Home Serie CCrotone Problema Ezio Scida, Ugo Pugliese: “Dobbiamo abbattere il muro che hanno eretto ed i picconi dobbiamo essere noi stessi”

Problema Ezio Scida, Ugo Pugliese: “Dobbiamo abbattere il muro che hanno eretto ed i picconi dobbiamo essere noi stessi”

by Redazione Sport Team Calabria

E’ stato un incontro intenso quello svoltosi nella sala Consiliare del comune di Crotone relativo alla “questione Ezio Scida”. Una riunione indetta dal sindaco Ugo Pugliese il quale aveva subito raccolto l’invito dei giornalisti crotonesi che in una lettera, si appellavano al buonsenso di tutti gli attori principali di questa vicenda. Questa mattina c’erano proprio tutti, o quasi.

C’era infatti – ovviamente – il sindaco, c’erano i vari consiglieri ed assessori vicini al sindaco, c’era qualche consigliere dell’opposizione, c’era la consigliera regionale Flora Sculco, l’assessore regionale Antonella Rizzo e l’avvocato Giancarlo Cerrelli, segretario crotonese della Lega Salvini premier. Oltre ovviamente al presidente del Crotone calcio Gianni Vrenna e dell’assessore Rori De Luca il cui intervento è stato notevole.

C’erano tutti dunque, tranne le dirette interessate: la senatrice Margherita Corrado, e l’onorevole Elisabetta Barbuto le quali non hanno ritenuto utile, opportuno presenziare a questa riunione.

Tra i vari interventi, e le varie soluzioni paventate, da sottolineare lo sfogo del sindaco il quale ha parlato “della maledizione di Pitagora che questo popolo ha, un popolo che si fa male da solo, a quale scopo? per arrivare dove?”, e che poi ha voluto ribadire come sia stato e sarà lui stesso ad assumersi la responsabilità per far disputare le gare interne allo Scida.

Prima dello sfogo finale del sindaco, è intervenuto il presidente Gianni Vrenna, visibilmente amareggiato e sconfortato da tutti gli avvenimenti estivi che hanno coinvolto la società e che di fatto hanno bloccato le strategie di campo e non.

Insieme ai tanti colleghi lo abbiamo intervistato:

Parole pesanti, quasi rassegnate, quelle del presidente Vrenna, il quale però – a nostro avviso – oltre alla stanchezza che questi avvenimenti possono provocare, non ha alcuna intenzione di mollare ma solo di provare a smuovere alcune coscienze. In conclusione, ciò che ne è venuto fuori, è che effettivamente non c’è una soluzione: la società ed il comune hanno fatto il loro, interpellando più volte il Ministero che per tutta (non) risposta, non ha reagito in alcun modo se non per ordinare lo smantellamento con l’intervento – laddove necessario – delle forze dell’ordine.

Da qui, anche, lo sfogo del sindaco, l’appello a reagire “ad abbattere questo muro che si erge contro Crotone in tutti i campi, ed i primi picconi dobbiamo essere noi”.

Da qui, inoltre, l’affermazione secondo la quale: “il 24 agosto o quando inizierà il campionato, il Crotone giocherà a Crotone, allo stadio Ezio Scida, e nessuno ce lo può impedire”, neanche queste “forze” oscure che remano contro lo sviluppo di questo territorio, perché dev’essere chiaro: il calcio – come d’altronde lo sport – a Crotone è turismo, è economia, è vita.

 

Questo lo aggiungiamo noi!

 

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