Home Calcio 360º Mondiali 2018: la finalissima sarà Francia-Croazia

Mondiali 2018: la finalissima sarà Francia-Croazia

by Redazione Sport Team Calabria

Era il 1998 quando la Croazia partecipò alla sua prima edizione dei Mondiali da nazionale (e nazione) indipendente. Si giocò in Francia e i croati stupirono tutti arrivando fino alla semi-finale dove furono eliminati proprio dai padroni di casa grazie ad una clamorosa doppietta di Lilian Thuram.

Domenica 15 Luglio alle ore 17, venti anni più tardi, andrà in scena la rivincita di quello storico match. Ma non sarà certo una rivincita come le altre, c’è in palio infatti il titolo di campioni del mondo. Per i croati sarà la prima volta, per i francesi la terza. Una vittoria, proprio in quell’edizione di casa del ’98 contro il Brasile, ed una sconfitta nell’edizione del 2006 dopo i calci di rigori contro l’Italia è il bilancio dei galletti.

La Croazia arriva a questa finale avendo praticamente giocato una partita in più rispetto agli avversari: sia agli ottavi, che ai quarti che ieri in semi-finale infatti, i croati hanno dovuto giocare i supplementari, ed in due casi tirare i calci di rigore, prima di potersi guadagnare l’accesso al turno successivo. Un notevole dispendio di energie fisiche, ma soprattutto nervose, con partite che si sono rivelate vere e proprie battaglie di nervi e non solo, che potrebbe farsi sentire nella sfida di Domenica. Di contro i francesi arrivano all’atto finale del torneo come meglio non potevano. Dopo il pirotecnico 4-3 contro l’Argentina sono arrivate, infatti, due vittorie contro Uruguay e Belgio senza subire nessun gol e controllando il match in modo abbastanza agevole, specie quello dei quarti contro i sudamericani.

La semi-finale contro il Belgio ha confermato la crescita del gruppo di Deschamps, specie sul piano della maturità, ma non è stata certo una vittoria agevole. Il CT Martinez era riuscito a imbrigliare i francesi per la gran parte del primo tempo disponendo la squadra con una sorta di 3-2-4-1 con l’innesto a sorpresa di Dembelè al post di Carrasco in mezzo al campo con la linea dei 4 a sostegno di Lukaku formata da Hazard, De Bruyne, Fellaini e Chadili che si sono mossi tantissimo e scambiato la posizione molto spesso. Il Belgio ha avuto le occasioni migliori nella prima frazione con Hazard e Alderweireld mentre la Francia si è fatta vedere con Griezmann, ma soprattutto con Pavard che ha avuto l’occasione più importante per i francesi con Courtois bravissimo a deviare di piede sul diagonale che era indirizzato sul secondo palo.

La parata di Courtois su Pavard (Reuters)

Nella ripresa la Francia ci ha messo tutta l’esperienza, che in teoria non ha, ma che la maglia “blue” ha trasmesso ai giocatori che la vestivano. Ha colpito i belgi in uno dei momenti topici, ovvero in apertura di ripresa, grazie a un gol del difensore centrale del Barcellona Umtiti che sul primo palo ha anticipato Fellaini ed insaccato sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Da lì in poi i ragazzi di Deschamps hanno alzato un vero e proprio muro a difesa della porta, badando alla concretezza massima e provando a non concedere nulla agli avversari. Il Belgio ci ha provato fino alla fine, Martinez ha inserito Mertens e Carrasco, ma gli assalti non hanno dato i frutti sperati, con Lukaku sottotono controllato alla perfezione dalla coppia Varane-Umtiti. Courtois ha tenuto in vita i suoi fino all’ultimo, salvando su alcuni contropiede francesi, ma non è bastato a evitare l’eliminazione e la fine del sogno.

La Croazia, come dicevamo, ha avuto invece un cammino ben più tortuoso. Ha dovuto superare i calci di rigore prima contro la Danimarca agli ottavi, e poi nei quarti di finale nell’epica partita contro i padroni di casa russi che dopo averla rimontata nel secondo tempo supplementare vedevano la storica semi-finale ad un passo. Ma nei momenti decisivi i croati hanno mostrato una grandissima freddezza. Forse ci si sarebbe aspettato che contro Danimarca e Russia la qualificazione arrivasse in modo più agevole, ma stiamo parlando di un campionato del mondo dove entrano in gioco tanti altri fattori, oltre che quello meramente tecnico, e ogni partita è una lotta fino all’ultimo sangue. E fino all’ultimo sangue è stata anche la partita di ieri sera contro l’Inghilterra che valeva l’accesso alla finale.

Il primo tempo è stato principalmente di marca inglese. I “leoncini” di Southgate entrano in campo carichi e motivati, e dopo soli 5 minuti si portano in vantaggio quando Trippier, per l’occasione “versione Beckham”, calcia sotto l’incrocio un calcio di punizione che manda in visibilio una nazione intera al ritmo, ancor di più, di “It’s coming home”.

Tripper “alla Beckham”

È ovviamente molto presto ancora, c’è un’intera partita da giocare, e l’Inghilterra non fa l’errore di rintanarsi ma continua a creare gioco e legittima il vantaggio con due grandi occasioni per Kane che colpisce il palo e Lingard. La Croazia appare spenta, forse stanca per i due supplementari giocati nei turni precedenti, ma non riesce ad entrare in partita.

Probabilmente non era una vera e propria strategia, ma i croati entrano in campo nella ripresa che appaiono indemoniati, Modric sale in cattedra, Perisic inizia ad asfaltare la fascia con tutto Walker compreso, e Mandzukic non perde quasi più un duello lì davanti. Nella settimana di Cristiano Ronaldo sono proprio due “italiani” a portare in finale la nazionale di Dalic, l’interista Perisic è una furia e prima segna anticipando con un sinistro al volo Walker e poco dopo colpisce il palo interno per il possibile raddoppio che non arriva.

Nei supplementari un’Inghilterra che appariva stordita riesce a riorganizzarsi e ricompattarsi ed i 30 minuti extra sono abbastanza equilibrati. Ad andare per primi vicini al vantaggio sono proprio gli inglesi ma il colpo di testa di Stones è respinto sulla linea di porta dalla difesa croata. Dall’altra parte, invece, dopo aver fallito un’occasione in precedenza, Mario Mandzukic non sbaglia sull’assist geniale di testa di Perisic e infila Pickford per il decisivo gol del 2-1 finale.

Il gol decisivo di Mandzukic

Applausi finali da parte dei tifosi inglesi per i propri ragazzi che hanno onorato questi Mondiali come meglio non potevano e che si candidano ad essere protagonisti nelle edizioni future. Risultato storico invece per una nazione di 4 milioni di abitanti come la Croazia che raggiunge una finale incredibile dove affronterà niente di meno che la Francia, proprio la squadra che contro la quale terminò il sogno nel ’98. Allora i francesi, anche perchè padroni di casa, oltre che per la sfilza di campioni in squadra, erano nettamente favoriti ed un risultato diverso dalla loro vittoria avrebbe avuto dell’incredibile. Oggi è invece tutt’altra storia. La Francia è sì favorita, anche per i 90 minuti in meno nelle gambe, ma questa Croazia non si batte facilmente, tutt’altro. Due squadre che hanno giocato da squadra e che hanno meritato senza dubbio di arrivare in fondo e di giocarsi quella che si preannuncia come una delle finali più combattute e cariche di emozioni di sempre, non vediamo letteralmente l’ora!

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