Maria Teresa Trovato Mazza, per tutti “Sissy“, ci ha lasciati dopo 26 mesi di lotta tra la vita e la morte.
Era stata ferita da un colpo d’arma da fuoco l’1 Novembre 2016, presso l’Ospedale Civile di Venezia, dove si trovava in servizio lavorativo esterno (era un’agente di Polizia Penitenziaria di sede all’istituto di reclusione femminile della Giudecca di Venezia).
Prima di trasferirsi in Veneto Sissy aveva trovato “giusto il tempo” di entrare nella storia dello sport calabrese, vincendo nella stagione 2011/2012 con la maglia della Pro Reggina, il primo campionato di Serie A1 di Calcio a 5 femminile mai disputato. Sissy era un portiere coraggioso e che metteva, oltre alla tecnica, anche una grande grinta in campo. Stesso coraggio e stessa grinta che hanno caratterizzato anche gli ultimi due anni della sua vita, ma che purtroppo non le sono bastati per vincere anche quest’ultima sfida.
Il mondo del futsal femminile calabrese si è stretto attorno alla famiglia non solo per il cordoglio di queste ore, ma soprattutto nel corso di questi due anni manifestando spesso, e non solo a parole, la propria vicinanza e la propria solidarietà. Nel Marzo 2017 in occasione delle Final Eight di Coppa Italia, che si sono disputate al “PalaSparti” di Lamezia, vi fu una grande manifestazione d’affetto e di solidarietà verso Sissy e la sua famiglia da parte della gente ed anche delle istituzioni con la presenza di Andrea Montemuro, presidente della Divisione Calcio a 5.
Oggi, su tutti i campi di Calcio a 5 femminile in Italia, verrà osservato un minuto di silenzio prima dell’inizio delle gare.
