Nell’anticipo della 18^ giornata (Sabato ore 17:30) il Catanzaro farà visita alla Paganese in una sfida molto particolare per il mister giallorosso Gianluca Grassadonia. Il tecnico di Salerno è stato protagonista sotto i riflettori del “Marcello Torre” di Pagani nel biennio 2011-2013 e nel biennio 2015-2017: stagioni sempre abbastanza positive con squadre che spesso hanno divertito e raggiunto obiettivi importanti come i play off e che hanno dato un’ottima visibilità all’allenatore delle aquile.
Non ci sarà spazio per troppe emozioni però visto che il Catanzaro deve affrontare la brutta battuta di arresto casalinga contro la Ternana e cercare più in generale di recuperare un po’ quel margine dalle prime 5 in classifica che in questo momento è abbastanza significativo nonostante i giallorossi abbiano una gara in meno da disputare, proprio dopo la trasferta di Pagani, a Vibo Valentia Mercoledì 11 Dicembre alle ore 20:45 contro la lanciatissima Vibonese di mister Modica.
Doppia trasferta in vista quindi per il Catanzaro che ospiterà poi il Picerno al “Ceravolo” Domenica 15 Dicembre in un trittico di gare in cui necessariamente le aquile devono cercare di costruire una base importante per un nuovo e positivo ruolino di marcia.
Ci sarà poi un altro appuntamento infrasettimanale questa volta in Coppa Italia il 18 Dicembre in casa contro il Catania. Il match (gara unica, in caso di pareggio supplementari ed eventualmente rigori) vale l’accesso alla semifinale (che si disputerà invece andata e ritorno, proprio come la finale) e mette di fronte due squadre che si sono già sfidate qualche settimana fa e che hanno in comune l’accentuata distanza dai primi 5 posti nella graduatoria in campionato. La vittoria della Coppa Italia però permetterebbe di saltare ben due turni di play off (Fase di girone), inserendosi di fatto direttamente nella fase nazionale come se si fosse arrivati terzi nel torneo principale. Una ghiotta occasione quindi che il Catanzaro non vorrà assolutamente farsi sfuggire, riaprendo scenari che in questo momento sono un po’ annebbiati da risultati altalenanti.
Foto Luigi Silipo
