Un risultato straordinario per Michele Scarpino, arbitro crotonese classe ’87, che lo scorso 11 Settembre è stato designato come “quarto uomo” per la gara tra le nazionali under 21 di Azerbaijan e Norvegia valevole per le qualificazioni agli Europei di categoria. Un esordio vero e proprio, in una competizione UEFA di tale livello, che a soli 31 anni sta a significare che il futuro di Michele non potrà che essere roseo.
Fondamentale per il raggiungimento di questo primo obiettivo è stata la partecipazione al progetto CORE (Centre of Refereeing Excellence), un corso intensivo della durata di 6 mesi organizzato dalla stessa UEFA a Nyon che serve a formare i futuri arbitri internazionali, e per il quale Scarpino è stato selezionato nel 2017. Progetto alla fine del quale, a Settembre del 2017, ha ricevuto il massimo riconoscimento dalla UEFA, ovvero il Diploma of Refereeing.
In realtà già cinque mesi fa, ad Aprile, era stato designato per una gara valevole per una competizione organizzata dalla UEFA (Under 16 International Development Tournament) ma nulla di paragonabile ad un palcoscenico come lo Stadio Olimpico di Baku, dove appunto ha rivestito il ruolo di quarto ufficiale, in una gara molto importante a livello europeo per quanto riguarda le nazionali.
Michele è uno che è stato sempre spinto da un’enorme passione, come testimoniano le tantissime partite dirette negli anni scorsi, a praticamente qualsiasi livello. Ha fatto tutta la gavetta, passando dagli allievi nazionali alla Primavera, dal calcio femminile alle amichevoli di squadre di serie A. Una svolta importante per la sua carriera è avvenuta nel 2015 quando si è affiliato all’ASA (Associazione Sanmarinese Arbitri) ed all’interno della quale è divenuto uno dei top arbitri, avendo infatti diretto varie partite importanti come playoff, semi-finali di campionato sanmarinese ed avendo ricoperto il ruolo di quarto ufficiale per due volte anche in finale di campionato (gara questa che qualifica le due finaliste ai preliminari di Europa League e Champions League).
Il resto è già storia. La designazione dello scorso 11 Settembre apre le porte per un futuro che non potrà che riservare altre gioie per il giovane arbitro calabrese, e siamo sicuri conoscendolo e sapendo la passione e l’amore che ci mette nell’arbitrare, che sentiremo molto presto parlare nuovamente di lui.