Un derby di cui si è parlato tanto, tantissimo, in settimana. Una cornice di pubblico che starebbe stretta anche alla serie B. Due squadre che giocano per vincere, con i padroni di casa che si sono notevolmente rinforzati durante la sessione invernale e con il Catanzaro che invece è ormai una certezza da diversi mesi.
Uno scontro di alta classifica con i giallorossi che tentano di non mollare la presa e di rimanere in scia, relativa almeno fino ad ora, della capolista Juve Stabia, ancora imbattuta; gli amaranto invece vogliono migliorare il più possibile la loro posizione di classifica in vista dei playoff.
Non manca nessun ingrediente, quindi, per poter assistere ad una partita spettacolare sia in campo che fuori.
Diverse sorprese in entrambi gli undici iniziali. Auteri schiera dal primo il rientrale Signorini nei tre centrali difensivi, affianca Iuliano a Maita mentre davanti il tridente è composto da Kanoute, Bianchimano e D’Ursi. Nei padroni di casa Cevoli lancia dal 1° Procopio e Baclet, con Sandomenico che parte a sorpresa dalla panchina e con Bellomo e Strambelli a supporto del centravanti francese.
È un inizio letteralmente shock per i padroni di casa: dopo soli 5 minuti, infatti, il Catanzaro è in vantaggio di addirittura due reti. La prima arriva al 3° con D’Ursi che raccoglie un cross rasoterra di Bianchimano e sfrutta una dormita colossale di Bellomo, che si era ritrovato addirittura in area a coprire, e batte Confente da pochi metri.
Neanche il tempo di riorganizzarsi che i giallorossi colpiscono una seconda volta: cross alto di Celiento dalla destra ed in area svetta Bianchimano che con un gran colpo di testa batte nuovamente Confente, mandando in estasi i circa 1000 tifosi catanzaresi giunti al Granillo.
Le reazione degli amaranto è affidata a un tiro da fuori di Bellomo di poco alto sopra la traversa. I ragazzi di Cevoli provano a trovare l’assetto giusto in campo, mentre i giallorossi iniziano ad amministrare pronti a ripartire appena ne hanno occasione con i suoi uomini offensivi che appaiono in gran forma. In gran forma sembrava sicuramente Bianchimano che però al minuto 13 deve lasciare il campo per un infortunio, salutato da una bordata di fischi del suo ex pubblico, nonostante non avesse esultato dopo la rete. Al suo posto entra Fischnaller.
Al 17° minuti la prima enorme occasione per la Reggina per accorciare le distanze: Bellomo parte velocissimo in contropiede, serve De Falco che lo ha accompagnato; il centrocampista numero 5 amaranto controlla bene, si accentra e calcia di sinistro da ottima posizione con la palla che però sfila di poco a lato del palo.
È una partita molto accesa, ammoniti Furlan e Strambelli per reciproche scorrettezze, ed il ritmo è vertiginoso. A cavallo del 25° doppio miracolo dei due portieri nel giro di 30 secondi: prima Furlan deve superarsi su un tiro di Bellomo da dentro l’area dopo un bell’assist di Baclet; sul capovolgimento di fronte D’Ursi semina il panico e si presenta da solo davanti a Confente con quest’ultimo che è strepitoso nel chiudere lo specchio e nell’evitare una rete che avrebbe virtualmente chiuso il match, o quasi.
Match che però il Catanzaro chiude sul serio nei 10 minuti successivi. Se fino a questo momento questo derby si era rivelato un incubo sia per la squadra amaranto che per i tifosi sugli spalti, quello che succede nella seconda metà del primo tempo li proietta in qualcosa di molto peggiore. Ai minuti 34 e 37 arrivano infatti la terza e la quarta rete giallorossa che certificano un dominio netto ai limiti dell’imbarazzante. Prima è Celiento di testa, su angolo battuto da Giannone (entrato per Kanoute anche lui infortunato), a battere Confente; poi è il turno di D’Ursi che firma la sua doppietta personale finalizzando un contropiede condotto alla perfezione da Fischnaller.
