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Serie C, il momento delle calabresi: analisi e prospettive per il futuro

by Redazione Sport Team Calabria

Se dovesse essere confermata, come sembra, la formula riguardante play-off e play-out della scorsa stagione anche per il campionato in corso, ci ritroveremmo con tutte e quattro le squadre calabresi virtualmente qualificate ai play-off promozione. Dopo l’ultima giornata disputata, infatti, anche la Reggina entra nella “top 10” del girone, grazie all’inaspettata vittoria esterna sul campo della Casertana.
Ma andiamo ad analizzare il momento delle nostre squadre in vista dello sprint finale prima della pausa di Gennaio, durante la quale tante cose potrebbero cambiare.

RENDE
Seguendo l’attuale ordine in classifica partiamo dalla formazione di Francesco Modesto che attualmente occupa la seconda posizione a quota 30 punti in co-abitazione con il Trapani ma con un match in più disputato proprio rispetto ai siciliani ed anche rispetto alla Juve Stabia, che entrambe inseguono a 9 punti di distanza.
Nell’ultimo turno il Trapani è riuscito nell’aggancio battendo proprio il Rende col punteggio di 1-0. Una gara abbastanza equilibrata durante la quale i biancorossi hanno tenuto bene il campo; una sconfitta quindi che lascia un po’ di amaro in bocca viste anche le numerose assenze per infortuni e squalifiche.
La formazione rendese sta vivendo un periodo di flessione, specie dal punto di vista dei risultati. Certo, era impensabile poter mantenere il ritmo delle prime 10/12 giornate, nel qual caso avrebbe festeggiato la promozione diretta a Marzo. In più, avendo pian piano esaurito l’effetto-sorpresa, le squadre avversarie hanno iniziato a conoscere meglio le prerogative del gioco dei biancorossi.
Se a quanto detto aggiungiamo anche che lo stile di gioco e la mentalità impressa nei giocatori dall’allenatore Modesto comporta un dispendio massimo di energie fisiche e mentali, possiamo ritenere del tutto fisiologico il calo. Anzi, possiamo anche accorgerci che in realtà il Rende sta assorbendo molto bene questo periodo negativo, continuando comunque ad offrire ottime prestazioni. L’obiettivo a breve termine è adesso quello di provare a raccogliere il maggior numero di punti possibile nelle prossime due gare (nel turno di Santo Stefano il Rende riposa) prima della sosta lunga di Gennaio, che vedranno i biancorossi sfidare al “Lorenzon” prima la Viterbese Domenica 23 Dicembre e poi la Paganese il 30 Dicembre.
L’obiettivo di lungo periodo sarà invece quello di continuare a valorizzare un gruppo di ragazzi che sta disputando una stagione strepitosa, sotto la guida di un allenatore esordiente che ha già fatto vedere di avere le potenzialità per diventare “qualcuno” anche come tecnico, dopo averlo già fatto dal calciatore. Giocare con la testa libera e spensierata potrà essere il segreto per continuare a stupire tutti e soprattutto per continuare a giocarsela con chiunque.
La pausa di Gennaio arriva nel momento giusto, ancora più giusto qualora dovessero arrivare sei punti dalle ultime due gare di Dicembre. Mister Modesto avrà modo di recuperare i diversi acciaccati (Negro, Gigliotti, Goretta su tutti), ed inoltre potrà ricaricare le pile sia fisiche che mentali di coloro i quali hanno compiuto un sforzo enorme, giocando quasi sempre e sfornando prestazioni di grande livello partita dopo partita. Ben dieci giocatori, infatti, hanno giocato più di 1200 dei 1530 minuti possibili dopo 17 partite di campionato: partendo dai 1213 di Sabato per arrivare ai 1503 dello stakanovista Rossini, in mezzo troviamo anche Awua (1472), Minelli (1440), Blaze (1427), Savelloni (1422), Germinio (1399), Vivacqua (1388), Viteritti (1373) e il capitano Franco (1320). Un dato interessante che mostra come Modesto abbia puntato sul dare un’identità ed un’intesa massima alla squadra titolare, completata a turno anche dai vari Laaribi, Godano, Giannotti e Calvanese.

