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Reggina, Drago alla prova Juve Stabia. Poi, non si potrà più fallire

by Redazione Sport Team Calabria

La Reggina di mister Drago non può più permettersi altri passi falsi. O almeno, non potrà permetterseli sicuramente da dopo Castellammare in poi. Il tecnico, ex Crotone e Cesena, dopo la vittoria all’esordio in panchina sul campo del Siracusa, è già nel mirino delle critiche dopo due gare terminate senza andare a segno e con un solo punto raccolto.  La situazione di classifica degli amaranto, pur essendo ancora buona in chiave playoff, potrebbe non esserlo più a causa della probabile penalizzazione che dovrebbe colpire la società del neo presidente Gallo. Ecco perché la pressione è cresciuta notevolmente, dopo il passo falso di Brindisi contro la V.Francavilla, sia su Drago, come dicevamo, ma anche sui calciatori.

In particolar modo sotto la lente d’ingrandimento i nuovi acquisti che hanno convinto in parte ed a corrente alterna. I migliori per l’impatto che hanno avuto sin da subito sono senz’altro Bellomo, Strambelli e il Doumbia della gestione Cevoli, quando ancora non era arrivato Baclet.  Sul francese il discorso è un po’ più complesso. Pesa tanto il rigore sbagliato contro il Potenza, ma l’attaccante ex Cosenza è stato comunque prezioso in alcune gare precedenti segnando ad esempio il pareggio a Monopoli, lo 0-2 a Siracusa, e anche essendo l’ultimo a mollare nel derby perso al Granillo col Catanzaro, dando il là al tentativo di rimonta con l’assist per il gol del 1-4 di Doumbia.
Anche Gasparetto sembra stia dando buone garanzie, qualche dubbio in più sul valore di Seminara in un ruolo delicato, quello di terzino sinistro, dove la Reggina avrebbe forse avuto bisogno di un elemento di maggior qualità ed esperienza. Per De Falco a centrocampo luci e ombre, bene con Cevoli male con Drago.

A tal proposito la “rivoluzione” tattica apportata dal neo-tecnico è più vistosa ed incisiva di quanto possa apparire. Con Cevoli la Reggina aveva trovato solidità difensiva (eccezion fatta per il derby col Catanzaro) ed un rendimento da primi posti con la difesa a 3. Drago ha invece impostato una difesa a 4 con principi sulla carta ben diversi, con la linea chiamata a stare più alta e coi terzini che devono spingere e formare le catene laterali con le mezz’ali e con gli attaccanti esterni.
Il tutto con la difficoltà di dover assemblare un gruppo che ha visto tanti arrivi, e che adesso vede abbondanza in alcuni reparti come l’attacco, e qualche deficienza come nei ruoli di terzini (bene Kirwan, ma non ci sono alternative) e di mezz’ali pure.

Domenica c’è la Juve Stabia che, seppure sulla carta non sia certo l’occasione migliore per rilanciarsi, sta attraversando un periodo non proprio entusiasmante. Non avendo comunque ancora perso, viene però da una striscia di cinque partite in cui ha segnato solo due reti (quelle delle vittorie di misura a Rende nel recupero, ed in casa con la Paganese) facendo 0-0 nelle restanti tre gare. Un eventuale risultato positivo a Castellammare fornirebbe una notevole iniezione di fiducia a tutto il gruppo che al momento ne ha particolarmente bisogno. Ed inoltre riaprirebbe ulteriormente il discorso primo posto; immaginiamo quindi che domenica la Reggina avrà molti simpatizzanti tra i tifosi di Trapani, Catanzaro e Catania, interessati direttamente da un’eventuale passo falso della capolista.

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