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Conferenza di fuoco di Luca Gallo:”La Reggina seconda a nessuno”, “I tifosi prima di tutto”

by Redazione Sport Team Calabria

È un fiume in piena il neo presidente della Reggina Luca Gallo. Nella conferenza tenutasi questa mattina in una sala stampa gremita, Gallo ha risposto a tutte le domande con grande trasporto provando a infondere fiducia e cercando di trasmettere passione e amore per la Reggina.
Ma andiamo a vedere cosa ha detto nello specifico.

COSA PUÒ DARE ALLA REGGINA:

“Avete mai visto un presidente fare un gol? Sono i giocatori a fare la differenza, è l’allenatore a fare la differenza, il Direttore Sportivo, un Direttore Generale che lavora anche 12 ore al giorno fa la differenza. Io faccio molto poco, e capite a che mi riferisco, la vedo così, è molto semplice.”

“Ero in trattativa con un altro club è vero, stavo per acquistare un’altra società. Vi dico solo che il presidente mi sta ancora cercando. Appena ho saputo che la Reggina era in difficoltà e aveva bisogno d’aiuto, sono andato subito e non ho avuto il minimo dubbio.
Io sono nato a Roma ma la mia famiglia era di Rogliano. Sono cresciuto ascoltando i miei genitori parlare in dialetto, e quindi lo capisco benissimo, anche se non lo parlo.”

SULLE STRUTTURE E IL SETTORE GIOVANILE:

“Le strutture sono fondamentali per una società, sono alla base. La Reggina doveva avere il Sant’Agata. Avevo minacciato che se non ci avessero permesso di entrare al Sant’Agata avrei portato la squadra ad allenarsi a Roma. Ovviamente per cercare di generare una reazione, ma l’avrei fatto. Fortunatamente non ce n’è stato bisogno, meglio così.”

“Anche il Granillo deve essere un fiore all’occhiello. È una bella struttura, che nulla a che fare con la Lega Pro. Ovviamente dovremo metterci mano, ma sogno di rivedere lo stadio pieno con 30000 persone festanti.”

“Sogno di trovare il Totti o il Baresi della Reggina, una bandiera che arrivi dal settore giovanile. Ritengo che avere un settore giovanile florido e ben strutturato sia indispensabile per una società che vuole puntare in alto.”

“Ah, e il pullman, tranquilli, l’ho già comprato. Solo che ho dovuto farlo rifare e sarà disponibile tra una ventina di giorni.”

RIGUARDO IL MARCHIO E I TIFOSI:

“Il marchio lo riprendiamo subito. Ora però bisogna vedere se è una questione meramente economica, e allora come ho detto lo faccio immediatamente. Se invece è anche un problema burocratico ci saranno da attendere i tempi necessari. Purtroppo la burocrazia quando si mette è una brutta bestia.”

“I tifosi sono la parte più sana del calcio. “Tifosi docet” per me. I tifosi sono gli unici che non ci guadagnano ma che, anzi, ci rimettono. Sia dal punto di vista economico ma soprattutto del cuore, delle emozioni. Come si fa a non amare e rispettare un tifoso che se la squadra perde sta male.
I tifosi sono i veri proprietari del club, non io. Ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Per me possono dire quello che vogliono e possono fare quello che vogliono, perchè comunque lo fanno sempre col cuore. Anche chi ancora non vuole e non può venire al Granillo, perchè magari può avere i suoi problemi o le sue motivazioni, io lo rispetto e lo ringrazio perchè è comunque un tifoso in ogni caso.
Il tifoso della Reggina dovrà riscoprire il valore della normalità. Non dovrà più essere una sofferenza tifare Reggina, d’ora in avanti i tifosi amaranto verranno viziati e coccolati con tantissime iniziative, tra cui un grande store in centro città che ho intenzione di aprire il prima possibile.”

COME HA TROVATO LA SOCIETÀ DOPO L’ACQUISTO:

“Male, malissimo. Molto peggio di quello che pensavo. Ho trovato problematiche davvero incresciose. Non ho semplicemente rianimato la Reggina, l’ho letteralmente resuscitata, soprattutto dal punto di vista economico. Ma allo stesso tempo se io ho salvato la Reggina, la Reggina ha sicuramente salvato me, sotto tanti aspetti. Mio padre era tifosissimo della Reggina, e io come lui, quindi per me è un sogno che si realizza.”

“Devo però purtroppo dire, perchè io dico sempre la verità o comunque quello che penso, che a livello di struttura societaria questa è praticamente inesistente. Per farvi capire, nella sede centrale di Roma della mia società la M&G ci lavorano 320 persone. Tanti uffici e ogni ufficio si occupa di una determinata problematica. Ho intenzione di riproporre una struttura simile anche con la Reggina. D’ora in avanti i giocatori, l’allenatore, lo staff tecnico, dovranno pensare solamente a concentrarsi sul campo. Per tutto il resto ci dovrà essere una strutta ben definita e ben organizzata alle spalle ad occuparsene.”

“Detto questo c’è ovviamente una parte della società e dello staff, quella fatta da persone sono dipendenti della Reggina da tantissimi anni, che sono e rappresentano ben più che semplici dipendenti, che ovviamente rimarranno qui insieme a me almeno fino a quando ci sarò anche io. È il magazziniere che ho conosciuto prima della conferenza la parte bella del sistema calcio, sono questi gli uomini dai quali ripartire.”

