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Presidente Mazzocca: “Così ho portato la Royal Team Lamezia in serie A”

by Redazione Sport Team Calabria

Sport Team Calabria ha avuto il piacere di incontrare il presidente della Royal Team Lamezia, Nicola Mazzocco, il quale ai nostri microfoni ci ha raccontato la storia del club, la sua storia personale, e come è riuscito partendo dalla serie C ad arrivare fino alla massima serie nazionale in pochi anni (unica società sportiva lametina a riuscirci nella storia).
Una storia di sport che ha tanto da insegnare a realtà ben più note e pubblicizzate, che ci mostra come con passione e competenza si possano raggiungere traguardi impensabili, o quasi.

Ma andiamo a leggere, nel dettaglio, cosa ci ha detto il primo dirigente lametino.

 

Presidente, iniziamo prima da lei, ci racconti la sua storia personale.

“Ho sempre avuto una grande passione per il calcio in generale. Ho giocato sin da piccolo a calcio a 11, ho militato nelle giovanili della Vigor Lamezia, all’età di 18 anni sono stato anche nella “primavera” del Torino, poi purtroppo ho avuto un brutto infortunio alle caviglie che mi ha ostacolato e dopo il quale ho deciso di tornare in Calabria, continuando a giocare a livelli inferiori, anche se non più con la stessa voglia e lo stesso entusiasmo che avevo in precedenza. Attualmente gestisco una tabaccheria-ricevitoria insieme alla mia famiglia.”

Come nasce invece il suo interesse per il calcio a 5, e come diventa quindi presidente della Royal Team Lamezia?

“Quasi per caso. Due ragazze che giocavano a calcio a 5 qui in zona con un’altra squadra, avevano voglia di creare una squadra tutta loro. Dato che io ero già in possesso di un “codice FIGC”, in quanto organizzavo e partecipavo spesso a tornei amatoriali con la mia squadra, le ragazze mi chiesero se potevo iscriverle al campionato di calcio a 5 col nome della mia squadra “Royal Team Lamezia”, e così ho fatto.
Non mi sono limitato a fare loro questo “favore” ma, data la grande passione per questo sport, ho deciso di seguirle e di impegnarmi al massimo in questo progetto. La società nasce nel 2012 e nel 2013 abbiamo disputato il nostro primo campionato di serie C.”

Ci spiega un po’ come sono organizzate le varie categorie?

“Certamente. Dopo la serie C c’era e c’è direttamente ancora ora la serie A2, poi la A. Solo dal prossimo anno verrà introdotta anche la serie B. Serie C che si gioca su base regionale, mentre la serie A2 è nazionale e divisa in quattro gironi. Il nostro girone di A2 era composto da squadre dalla Campania in giù.”

Avventura in serie C che vi ha visto protagonisti sin da subito con una scalata che in soli 5 anni vi ha portato sino alla massima categoria, sotto la guida di diversi tecnici. 

“Sì, il primo anno di serie C con mister Ferraiolo abbiamo raggiunto, perdendola, la semi-finale dei play-off. L’anno dopo con alla guida il tecnico Tulino siamo riusciti a vincere il campionato e a salire in A2, oltre ad arrivare in finale regionale di Coppa Italia, purtroppo persa, sempre quella stessa stagione. Poi in A2 inizia Tulino che, a stagione in corso, si dimette e viene sostituito da mister Carnuccio col quale centriamo i play-off per due anni consecutivi, perdendoli entrambe le volte. L’anno scorso, invece, con coach Ragona abbiamo finalmente vinto la A2 conquistando la promozione in serie A.”
(Festa per la A2)

Una volta saliti di categoria ha attinto dal mercato in modo importante, di quella squadra della C infatti mi pare sia rimasta una sola ragazza ancora in squadra. Come funzionano le cose da questo punto di vista? Da dove arrivano principalmente le ragazze ingaggiate? Ricevono un compenso?

“Una volta arrivati in A2 ho pensato di allestire una rosa competitiva con calcettiste importanti per la categoria. Ovviamente non sono professioniste, percepiscono un rimborso spese, che può variare a seconda della provenienza della ragazza. Abbiamo avuto anche calcettiste di Torino, un paio di brasiliane, quest’anno ci sono anche tante siciliane, anche se comunque alla fine lo zoccolo duro è composto ovviamente da calabresi.”

Presidente, abbiamo appreso da alcune sue dichiarazioni che un aiuto fondamentale nel gestire tutto le è arrivato da sua moglie (Claudia Vetromilo ndr), ci dica di più.

