prossima sorpresa di B sarà il club allenato da Modesto?

Eh (ride), magari, sarebbe un grande passo in avanti per me. Comunque al di là di questo, dopo 6 mesi al PC a guardare partite, sono abbastanza stanco. Voglio tornare a bordo campo, ad allenare, che poi è la cosa che più amo fare.

Infine mister ci dica un calciatore che secondo lei presto vedremo in grandi palcoscenici

Theophilus Awua, ragazzo a mio avviso sottovalutato ma molto completo: ha forza fisica, intelligenza tattica ed anche tecnica. Col Livorno da gennaio è stato spesso il migliore in campo. Sentiremo parlare di lui.

Va bene mister, pertanto ti auguriamo il meglio magari la massima serie, prima o poi!

Grazie grazie, vedremo cosa accadrà. Grazie tante per questa bella chiacchierata. A presto

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