SUL SISTEMA CALCIO:

“Ci sono entrato da molto poco, quindi ancora non lo conosco. Posso dirvi che sono venute da me persone, di cui non vi farò i nomi, che stanno nel calcio da decenni, a mettermi in guardia su questo, su quell’altro. Quasi quasi se me l’avessero detto prima di fare l’acquisto sarebbero riuscite a farmi cambiare idea. Ma ora non mi interessa, avranno le loro idee, io riparto come dicevo dagli uomini veri, dai tifosi, dalla storia della Reggina, dalla città stupenda che è Reggio Calabria”

“Lo so che in questi casi ci sono sempre dei dubbi, mi hanno definito Babbo Natale, o un colpo di Teatro. A me sinceramente viene da ridere. Basta pensare che, come vi ho detto, per me dal punto di vista economico non è stato e non sarà conveniente essere il presidente della Reggina. Quindi per quale motivo avrei dovuto farlo, se non per amore e passione per questa squadra?”

“Anche quando decisi di aprire la mia azienda all’inizio mi dicevano “ma dove vai'”, “ci sono dei colossi in questo settore”, eccetera. All’inizio quando dovetti fare dei colloqui per una segreteria potevo offrirgli 300 euro di stipendio, non potevo permettermi di più. Feci anche finta con dei cavi di avere un computer, che in realtà non possedevo, perchè mi vergognavo di non averlo.
Oggi la M&G è la prima società in Italia nel suo settore con 11000 dipendenti. E col club ho intenzione di fare la stessa cosa e portarlo ai massimi livelli”.

AMBIZIONI E PROSPETTIVE:

“Io in Lega Pro non ce la posso fare. Dobbiamo salire subito, subito. Certo, io parlo dal mio punto di vista e quindi posso garantire che farò il massimo per cercare di raggiungere l’obiettivo. Poi il calcio ovviamente, e lo sapete molto meglio di me, non è una scienza esatta e le cose possono anche andare male.
E ci voglio provare subito. Avrei potuto provarci l’anno prossimo dicendo che questa stagione sarebbe servita per programmare, ma non l’ho fatto, e se dovesse andar male almeno potrò dire di averci provato”.

“Se potessi salterei proprio la B, dalla C alla A. Allora sì che inizierei a stare tranquillo, non contento ma tranquillo.
Credetemi ne farò una malattia personale, se non dovessimo salire in tempi brevi mi vedrete in giro per ospedali, psicologi (ride ndr)”

SQUADRA PRESUNTUOSA ED ANTIPATICA:

“Non voglio una squadra umile e simpatica. Voglio una squadra che sia invece presuntuosa, sicura di sè, che se perde non ammette la forza dell’avversario, ma afferma di aver perso perchè gli girava così. Non parlatemi di umiltà nel calcio. La mia squadra dovrà essere odiata e temuta da tute le altre tifoserie, ed amata visceralmente dalla propria tifoseria. La Reggina non dovrà sentirsi seconda a nessuno. Non saremo i vassalli di nessuno, anche nell’ambito di sinergie di mercato, se parleremo da pari a pari allora bene, se no niente da fare.”

CEVOLI, TAIBI, E STAFF TECNICO:

“Mister Cevoli ha la piena fiducia della società. Oh, ho sentito tanti presidenti rispondere così in questi casi, e quindi rispondo anche io così. Su Taibi, per me Taibi è un grande. È uno che guardavo in TV ed è quello che realmente capisce di calcio. Poi mi sta simpatico, come parla, come espone le cose. I suoi audio li riascolto sempre 4-5 volte. Come potevo non fare subito un contratto lungo a Taibi? È una persona speciale, una vera e propria eccellenza nel suo campo. E lo stesso discorso si può applicare anche al direttore Iriti.”

MERCATO E BACLET:

“Sicuramente prenderemo un centravanti di livello. Baclet è uno dei papabili ma ci sono anche altri profili che seguiamo.
Ma comunque…Baclet è un ottimo giocatore…Vediamo, vediamo. Mancano pochi giorni alla fine del mercato, presto saprete chi sarà. Inoltre interverremo anche in difesa in modo poi da aver rinforzato tutti i reparti.”

MARKETING E SEDE SOCIETA’:

“Purtroppo ho dovuto riscontrare che la Reggina al momento non ha marketing. Mi ha chiamato mio fratello l’altro giorno dicendomi di voler comprare una felpa della Reggina, e altri gadget, ma li sta ancora cercando. Faremo subito uno store al centro della città, dove tutti i tifosi potranno venire e sentirsi a casa, comprare il loro gadget. Tutti dovranno andare in giro con qualcosa della Reggina addosso.”

“Sulla sede questa sarà ovviamente a Reggio Calabria. Vedremo come sono messi gli uffici del Sant’Agata, eventualmente faremo una sede al centro della città, nella zona più bella e importante. In modo che tutti potranno passare e vedere il logo della Reggina.”

PRESENZA A REGGIO:

“Guardate, non è importante che io stia qui fisicamente durante la settimana. Come vi dicevo ho 11000 dipendenti, lavoro 12 ore al giorno, poi con l’aereo in un’ora sei qui, se serve. Chi è davvero importante è la squadra, il mister, tutto lo staff, sono loro i veri protagonisti. Verrò ovviamente a vedermi le partite e a godere di tutte le cose belle.”

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