Giornata storica quella di ieri Domenica 9 Settembre 2018 per il beach soccer italiano grazie al trionfo della nazionale che, superando in finale la fortissima Spagna dopo i calci di rigore, si è laureata campione d’Europa.
Un percorso lungo e difficoltoso quello che ha portato alla fase finale disputatasi dal 6 al 9 Settembre proprio in Italia, più precisamente ad Alghero. La stagione delle nazionali del beach soccer si era aperta infatti il 22 Giugno a Baku (Azerbaijan) con la prima “tappa” o stage che dir si voglia. Prima di cinque tappe che hanno visto le varie nazionali, suddivise in due “divisioni” A e B, scontrarsi poi anche a Nazarè (Portogallo) dal 6 al 8 Luglio, a Mosca (Russia) dal 20 al 22 Luglio, Minsk (Bielorussia) dal 3 al 5 Agosto ed infine a Warnemunde (Germania) dal 24 al 26 Agosto.
Due divisioni quindi: quella A composta dalle 12 top nazionali che si contendono il titolo finale di campione d’Europa, e quella B composta da altre 15 squadre il cui obiettivo è quello di conquistare la promozione nella divisione superiore. Le cinque tappe estive servono proprio a stilare la classifica finale delle due divisioni dalle quali poi usciranno appunto le squadre che parteciperanno alle due rispettive fasi finali. Per quanto riguarda la divisione A le prime 8 della classifica si qualificano alla “Superfinal” mentre le prime 7 della divisione B più l’ultima della divisione A giocano la “Promotion final” dalla quale uscirà la squadra che l’anno dopo parteciperà alla divisione A.
Le fasi finali di quest’anno si sono svolte, come dicevamo in apertura, dal 6 al 9 Settembre ad Alghero. Il funzionamento è uguale per entrambe: due gironi da 4 alla fine dei quali in base alla classifica finale si giocano le varie finali per 7°, 5°, 3° e 1° posto. Per quanto riguarda la Promotion Final la Germania, che era arrivata ultima nella divisione A, dopo aver vinto il proprio girone ha battuto in finale la Romania 8-7 dopo i calci di rigore (4-4 alla fine dei supplementari) e si è guadagnata così la possibilità di poter partecipare anche l’anno prossimo alla divisione A.
Nella Superfinal abbiamo visto nel Gruppo 1 la Spagna chiudere a punteggio pieno (vincendo quindi tutti i match nei tempi regolamentari) davanti a Portogallo, Svizzera ed Azerbaijan. Nel Gruppo 2 invece vittoria finale per l’Italia che con 7 punti ha chiuso davanti a tutti. Primo posto più sudato rispetto a quello degli spagnoli, infatti per due volte la nazionale azzurra è dovuta andare ai supplementari per avere la meglio di Russia e Ucraina battute entrambe col punteggio di 6-5, mentre solo all’esordio era riuscita a vincere senza bisogno di extra-time contro la Bielorussia per 5-4.
La Spagna arrivava alla finale senza aver mai perso e dopo 9 vittorie consecutive, contando tutta la regular season estiva. Mentre per l’Italia il cammino era stato più difficoltoso, basti pensare che infatti si era qualificata alla fase finale con il settimo posto su otto utili. La gara è stata equilibratissima con l’Italia passata per due volte in vantaggio grazie alle reti di Frainetti e Palmacci, per poi essere raggiunta entrambe le volte dagli spagnoli con la doppietta della stella Llorenc Gomez. Nei supplementari ci ha provato un po’ di più l’Italia ma, complice la tensione causata dalla altissima posta in palio, il risultato è rimasto inchiodato sul 2-2 e sono stati decisivi i calci di rigore per assegnare il titolo. Dopo sei rigori a testa trasformati è stata decisiva la parata di Simone Del Mestre (premiato col titolo di miglior portiere della competizione) ai danni di Josè Enrique per dare la vittoria agli azzurri, la seconda assoluta dopo quella del 2005 anche in quella occasione arrivata dopo i calci di rigori (contro il Portogallo).