Home Calcio 360º [STC REPORT] – SERIE A – 2^ GIORNATA

[STC REPORT] – SERIE A – 2^ GIORNATA

by Redazione Sport Team Calabria

La seconda giornata del campionato di serie A si è aperta sabato con due big match. Il primo alle ore 18 ha visto affrontarsi la Juventus e la Lazio con i padroni di casa che sono riusciti a imporsi senza troppi patemi d’animo per 2-0 con un gol per tempo. Per questo match Allegri ha scelto il 4-3-3 col tridente formato da Bernardeschi, Mandzukic e Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese, di cui l’intera tifoseria bianconera attende il primo gol, è rimasto nuovamente a digiuno pur disputando una buona gara. Gara che è stata decisa dal bellissimo gol di Pjanic nel primo tempo che ha raccolto una respinta fuori dall’area di rigore e con un destro al volo ha insaccato alle spalle di Strakosha. Il 2-0 invece è arrivato nella ripresa quando su un assist dalla destra Ronaldo pronto a insaccare a porta vuota è stato ingannato dalla deviazione di Strakosha col pallone che gli è carambolato tra i piedi e con Mandzukic pronto a ribadire in porta la rete che ha virtualmente chiuso la gara. Secondo stop per la Lazio di Simone Inzaghi apparsa ancora in ritardo e forse anche a corto di idee, col tecnico che dovrà lavorare per far tornare la squadra agli splendori della scorsa stagione.

In serata al San Paolo partita spettacolare tra il Napoli ed il Milan. Sfida suggestiva soprattutto per i due allenatori con Gennaro Gattuso che ha incontrato per la prima volta da avversario il suo maestro Carlo Ancelotti con i due che si sono scambiati un caloroso abbraccio sia prima che dopo il match. Match dalle mille emozioni dicevamo, col Milan che è riuscito a chiudere la prima frazione in vantaggio grazie ad un bel gol di Bonaventura che ha concluso un azione corale e su assist di Borini ha insaccato per il gol dello 0-1 al 15° minuto. Nella ripresa partono ancora forte i rossoneri che riescono addirittura a raddoppiare con Calabria che si inserisce sempre sulla destra e su servizio di Suso segna con un bel diagonale rasoterra sul secondo palo con Ospina che non può nulla. Una rete che avrebbe messo al tappeto la gran parte delle squadre, ma non questo Napoli che dopo aver vinto già in rimonta anche all’esordio all’Olimpico contro la Lazio, riesce a rimontare e portare incredibilmente a casa i tre punti anche in questa occasione. La reazione infatti è veemente e l’assedio porta i suoi frutti grazie alla doppietta dello strepitoso Zielinski sempre più decisivo, ed al gol di Mertens subentrato e piazzato alle spalle di Milik in una sorta di 4-2-3-1 che insacca a porta vuota su assist di Allan e manda in visibilio il popolo napoletano. Napoli dunque a punteggio pieno e Milan che torna a casa con tanti rimpianti ma con la consapevolezza di aver messo in serie difficoltà una delle contendenti per la vittoria finale del campionato.

La giornata di Domenica si è aperta alle 18 col derby emiliano tra Spal e Parma che si sono affrontate sul neutro di Bologna a causa dei lavori di adeguamento ancora in corso presso il Paolo Mazza di Ferrara. Stadio Dall’ara che pare portare più che bene agli spallini che proprio all’esordio avevano portato via i tre punti battendo i padroni casa del Bologna grazie al gol di Kurtic. Anche in questa occasione è bastata una rete, quella stupenda di Antenucci in questo caso, per guadagnare la massima posta in palio e per portarsi clamorosamente a punteggio pieno al fianco di Napoli e Juventus, seppur dopo sole due giornate.

Il grosso delle partite è andato poi in scena nella serata con i sei match giocati alle 20:30. Pareggio a reti bianche tra Frosinone e Bologna che si sono incontrate sul neutro di Torino a porte chiuse a causa della squalifica di due giornate inflitta al Benito Stirpe a causa dei ben risaputi fatti accaduti durante Frosinone-Palermo dello scorso anno. Un punticino che fa bene a entrambe dopo le sconfitte dell’esordio e che muove la classifica.

Vittorie interne di misura per Udinese e Genoa. I friulani battono alla Dacia Arena la Sampdoria (all’esordio) grazie a una rete in apertura di match di De Paul. Blucerchiati dai quali ci si attendeva sicuramente di più e bianconeri che invece hanno stupito per la capacità di controllare il match rischiando relativamente poco e sfiorando in varie occasioni la rete del raddoppio. Udinese che si porta quindi a 4 punti mentre la Samp resta ferma al palo. Era l’esordio ufficiale anche per il Genoa che a Marassi ha sbrigato la pratica Empoli con più difficoltà di quanto l’uno-due terribile iniziale aveva prospettato. Protagonisti assoluti Piatek e Kouame, a sorpresa schierati insieme a Pandev ed autori delle due reti decisive, e Criscito autore dell’assist in entrambe le occasioni. Un Empoli mai domo che ha provato a riaprirla con Zajc la cui punizione è stata respinta dall’incrocio dei pali. Gol del 2-1 finale che è arrivato troppo tardi ed è stato firmato dal giovane Mraz. Ora entrambe le squadre sono appaiate in classifica a quota 3 punti.

