Home Calcio 360º Sistema calcio: un mondo che si nasconde nella propria incolumità

Sistema calcio: un mondo che si nasconde nella propria incolumità

by Redazione Sport Time Calabria



Sono giorni caldi per il calcio italiano e non solo per le temperature estive della nostra penisola. Come ogni anno – purtroppo – sono varie le società calcistiche che devono fare i conti con i bilanci in rosso o addirittura che rischiano di sparire dal calcio che conta. Sta diventando un problema tutto italiano, ogni anno alcune società si trovano nelle stesse condizioni se non peggio ed i motivi sono vari.

Innanzitutto la giustizia, in questo caso quella sportiva, dopo la “mano” pesante di Calciopoli, ha iniziato ad esser molto più tenera, chiudendo più di un occhio su vari illeciti e salvando società che meritavano (e questo ci dispiace dirlo) di ricominciare dal basso. I deferimenti a cui spesso arrivano le Procure, portano poi a poco o nulla, quasi a voler tutelare un mondo – quello calcistico – che si nasconde nella propria incolumità. E dunque ci si salva con ammende, oppure alcuni punti di penalizzazione, che sono assolutamente il male minore, considerati i vari scandali che fanno il giro del mondo, screditando – se mai ce ne fosse bisogno – il calcio tricolore.

Mentre quando si è arrivati (non c’erano alternative) ad una punizione esemplare, come può essere il fallimento di una società, si è sempre fatto di tutto per aiutare la società stessa a risalire.

E questa indole tutta italiana ad esser magnanimi, a chiudere un occhio, non ha certo fatto bene a tutto il movimento perché da una parte ha creato precedenti (in base ai quali appellarsi nel futuro), dall’altra ha incentivato la trasgressione delle regole vista la tenuità delle pene. Un po’ come dire: ” trasgredisco tanto non mi fanno nulla”.

Pertanto anche quest’anno, a poche settimane dalla composizione dei campionati e dei conseguenti calendari, ci troviamo di fronte ai soliti faccendieri che fanno di tutto per nascondere i propri misfatti. E se usiamo questi termini è perché siamo davvero stufi – e qui parla il tifoso – di assistere sempre agli stessi scempi.

Ed allora che venga punito il Parma per aver provato ad “aggiustare” non una partita (che sarebbe comunque grave) ma la partita, quella decisiva per la promozione in A.

Che venga punito il Cesena, per non aver fatto quadrare i conti da ormai molti anni!

Che venga punito il Chievo Verona, deferito come i romagnoli, e che – secondo la Procura Federale della FIGC ha potuto iscriversi agli ultimi 3 campionati di massima serie solo grazie a plusvalenze fittizie. Alla faccia della favola Chievo!

Che venga punito anche il Palermo, il cui presidente è indagato dalla Procura di Palermo per aver falsificato i conti del club, (ed altri vari capi d’accusa) fatti che se accertati, potrebbero avere gravi ripercussioni sulle sorti del club stesso.

Che venga punito il Foggia per l’accusa – anche se meno grave – di aver pagato alcuni stipendi in nero, così come il Bari il cui presidente ha tempo fino a sabato per “saldare i conti”.

Che vengano puniti i vari club di serie C con gravi problemi economici.

E’ vero, forse risultiamo cinici e cattivi, ma crediamo che fare calcio non sia certo obbligatorio, se non si è in condizione non lo si fa, si fa un passo indietro, anche e soprattutto per le (poche) società con i conti a posto, che sono un esempio per tutti e che però in questo modo, si sentono prese per i fondelli.

Non vogliamo ergerci a giudici, non è nostro compito e ci dispiace per i tifosi che ci andranno di mezzo, loro che non c’entrano nulla. Ma se si vuole uscire da questa impasse, c’è bisogno di usare il pugno duro con tutti, senza guardare in faccia nessuno.

Si parla tanto e troppo della Calabria in accezioni negative, ecco, lo sport – in questo caso il calcio – ha tutto da imparare dalla Calabria: 6 club nel calcio professionistico, Cosenza, Crotone, Catanzaro, Reggina, Rende e Vibonese, tutti con i conti a posto e soprattutto con la voglia di meritarsi i successi in campo come fecero in passato Reggio e Catanzaro, come ha da pochissimo fatto il Crotone, e come sperano di fare a Cosenza ed a Vibo dove già quest’anno si sono tolte grandi soddisfazioni.

Per quanto riguarda noi comuni mortali potremo solo restare a guardare sperando che – questa volta davvero – la giustizia faccia il suo corso!

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