Home Calcio 360º Serie C, come sarà il girone C 2019-2020?

Serie C, come sarà il girone C 2019-2020?

by Redazione Sport Team Calabria

Si preannuncia l’ennesima estate rovente sotto l’aspetto giudiziario e societario per molte delle compagini impegnate nei vari campionati professionistici (e non) italiani che tra ricorsi e controricorsi attendono di conoscere il loro futuro. Per molte di queste, infatti, il destino non dipenderà solamente da quanto il rettangolo verde abbia sancito al termine dei rispettivi campionati, ma anche da ulteriori vicende che con il calcio vorremmo non avessero a che fare ma che ogni anno arrivati a questo punto della stagione, purtroppo, puntualmente si ripresentano. Tralasciando questo aspetto però proviamo a concentrarci sulle questioni meramente sportive.

C’è interesse nel conoscere, ad esempio, la composizione del prossimo girone C di Serie C: tra i tre raggruppamenti della terza serie professionistica italiana, molti degli addetti ai lavori credono che quello centro meridionale sia il più complesso e combattuto. A maggior ragione lo si presume nella prossima stagione, vediamo perché:

Innanzitutto c’è da ricordare che il Girone C tornerà ad avere all’attivo 20 squadre che si daranno battaglia nei campi più ostici del Mezzogiorno italico. Anche agli albori della stagione appena conclusa si erano presentate ai nastri di partenza lo stesso numero di compagini, ma il fallimento del Matera a circa metà stagione  ha, di fatto, rimescolato le carte e costretto gli organi federali a ridimensionare un girone C a 19 squadre. Inoltre verranno ripristinate le 3 retrocessioni in Serie D, aspetto da non sottovalutare e che inciderà nell’economia del torneo.

Sperando che eventi simili non accadano in futuro, possiamo tracciare un elenco delle società già sicure di prendere parte al prossimo prossimo torneo. Sono ben 16, e comprendono tra queste le già note Catania, Catanzaro, Casertana, Reggina, Monopoli, Sicula Leonzio, Virtus Francavilla, Cavese, Rende, Siracusa, Potenza e Vibonese che abbiamo ammirato nel campionato 18/19. A queste si sono aggiunti grandi ritorni come quelli di Bari ed Avellino, nobili decadute ma resuscitate dopo l’inferno della D, e la novità assoluta Picerno, che per la prima volta approda tra i professionisti. A queste va aggiunto inoltre il Foggia, retrocesso dalla Serie B e che, a meno di ennesimi ulteriori stravolgimenti a livello giudiziario, dovrebbe rientrare assieme alle altre nel gruppone sopra elencato.

Mancano all’appello 4 posti, la cui attribuzione non è però di facile inquadramento. Uno di questi potrebbe essere assegnato alla Salernitana nel caso in cui dovesse avere la peggio nel playout di Serie B contro il Venezia. I granata di Menichini partono forti del vantaggio di 2-1 conquistato nella gara d’andata dell’Arechi ma ci sarà da giocare il ritorno in terra veneta domenica sera, che dirà molto sul destino dei campani.

Importante sarà anche la finale playoff nazionale di Serie C tra Trapani e Piacenza, poiché in caso di successo nel doppio conforto degli emiliani, i ragazzi di Italiano sarebbero condannati ad un’ennesima stagione in terza serie.

Capitolo ripescaggi: per quanto riguarda questa fattispecie, il regolamento dà priorità alle società retrocesse al termine dell’ultima stagione dal campionato di C. Da considerare quindi la Paganese, uscita con le ossa rotte dal doppio confronto con il Bisceglie che ha sancito la retrocessione degli azzurrostellati e gli stessi nerazzurri che, invece, sono ancora impegnati nel secondo spareggio salvezza contro la Lucchese, vincente in Toscana all’andata per 1-0. Non vanno accantonate però anche le compagini di Serie D alle quali è riconosciuta la possibilità di presentare domanda di ripescaggio: tra queste ottime possibilità, se non di più, sono previste per il Cerignola, secondo nella classifica generale dopo la rinuncia del Matelica, primo nella medesima graduatoria ma che ha manifestato la volontà di non sfruttare tale opportunità, rimanendo nei dilettanti. Più indietro la Turris che ha meno chances rispetto ai pugliesi, trovandosi in sesta piazza.

Visto il grande marasma di squadre meridionali, probabile che Rieti e Viterbese, presenti nel raggruppamento C di quest’anno, vengano inserite in altri gironi magari “meno trafficati”.

Come si può ben capire, tutto dipenderà dall’esito delle ultime fondamentali sfide in cui le compagini sopracitate saranno coinvolte. Al momento molte tessere per un puzzle troppo piccolo da completare. La Lega avrà sicuramente il suo bel da fare per cercare di organizzare al meglio il prossimo torneo di terza serie che, nonostante tutto, si preannuncia come non mai straordinariamente equilibrato e tutto da gustare.

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