CATANZARO
Il Catanzaro di mister Auteri è attualmente probabilmente la squadra più in forma del campionato. Dal punto di vista delle prestazioni i giallorossi hanno fatto molto bene sin dall’inizio. Certo, con alti e bassi fisiologici per essere la prima fase del campionato, ma in ogni partita si è avuta sempre l’impressione che i giallorossi potessero vincere non venendo mai messi sotto in modo netto da nessuna squadra avversaria.
La svolta mentale, e non solo, è arrivata nella trasferta di Catania dove il Catanzaro ha annichilito i padroni di casa conquistando tre punti fondamentali dal punto di vista della fiducia e della convinzione. Con quella infatti sono arrivate 5 vittorie e 2 pareggi, 11 gol fatti e solo 2 subiti. Numeri che parlano chiaro per il Catanzaro che, grazie a questa ottima striscia di risultati, si ritrova attualmente al quarto posto con 28 punti, con due gare in meno rispetto al Rende, ed una in meno rispetto a Trapani e Juve Stabia, e quindi potenzialmente secondo a -8 dal primo posto. Stessi e identici numeri, sia di punti che di gare disputate, del Catania.  Se non fosse per il rendimento eccezionale che sta tenendo la Juve Stabia di Fabio Caserta staremmo parlando di campionato di vertice per il Catanzaro, così come per il Rende. Ed anzi, i ragazzi di Auteri possono anche recriminare per qualche punto lasciato per strada nel periodo in cui giocavano bene ma avevano difficoltà ad essere incisivi in fase conclusiva.
Le prospettive sono in ogni caso più che positive, la squadra sta dimostrando di riuscire a mantenere uno standard di rendimento medio molto elevato. L’arrivo di Furlan in porta ha dato enorme sicurezza a tutto il reparto difensivo, e tra i pali il nuovo numero 1 giallorosso ha dimostrato di poter fare la differenza. In avanti Kanoute è sempre più decisivo, sia in fase di rifinitura per i compagni che in fase di finalizzazione. Capitan Maita cresce di gara in gara e comanda il centrocampo con grande personalità, ed anche sulle fasce Favalli e Statella stanno facendo molto bene, con l’ex cosentino che sembra aver appreso il nuovo ruolo e che sempre più spesso si sta rivelando uno dei migliori in campo.
Prima della sosta invernale il Catanzaro è atteso dalla sfida interna col Siracusa di sabato, e da due trasferte molto difficili, la prima delle quali per il turno di Santo Stefano a Trapani e la seconda, quattro giorni dopo, a Potenza. Diversamente da Modesto, Auteri ha potuto utilizzare più uomini potendo contare su una rosa più lunga, infatti ben 15 giocatori possono contare almeno 9 presenze (da titolari o subentrati), dopo 15 gare disputate. Se a Gennaio il presidente Noto ed il direttore Lo Giudice riusciranno a completare al meglio l’organico con un paio di colpi ben mirati allora il Catanzaro potrà davvero tentare l’inseguimento alle vespe campane attualmente in fuga.

