Home Calcio 360º [Esclusiva STC]: Tonino Martino ci racconta “Individual”

[Esclusiva STC]: Tonino Martino ci racconta “Individual”

by Redazione Sport Team Calabria

Nei giorni scorsi vi avevamo parlato del progetto “Individual”, ideato dalla Scuola Calcio Cozza, che per il secondo anno consecutivo ha visto un’importante partecipazione di ragazzi al “Centro Sportivo Clivia Reggio Village”. Questo stage si basa sulla tecnica individuale dei ragazzi, i quali vengono seguiti costantemente in ogni movimento da allenatori e istruttori.

In esclusiva per Sport Team Calabria, abbiamo sentito due protagonisti di questa seconda Edizione di Individual: si trattano dell’ex bandiera della Reggina Tonino Martino, oggi supervisore tecnico della Scuola Calcio Cozza, e il giovane preparatore atletico Luca Princiotta, che cura la coordinazione nei movimenti dei giovani calciatori. Entrambi nei rispettivi ruoli, sono accomunati dall’obiettivo di dare qualcosa a questi ragazzi, attraverso il divertimento e la passione per il calcio.

Ciao Tonino, siamo giunti quasi alla conclusione di questa seconda edizione di Individual. Questo progetto da cosa nasce e che obiettivi si pone?

“Nasce per cercare di insegnare i fondamentali a questi ragazzi, una idea avuta da Cozza e che io ho sposato in pieno. Tante società ci hanno dato fiducia, in tre settimane cerchiamo di dare a questi ragazzi quello che oggi un pò si trascura, vale a dire la tecnica di base. Le fasce di età sono varie, vanno dai 2006 ai 2012, ma abbiamo anche qualche 2002, tutti con una grande voglia di imparare”.

Quali differenze noti dall’alto della tua esperienza tra il settore giovanile dei tuoi tempi e quello di oggi?

“Ai miei tempi si curava molto la tecnica, ci facevano lavorare giorno e notte fino a che non imparavamo, oggi invece si trascurano gli aspetti fondamentali della tecnica e della coordinazione nei movimenti, privilegiando più la parte fisica, un po’ di possesso o altre cose che non danno alcun beneficio ai ragazzi, ai quali poi mancano le basi per poter andare avanti. A parte questo, i ragazzi oggi rispetto a noi sono meno predisposti al sacrificio, perché hanno molte più comodità “.

Quale futuro vedi per i settori giovanili in Italia?

“Ne sentiamo di tutti i colori, siamo ancora molto indietro rispetto agli altri, purtroppo non si guarda al bene del bambino. Dicono anche in FIGC, che vogliono far crescere i settori giovanili, ma siamo ancora indietro purtroppo”. 

Che sensazione provi a ritrovarti con Cozza, dopo essere stati compagni di mille battaglie, come in quella storica promozione in A conquistata con la Reggina?

“Con Cozza ci lega una grande amicizia, oltre ad aver giocato insieme alla Reggina. Cozza è molto preparato e mi auguro che possa tornare presto ad allenare. Nel lavoro mi trovo molto bene con lui, perché è una persona con la quale ti puoi confrontare senza problemi, inoltre vediamo il calcio nello stesso modo e questo aiuta ancor di più”.

Un bilancio sulla stagione appena conclusa dai vostri ragazzi?

“Direi molto positivo, la società sa cosa fare insieme ai tanti bravi tecnici, ma l’obiettivo deve essere sempre quello di far capire al ragazzo, che il calcio è passione, divertimento e sacrificio. Una vola capito questo, lavoriamo per dargli una prospettiva importante”.

Ciao Luca, nonostante la tua giovane età hai già maturato esperienze da preparatore atletico in diverse società di calcio. Quale è il tuo compito con questi giovani atleti?

“Ho intrapreso questo percorso con mister Cozza, che è individuale, quindi molto più specializzato, avendo la possibilità di lavorare con un gruppo più ridotto di ragazzi. Qui diamo priorità alla tecnica di base e alla coordinazione nel movimento, aspetto importante a questa età, che se non si fa bene sarà difficile poterlo migliorare negli anni successivi”.

A questa giovane età quanto è fondamentale lavorare bene sulla coordinazione dei movimenti?

“Non lo dico di certo io, ci sono diversi studi che lo dimostrano ampiamente, che a questa età se non impari bene come saltare o a correre correttamente difficilmente riuscirai a modificarli negli anni. La coordinazione viene ancor prima dell’aspetto tecnico-tattico, il nostro obiettivo è comunque quello di dare a questi ragazzi sia l’aspetto tecnico che la giusta coordinazione nei movimenti. Siamo contenti per il lavoro svolto in queste settimane, non a caso ne abbiamo fatta una in più, proprio perché c è stata grande richiesta e di conseguenza vuol dire che tutti noi abbiamo fatto bene”.

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