Un vero e proprio monologo quello catanzarese col duplice fischio dell’arbitro che manda i ventidue giocatori negli spogliatoi con stati d’animo nettamente diversi tra le due squadre.
Cevoli nella ripresa tenta, per quanto possibile, di cambiare l’inerzia del match inserendo Doumbia per Solini, passando a un 4-3-3 con Doumbia e Bellomo ai lati di Baclet e con Strambelli che arretra nei 3 di centrocampo.
E qualcosa accade, perchè dopo 4 minuti di gioco la Reggina riesce ad andare in rete con Bellomo che da fuori con un bel destro trafigge l’insuperabile, fino a quel momento, Furlan.
Il Granillo e la squadra ritrovano coraggio e la partita torna ad avere un gran ritmo con i padroni di casa che tentano di riaprire una gara che pareva già terminata. Ed al minuto 56 la partita può definirsi, incredibilmente, riaperta: numero di Bellomo sulla sinistra, lungolinea per Baclet che serve in mezzo Doumbia che insacca alle spalle di Furlan con un piatto destro di prima e fa esplodere il Granillo che ora torna a crederci sul serio.
È una partita pazzesca e, come successo anche nel primo tempo, nell’arco di neanche un minuto entrambe le squadre hanno un’occasione clamorosa per andare in rete: al minuto 61 è Baclet a sprecare quando davanti a Furlan calcia ma colpisce in pieno l’estremo difensore giallorosso; dall’altro lato Iuliano fallisce un rigore in movimento calciando alto sopra la porta difesa da Confente. Auteri corre ai ripari e inserisce Casoli e De Risio per Giannone e D’Ursi.
I ritmi si assestano leggermente, e non poteva essere altrimenti, la stanchezza inizia a farsi sentire da entrambe le parti, entrano quindi tra le fila dei padroni di casa Tulissi, Tassi e Sandomenico per provare il forcing finale.
Proprio quando la gara sembrava andare spegnendosi sul 2-4, arriva al minuto 88 la rete che riaccende di entusiasmo il Granillo con Tassi che ribadisce in rete dopo la traversa colpita da Tulissi su una punizione dal limite. Ci prova con tutte le forze la Reggina anche nei 4 minuti di recupero ma alla fine il triplice fischio decreta la fine di una gara incredibile sul punteggio di 3-4.
Termina quindi un derby dai due volti. Quello del primo tempo dove c’è stata una sola squadra in campo, il Catanzaro di Auteri, che ha dominato e poteva anche segnare più delle 4 reti realizzate, se non fosse stato per Confente. E quello della ripresa in cui abbiamo apprezzato una grande reazione dalla Reggina che aveva addirittura riaperto tutto nei primi 10 minuti segnando due volte, e arrivando ad un solo gol di distanza a pochi minuti dal termine, e col Catanzaro che ovviamente ha pensato maggiormente a gestire l’enorme vantaggio acquisito nella prima frazione di gioco.
Vittoria alla fine più che meritata per i giallorossi che volano in attesa di buone notizie da Rende. Per la Reggina un ottimo secondo tempo che addolcisce, per quanto possibile, il sapore di una sconfitta casalinga nel derby che fa comunque molto male, specie per i primi 45 minuti disastrosi.
TABELLINO
Reggina-Catanzaro 3-4 (3° D’Ursi, 5° Bianchimano, 34° Celiento, 37° D’Ursi, 49° Bellomo, 56° Doumbia, 88° Tassi)
REGGINA(3-4-2-1): Confente; Conson, Pogliano, Solini(46° Doumbia); Kirwan, Zibert, De Falco(43° Salandria), Procopio; Strambelli(81° Tassi), Bellomo(81° Sandomenico); Baclet(73° Tulissi) ALL: Cevoli
CATANZARO(3-4-3): Furlan; Celiento, Figliomeni, Signorini; Statella, Maita, Iuliano, Favalli; Kanoute(32° Giannone)(62° De Risio), Bianchimano(14° Fischnaller), D’Ursi(62° Casoli) ALL: Auteri
Arbitro: Amabile di Vicenza
Ammoniti: Strambelli (Reg), Furlan(Cat), Maita (Cat)
Note: 11100 spettatori, di cui 1000 circa ospiti