“Mia moglie è stata presidente fino a pochi mesi fa. Poi per motivi famigliari e di lavoro non ha potuto più impegnarsi come faceva prima e quindi mi ha lasciato questa “patata bollente”(ride). Comunque è sempre stata una passione condivisa, lei continua ad aiutarmi per quanto riguarda la parte amministrativa e organizzativa, diciamo così.”

In città è esplosa subito la passione per questa squadra, visti anche gli ottimi risultati iniziali?

“Io sono uno al quale non piace perdere, quindi già dal primo anno ho provato a lottare per il vertice. Questo certamente ha contribuito affinché si creasse subito un ambiente carico ed entusiasta intorno alle ragazze. Pensa che il secondo anno di serie C siamo stati premiati come la terza miglior tifoseria d’Italia, come numero di appassionati. La prima fu la Ternana, attuale campione d’Italia in carica, la seconda la Lazio e poi la Royal Team Lamezia. Tant’è vero che settimana scorsa la Ternana, che è stata ospite nostra, si aspettava il grande pubblico che purtroppo non c’è stato in quanto abbiamo dovuto giocare lontano da Lamezia, come da quasi un anno a questa parte, per l’occasione a Rogliano, . Abbiamo sempre avuto un Ufficio Stampa ben radicato, dei responsabili marketing molto abili nel pubblicizzare le partite e la squadra in generale, e tutto questo ci ha portato ad avere medie di 7-800 spettatori ogni anno.”

Presidente ci spieghi un po’ la questione del “PalaSparti”, com’è la situazione adesso e quando pensate di poterci tornare a giocare.

“La nostra terna commissariale ha deciso di chiudere, lo scorso 27 Dicembre, la struttura alle società sportive in quanto inagibile. Abbiamo atteso, e stiamo attendendo, da 11 lunghi mesi che le cose vengano messe a posto. E così è stato, perchè sono stati effettuati i lavori più di un mese fa.
Al momento il nodo sarebbe il pulsante collegato ai pannelli fotovoltaici che si trovano sul tetto del palazzetto dello sport. C’è infatti un contenzioso tra il comune di Lamezia Terme ed un privato a riguardo che, da come sento dire, sta bloccando lo sport a Lamezia in questo momento. E non mi sembra assolutamente una cosa giusta, i contenziosi di questo genere andrebbero risolti nelle sedi opportune, ma nel frattempo bisognerebbe permettere allo sport di essere praticato. Il “PalaSparti” è al momento perfettamente agibile, si attende solo che vengano fatti i vari sopralluoghi previsti, che da come ci è stato promesso dovrebbero essere compiuti entro Natale.”
(PalaSparti pieno e colmo d’entusiasmo)

Quindi praticamente la cavalcata verso la serie A non si è potuta giocare in “casa” nel vero senso del termine?

“Assolutamente. All’inizio abbiamo giocato sempre al PalaSparti, ma a porte chiuse. Poi per dare la possibilità comunque di poterci seguire ci siamo spostati in altri palazzetti ma ovviamente il seguito è stato minore a quello che avremmo potuto avere se avessimo giocato a casa nostra. La gara che ha sancito la storica promozione l’abbiamo disputata a Pentone, in provincia di Catanzaro, e c’erano intorno alle 200 persone, penso che se avessimo giocato a Lamezia ce ne sarebbero state 4-5 volte tante.”

Tornando ora a “cose di campo”: un mese fa si è dimesso il coach della promozione Ragona, cosa è successo?

“Sì, si è dimesso dopo alcuni risultati negativi. Probabilmente pensava che la squadre avesse difficoltà a seguirlo, e ha deciso di farsi da parte, come poi spesso accade in questo tipo di situazioni quando è sempre il tecnico ad essere sacrificato o a sacrificarsi per cercare di dare una svolta all’andamento delle cose. Inoltre ha dato delle dimissioni irrevocabili e quindi non c’è stato alcun margine di trattativa, e abbiamo quindi dovuto accettare tale decisione.”

Al suo posto ha richiamato mister Carnuccio.

“Sì, abbiamo richiamato Carnuccio che conosce già alla perfezione l’ambiente, la società, è comunque una persona molto preparata, ha da poco preso il patentino a Coverciano. Abbiamo quindi ritenuto fosse la scelta migliore per raccogliere il testimone senza far avere contraccolpi psicologici sia a noi che alla squadra.”
(Mister Carnuccio)

Squadra che però da quando lui era vostro allenatore è stata praticamente stravolta, solo la Fragola è ancora in rosa, quindi comunque avrà bisogno di tempo per conoscerle tutte al meglio.