Al Franchi di Firenze la Fiorentina dei giovani terribili ha schiantato il Chievo in una gara a senso unico col punteggio tennistico di 6-1. Ha aperto le danze la giovane stella serba Milenkovic con un destro al volo bellissimo da fuori che si è infilato sotto la traversa. In chiusura di prima frazione il raddoppio in mischia di Gerson ha messo la gara su un binario di tranquillità per i viola che nella ripresa hanno poi dilagato divertendosi e divertendo. Le altre quattro reti sono state siglate da Benassi, autore di una doppietta, da Federico Chiesa e dal “cholito” Simeone, applaudito quest’ultimo dal più famoso papà presente in tribuna. Per il Chievo gol della bandiera di Tomovic che da ex viola ha fatto emozionare l’intero stadio dedicando la rete al compianto Davide Astori. Primi tre punti per la Fiorentina quindi all’esordio, mentre il Chievo rimane fanalino di cosa a quota 0 punti.

A completare il quadro delle gare serali due pareggi, entrambi per 2-2, tra Cagliari e Sassuolo il primo, tra Inter e Torino il secondo. Mentre poteva essere preventivabile quello della Sardegna Arena, ha sorpreso tanto quello di San Siro soprattutto se consideriamo che i nerazzurri erano in vantaggio di 2-0 grazie alle reti di Perisic e De Vrij. Ci si attendeva una prova di forza da parte dell’Inter dopo la sconfitta all’esordio contro il Sassuolo. Sembrava che potesse andare così ma i nerazzurri hanno dovuto fare i conti un Toro che non ha mai mollato e che è riuscito a rimettere le cose a posto grazie alle segnature di Belotti e del nuovo acquisto ex Monaco Meitè. Peggior inizio in campionato per l’Inter, alla pari dell’anno di De Boer, e Spalletti che deve già fronteggiare le cirtiche di stampa e tifosi che sicuramente si aspettavano tutt’altro inizio di stagione. Primo punto invece per i granata che dopo aver perso nei minuti finali con la Roma all’esordio superano questo difficilissimo inizio con un punto in classifica che fa morale specie per la qualità della prestazione.

Tra Cagliari e Sassuolo invece gara rocambolesca coi padroni di casa due volte in vantaggio e due volte recuperati dai nero-verdi. Entrambe le reti del Cagliari sono state firmate dal bomber Pavoletti che con due colpi di testa ha fatto esplodere la Sardegna Arena regalando l’illusione della vittoria ai propri tifosi. Il primo pareggio era arrivato in apertura di ripresa grazie a Berardi al secondo sigillo in campionato. Il gol del finale 2-2 è arrivato addirittura al 98° minuto di gioco quando l’arbitro ha assegnato un calcio di rigore per gli ospiti dopo aver visionato il monitor del VAR a bordo-campo. Rigore realizzato con freddezza da Boateng e Sassuolo che si porta a quota 4 punti in classifica. Molti rimpianti invece per il Cagliari che muove la classifica e si porta  quota 1 dopo la sconfitta dell’esordio in quel di Empoli.

La giornata si è conclusa nella serata di ieri quando all’Olimpico di Roma è andata in scena la sfida tra la Roma e l’Atalanta. Si prevedeva spettacolo in campo, ma forse si è andati ben oltre le aspettative. Lo show di Gasperini inizia già nel pre-partita quando decide di schierare 7 “riserve” in vista dell’importante gara di ritorno di giovedì a Copenaghen. In questi casi solitamente la Big fa un sol boccone della squadra che fa un turnover così marcato, ma ciò non riguarda l’Atalanta di Gasperini. Il suo incredibile lavoro ha fatto sì che, a prescindere da chi scenda in campo, la sua squadra non perde mai la propria identità e la qualità del gioco non ne risente minimamente. Eppure la gara si era aperta con la rete meravigliosa di Pastore, schierato nel tridente offensivo sul centro-sinistra, che con un colpo di tacco al volo ha messo dentro raccogliendo un cross e dando il vantaggio ai suoi. Da quel momento in poi l’Atalanta ha iniziato a macinare gioco e a creare occasioni in quantità industriale. Prima Castagne e poi la doppietta del neo-acquisto argentino Rigoni hanno clamorosamente ribaltato la gara nel giro di mezz’ora facendo andare le squadre negli spogliatoi sul risultato di 1-3. Nella ripresa ha cambiato le carte in tavola Di Francesco inserendo N’zonzi e Kluivert per Cristante e Pellegrini passando ad un sorta di 4-2-3-1. Secondo tempo quindi di marca giallorossa con i padroni di casa che con rabbia hanno cercato di rimettere in carreggiata la gara, pur rischiando costantemente su ogni ripartenza atalantina. Prima Florenzi, poi Manolas sono riusciti a far agguantare il pareggio alla propria squadra riuscendo a evitare un tonfo casalingo che avrebbe fatto molto male. Atalanta e Roma che si portano quindi a 4 punti in classifica.

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