Home Calcio 360º Mondiali 2018: come colmare la mancanza dell’Italia.

Mondiali 2018: come colmare la mancanza dell’Italia.

by Redazione Sport Time Calabria

Il campionato del mondo che si appresta ad iniziare in Russia può già definirsi “eccezionale”: sì perchè l’assenza dell’Italia è senza dubbio un’eccezione, nel senso letterale del termine.

Solo due volte in passato la nazionale italiana non aveva partecipato a un’edizione dei Mondiali: la prima, nel 1930, quando così come varie altre nazionali europee non prese parte all’edizione che si svolse in Uruguay, si pensa a causa anche di difficoltà nel raggiungere lo stato sudamericano; la seconda invece nel 1958 quando buttò alle ortiche il primo posto del girone qualificatorio perdendo per 2-1 in Irlanda del Nord (bastava un pareggio per guadagnarsi la qualificazione) e non giocando quindi l’edizione svedese dei Mondiali.

Sarà molto difficile per tutti i tifosi italiani superare una tale delusione. I Mondiali, a prescindere dai risultati del campo, riportano alla mente comunque dei fantastici ricordi. Le serate estive passate con gli amici a seguire la partita o i festeggiamenti in piazza dopo le vittorie sono momenti che non dimenticheremo mai. Momenti per i quali aspettavamo ogni volta ben quattro anni, ma con la consapevolezza che comunque l’Italia ci sarebbe stata e che quindi senza dubbio valeva la pena aspettare.

Il 14 Giugno si apre quindi un’edizione dei Mondiali senza l’Italia. Un’edizione che comunque offrirà numerosi spunti d’interesse anche per noi italiani, semplicemente in quanto appassionati di calcio. Si preannuncia un grande spettacolo, ma soprattutto un grandissimo equilibrio. Difficile, infatti, individuare una squadra nettamente favorita rispetto alle altre. Brasile, Germania, Francia, Argentina e Spagna partono con all’incirca le stesse possibilità di vincere il titolo; oltre che per tradizione ed esperienza internazionale che le pongono al di sopra di tutte le altre, anche a livello puramente tecnico ognuna di queste nazionali può presentare una rosa iper-competitiva grazie alla presenza di numerosissimi campioni.

Subito dopo questa “prima fascia” troviamo altre quattro squadre molto forti che hanno tutte le potenzialità per impensierire le top e che nella singola partita se la possono giocare contro tutti e che sono il Portogallo di Cristiano Ronaldo, il Belgio che attende da anni il Mondiale della consacrazione, l’Inghilterra il cui solo nome incute timore negli avversari e la Croazia che presenta la rosa più forte dai tempi di Francia 98 dove arrivò terza.

Il resto delle nazionali possono essere suddivise, a nostro parere, in ulteriori due fasce: una contenente quelle con un buon bagaglio di esperienza internazionale e delle rose che possono essere in alcuni casi molto interessanti con la presenza di alcuni campioni e diversi ottimi giocatori; un’altra con invece le vere e proprie outsider che hanno possibilità di superare il gruppo molto basse ma che comunque vorranno dare battaglia e fare bella figura.

Nella “terza fascia” troviamo Polonia, Colombia, Svezia, Messico, Serbia, Svizzera, Uruguay, Russia, Danimarca, Islanda e Perù. Basti pensare alla coppia Cavani-Suarez, al talento di cui dispone la Colombia, ad una Russia che vorrà ben figurare in casa, a Milinkovic-Savic, alla Svezia che ci ha privato del sogno per capire che anche queste formazioni daranno sicuramente del filo da torcere a tutti, anche alle più forti.

A completare il quadro delle partecipanti Egitto, Nigeria, Giappone, Senegal, Marocco, Iran, Australia, Tunisia, Costa Rica, Corea del Sud, Arabia Saudita e Panama. Anche tra queste abbiamo squadre di tutto rispetto. L’Egitto di Salah, la qualità e l’entusiasmo della Nigeria, la tradizione e l’orgoglio dell’Australia meritano senz’altro una menzione particolare ma siamo certi che anche tutte le altre cercheranno di farsi rispettare sfruttando le loro filosofie di gioco ed i loro migliori giocatori.

Insomma di motivi per restare comunque appiccicati al televisore, nonostante l’assenza degli azzurri, ce ne sono tantissimi. Quasi ognuno di noi simpatizza o ha simpatizzato in passato per un’altra nazionale, beh questa è l’occasione giusta per tifarla. O se proprio non si vuole tifare per nessuna in particolare basta essere un semplice appassionato di calcio per godersi delle sfide che si preannunciano da brividi. Sono tantissimi i campioni dai quali ci si aspetta grandi cose e sarà uno spettacolo guardarli all’opera. Peccato solo che nessuno di questi vestirà la maglia azzurra.

In ogni caso, buon Mondiale a tutti!

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