VIBONESE
Ci spostiamo a Vibo, per vedere come se la passa la Vibonese di mister Orlandi. I rossoblu avevano approcciato il campionato da squadra neo-promossa, e quindi con la massima umiltà, pur confidando nel valore della rosa messa a disposizione dal direttore Lo Schiavo e dal presidente Caffo. Qualità degli uomini che è venuta fuori partita dopo partita, unitamente alla bravura dell’esperto tecnico che ha saputo dare un’identità tattica mutevole e flessibile alla squadra, oltre a mostrare una gestione del gruppo praticamente perfetta.
La Vibonese è infatti un mix di giocatori giovani ed esperti che ormai entra in campo con personalità e cerca di giocarsela anche contro le big del campionato. Prova ne è stata la prestazione di domenica scorsa contro l’imbattuta Juve Stabia che, grazie ad un gol segnato a 5 secondi dallo scadere, ha evitato la sua prima sconfitta stagionale al “Razza” di Vibo.
Vittoria contro la capolista che sarebbe stata il giusto premio sia per la prestazione eccellente che i ragazzi di Orlandi hanno offerto, riuscendo a mantenere il predominio del gioco per gran parte dei 90 minuti, e per quasi tutta la ripresa; e sia per l’ottima stagione fino ad ora condotta che, così come il Rende, ha visto un calo nei risultati nelle ultime giornate ma che rimane comunque più che positiva.
La Vibonese in questo momento è settima in classifica con 23 punti, in piena zona play-off. Non ha vinto nessuna gara delle ultime quattro, ma ha fatto vedere di essere in ottima forma sia nella trasferta di Monopoli che, appunto, nella gara interna contro la Juve Stabia. Orlandi può quindi guardare con grande ottimismo al futuro. Il futuro prossimo dice che i rossoblu, prima della sosta lunga, potranno disputare altre due partite in casa contro Potenza e Bisceglie, rispettivamente il 26 ed il 30 Dicembre. Sabato 22, invece, è previsto il derby contro la Reggina al “Granillo”.
I più utilizzati fino ad ora sono i sempre presenti Obodo e Mengoni che non hanno saltato neanche uno dei 1440 minuti a disposizione nelle 16 partite disputate, subito dopo di loro Bubas (1317), Tito (1279) e Camilleri (1260). Ma sono diversi i talenti che si stanno mettendo in mostra in questa stagione, due su tutti: Andrea Malberti, difensore centrale classe 98, che al fianco di Camilleri si sta dimostrando già una garanzia; Mario Prezioso, classe 96, che al fianco di Obodo a centrocampo sta macinando km su km, abbinando alla quantità anche ottima qualità. Un grande gruppo, con tanta qualità e ottima personalità, che se continuerà così potrà regalare ancora tante soddisfazioni ed emozioni non solo a tutto lo staff societario, ma anche e sopratttutto a tutta la città di Vibo Valentia.

REGGINA
Chiudiamo la nostra analisi con la decima classificata, ovvero la Reggina di mister Cevoli che dopo 15 partite disputate, e dopo la grande vittoria di Caserta, si affaccia con merito in zona play-off.
La società amaranto ha attraversato nella prima fase di stagione, e sta attraversando tutt’ora, diversi problemi riguardanti sia la disponibilità del “Granillo”, per fortuna risolti, e sia l’assetto societario sul quale invece c’è ancora diversa incertezza a riguardo. Questioni che comunque non hanno mai influenzato l’atteggiamento e l’impegno dei giocatori in campo che, anzi, in alcune occasioni hanno forse trovato ulteriore forza per dare quel qualcosa in più.
Passando a cose che riguardano squisitamente il campo, Cevoli ha cercato sin dalle prime gare di instillare una mentalità sempre propositiva e coraggiosa ai suoi giocatori, puntando decisamente sul 4-3-3 come modulo base, con diverse modifiche e diversi aggiustamenti nel corso delle varie gare, ma pur sempre all’insegna della ricerca del gioco.
A livello di risultati dopo una prima fase non buona, la Reggina ha iniziato ad ingranare dal pareggio interno, ottimo anche per la prestazione offerta, contro la Juve Stabia sul terreno del Razza di Vibo. Dopo quella gara arrivò la sconfitta a testa alta nel derby di Rende per 3-2. Da quel momento, nelle 7 gare successive, sono arrivate 4 vittorie e 3 sconfitte. Se consideriamo che due delle tre sconfitte sono arrivate di misura e nel finale a Catania ed a Catanzaro, possiamo considerare il bilancio generale dell’ultimo periodo molto positivo.
Il decimo posto agguantato ed i 20 punti in classifica offrono una grande spinta psicologica a tutto il gruppo che dal derby di sabato contro la Vibonese, che aggancerebbe a 23 in caso di vittoria, vuole iniziare una nuova fase del proprio campionato improntata sulla fiducia nelle proprie qualità e sulla convinzione di poter fare bene contro qualunque squadra. Dopo il derby gli amaranto sfideranno il Matera fuori ed il Trapani in casa, tre gare quindi che ci diranno a cosa può aspirare realmente questa Reggina. I leader carismatici e tecnici della squadra sono senz’altro Conson, Salandria e Sandomenico, e dietro di loro diversi giovani si stanno mettendo in mostra come il portierino Confente, il giovanissimo terzino classe 2000 Mastrippolito, il centrocampista Marino e l’esterno offensivo Tulissi. Insomma, anche qui, mix di esperienza e gioventù, quantità e qualità, per un gruppo che vuole fare sempre meglio e non lasciare più la parte sinistra della classifica.

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