“Sì questo è vero. Ma quello che importava maggiormente era il rapporto che lui ha con la società che non si è mai rovinato nel tempo. Quando è andato via ha sempre avuto belle parole per noi, e quindi il nostro rapporto è rimasto sempre ottimo. Persona attenta e competente.”

Presidente, parliamo un po’ del campionato di serie A in corso, ci racconti le sue impressioni.

“Noi abbiamo una squadra giovanissima, con molte delle ragazze che sono alla loro prima esperienza in serie A, e diverse che vengono direttamente dalla C. Poi abbiamo qualche ragazza un po’ più esperta e due che hanno già giocato nella massima competizione. Ovviamente è una squadra che andrebbe rinforzata, perchè oltre alle nostre ragazze, compresa la brasiliana Kale che è molto forte, servirebbe qualche altro innesto per potercela giocare fino in fondo. Al momento siamo terzultimi a tre punti dalla salvezza, ma il campionato è ancora lungo e io credo fermamente che lotteremo fino alla fine per salvarci.”

Parlava in precedenza dell’entrata in vigore della serie B.

“Sì, dal prossimo anno ci sarà anche la serie B. Quindi quest’anno chi sale dalla serie C andrà in serie B e non in A2, come molti scrivono erroneamente. Serie B che dovrebbe essere su base interregionale, mentre la A2 avrà tre raggruppamenti, Nord, Centro e Sud.”

In generale come vede il movimento del calcio a 5 femminile?

“È in grande crescita! Si sta facendo un’ottima pubblicità, le televisioni si stanno iniziando ad interessare. Sportitalia, per esempio, trasmette una partita a settimana o maschile o femminile. In più c’è il “social match”, ovvero un match a settimana che la divisione manda in diretta streaming sul proprio sito. Noi potremmo essere una delle prossime squadre a disputare il social match, probabilmente lo avremmo già disputato se avessimo giocato al PalaSparti.”
(La Royal contro le campionesse d’Italia della Ternana)

È una nostra impressione o la differenza tra calcio a 5 femminile e maschile è meno marcata rispetto alla stessa differenza tra calcio a 11 maschile e femminile?

“Allora, c’è senz’altro una grossa differenza a livello fisico e di potenza. Ma a livello tecnico ci sono delle squadre che fanno davvero paura. Il Florentia che ha tre calcettiste brasiliane ad esempio, la Ternana che è formata da grandissime calcettiste anch’essa ed alla quale si stanno andando ad aggiungere tre brasiliane molto forti, poi ci sono il Kick Off Milano (attuale capolista), il Breganze e il Montesilvano che giocano benissimo, che fanno girare bene la palla e che sono davvero divertenti da veder giocare. Tant’è vero che io solitamente dopo una sconfitta ho sempre avuto il broncio, ma quest’anno mi rendo conto che ci sono delle realtà veramente forti e quindi riesco ad assorbirla più tranquillamente. È chiaro che per arrivare a quei livelli abbiamo ancora qualche step da percorrere.”

Infine, presidente, vorrei ci raccontasse qualcosa sulla scorsa stagione. La storica cavalcata in serie A, le sue emozioni, i suoi pensieri su quella grandissima impresa.

“L’anno scorso ci ho sempre creduto. La squadra, d’altronde, era attrezzata per vincere. Si è capito sin da subito che il campionato ce lo saremmo giocate noi e la Woman Napoli. C’erano diverse altre buone squadre, ma noi due eravamo di un livello superiore per quanto riguarda la forza della rosa. 
Nel girone d’andata la Woman è incappata in due o tre scivoloni, noi abbiamo quindi preso il largo ed in quel momento ho capito che si poteva davvero fare. Nel girone di ritorno, pur perdendo alcuni punti in modo evitabile, le ragazze sono state bravissime a mantenere sempre un piccolo distacco di sicurezza dalla principale inseguitrice. Tant’è vero che nel momento dello scontro diretto decisivo noi avevamo tre punti di vantaggio e 4 gol di differenza reti di vantaggio anche, quindi anche perdendo 4-0 saremmo andati noi in serie A. Che dire, ovviamente è stata un’emozione indescrivibile.”
(La squadra e il pubblico celebrano la promozione in serie A – Maggio 2018)

Presidente è stato davvero gentilissimo, le auguriamo che questa bellissima storia possa avere anche un futuro il più roseo possibile. 

“Grazie a voi. È sempre un piacere poter condividere la nostra storia per far in modo che sempre più gente possa conoscere e sostenere non solo noi, ma l’intero movimento del calcio a 5 femminile.”

(Fonte Foto – Pagina FB Royal Team Lamezia)

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