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Serie C, Ghirelli: “4 Maggio discuteremo il piano strategico “

by Redazione Sport Team Calabria

Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha analizzato il periodo che sta mettendo a dura prova i club di Serie C che faranno fatica a digerire economicamente questo stop del campionato dovuto al coronavirus.

Sul sito ufficiale della terza serie espone la sua personale nota in merito:

“Lega Pro, rispetto alla altre Leghe, ha una propria specificità e il coronavirus sta causando un impatto molto grave sui 60 club. Le squadre, già in difficoltà economica e finanziaria prima della diffusione del virus, non hanno più alcuna entrata e rischiano il default. Questa situazione di crisi impone un confronto permanente nel trovare una soluzione per il futuro della Serie C.”

Nello specifico Ghirelli analizza alcuni particolari casi:

“L’elemento più importante è che in una situazione di questo genere, attraverso un confronto anche vivo in alcuni aspetti, siamo arrivati a una risoluzione comune che verrà sottoposta all’Assemblea. Quest’ultima è sovrana e trasferirà la propria scelta alla FIGC che è il dominus e che prenderà la decisione finale. Il tutto, sottolineo, in un clima di sofferenza enorme: dal 21 febbraio la Serie C è ferma, per una scelta coerente che paradossalmente ci costa tantissimo. Da due mesi non ci sono incassi: gli spalti sono vuoti, mancano i 600 mila spettatori del girone d’andata. E non ci sono nemmeno gli sponsor. Fermare il campionato? La situazione continua ad aggravarsi: rispetto all’assemblea del 3 aprile è passato ancora del tempo ed è peggiorata la situazione economica dei presidenti. Per intenderci: Bamonte, patron della Giana Erminio, è un imprenditore molto solido e molto valido che produce mozzarelle buonissime per ristoranti e pizzerie. A chi le vende adesso? E poi la situazione psicologica si è aggravata: quando cresce l’ansia, il calcio diventa più fragile perché non si riesce più a ragionare come prima. Dobbiamo pensare che c’è una fascia, che inizia a Novara e termina a Bergamo, passando per Alessandria, Crema, Piacenza e Salò in cui è veramente dura parlare di calcio. Hanno tutti la voglia di tornare a giocare ma dobbiamo essere realisti e mettere tutti quanti nelle condizioni, sanitarie ma anche economiche, di farlo. Abbiamo bisogno ieri della cassa integrazione, ieri del credito d’imposta, ieri del fondo salva calcio, ieri dello spostamento dei canoni tasse e contributi, altrimenti non reggiamo. E non ne abbiamo bisogno adesso ma ieri, non so se sono stato chiaro”

Una possibile e definitiva soluzione potrà essere intrapresa il 4 Maggio, data in cui Ghirelli ha sottolineato la stesura di un piano strutturale per la Serie C:

“Il 4 intanto discuteremo del piano strategico: cosa riformare e cosa tagliare dei costi. E quindi liberare le fideiussioni perché gli economisti ci dicono di mettere dentro liquidità. Ma allo stesso tempo dovremo aumentare i controlli, con il fondo di garanzia in mano alla Lega Pro in modo da stanare subito eventuali furbetti. Qua rischiamo il default e non parliamo, come in passato, del fallimento di 1-2 club.”

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