Giornata di grande fermento in Serie C quella odierna, con la Sezione del Collegio di Garanzia del Coni chiamata a giudicare sui ricorsi presentati da Bisceglie e Cerignola a seguito della precedente bocciatura circa la domanda di ripescaggio in terza serie presentata dalle due compagini pugliesi, a causa di presunti inadempimenti di carattere infrastrutturale che ne aveva condizionato, in negativo, il perfezionamento. Ebbene, pochi minuti fa lo stesso organo federale si è pronunciato, accogliendo i ricorsi di entrambe le società e decretando il loro ripescaggio nel campionato di Serie C. Se sul Bisceglie l’esito della sentenza del CdG appareva quasi scontato, ciò non lo era per quanto riguardava il Cerignola che, quasi a sorpresa, prenderà quindi parte, al pari dei corregionali, al prossimo torneo di terza serie. Entrambi i club, infatti, pare siano stati in grado di soddisfare gli adempimenti, di cui sopra, richiesti. Si profila, dunque, un format di Serie C con un numero complessivo di squadre pari a 61: a pochi giorni dall’avvenuta composizione dei tre gironi, quali scenari si profilano in vista della prossima stagione?
Ci sarà sicuramente da fare chiarezza a riguardo, anche in virtù del fatto che tra poco meno di 48 ore è in programma al Salone d’Onore del Coni la redazione dei calendari dei vari raggruppamenti. Cerchiamo di fare ordine: Bisceglie e Cerignola verranno inserite nel tanto discusso Girone C il che, allo stato attuale, comporterebbe una composizione del medesimo di ben 21 squadre. La conseguenza immediata sarà il fatto che, i club inseriti nello stesso, tra cui le calabresi, saranno costrette ad osservare un doppio turno di riposo tra andata e ritorno. Uno scenario che si è già verificato più volte nel corso degli ultimi anni ma per cause inverse, ossia per un numero di compagini ridotto rispetto a quello previsto in partenza. Una soluzione sicuramente non graditissima da parte delle società stesse, non entusiaste di dover “interrompere” il proprio cammino durante l’arco della competizione. Un’altra ipotesi potrebbe essere il trasferimento per questioni geografiche di una (o più) tra Ternana e Teramo in un raggruppamento diverso rispetto a quello “meridionale”. Una soluzione che sarebbe senza dubbio gradita alle stesse vista l’elevata competitività del Girone C, e che riassesterebbe tale gruppo sulle 20 unità, modificando di fatto la struttura dei diversi raggruppamenti. Non ci resta che attendere notizie più chiare a riguardo.