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Serie C: il Catania sfonda il muro Reggina solo nei minuti finali

by Redazione Sport Team Calabria

Sconfitta in zona Cesarini per la Reggina che vede le sue barricate crollare solo negli ultimissimi minuti di gioco e per un infortunio del suo portiere Confente, autore fino a quel momento comunque di una grande prova.

Dopo la settimana di sosta la Reggina torna a giocare e lo fa su un campo alquanto ostico, cioè quello del Cibali – Angelo Massimino di Catania contro una delle formazioni più forti del girone. Nonostante ciò, gli uomini di Sottil, che per l’occasione schiera un 4-2-3-1, vengono da alcuni risultati negativi e proveranno – dunque – a fare loro la gara. Cevoli dal canto suo schiera un compatto 4-3-3 per provare a fare male in ripartenza.

Pronti via c’è subito uno spavento per gli ospiti che vedono crollare al suolo un compagno dopo un colpo al collo ma per fortuna nulla di grave per Mastrippolito che rientra dopo alcuni minuti.

Al 5′ di gioco arriva la prima occasione dei padroni di casa: Lodi sulla trequarti si smarca e serve Barisic sul filo del fuorigioco, lo sloveno controlla e calcia ma non trova la porta da posizione abbastanza favorevole.

Tre minuti dopo il Catania riesce ad andare in rete con Biagianti che – ben posizionato in area –  raccoglie la sfera e calcia di sinistro insaccando sotto la traversa ma inutilmente dato che il signor Camplone – l’arbitro della gara – aveva già interrotto il gioco per un fallo sull’estremo difensore calabrese, Confente.

Sospiro di sollievo, dunque, per la Reggina che passata la paura prova a reagire alle sortite avversarie, affacciandosi anche pericolosamente nella metà campo dei siciliani.

Va via così il primo quarto d’ora di gara con i rossazzurri che provano a fare la partita e gli amaranto che non disdegnano le ripartenze ma che quasi si fanno gol da soli quando Confente sbaglia un controllo, favorendo Marotta che per poco non approfitta del pasticcio del portiere il quale è invece molto bravo a chiudere lo specchio all’attaccante ex Siena.

Ma più passa il tempo più cresce la formazione di casa: 20′ schema da corner con Lodi che pennella per Scaglia il quale arriva di gran carriera al limite dell’area e scarica un sinistro terrificante sul quale Confente si supera, salvandosi in corner. La corsia preferita per gli attacchi degli etnei è senza dubbio quella di destra, dove Barisic fa il vuoto e Mastrippolito -nonostante la sua velocità – fa fatica a contenerlo.

Dunque alla mezzora di gioco, se il risultato è ancora quello di 0-0, Cevoli deve ringraziare il suo difensore centrale Solini ed il suo portiere Confente.

Anche gli altri 15 minuti di gioco sono un monologo siciliano, con la Reggina che ogni tanto prova ad alleggerire senza, tuttavia, riuscire mai a calciare verso la porta avversaria. Al 45′ l’ultima occasione degli etnei, orchestrata dal solito Lodi che lancia di prima Barisic in profondità il quale tenta il cross basso in area senza però trovare compagni.

Si va così a riposo, dopo 3 minuti di recupero non prima però di un’altra clamorosa occasione per Marotta che riceve un cross da sinistra e col mancino non trova la porta davvero per centimetri. Le barricate ospiti reggono, nonostante i tantissimi attacchi etnei.

Alla ripresa dei giochi non torna in campo Mastrippolito che, acciaccato per i vari colpi subiti, lascia il posto a Zivkov il quale avrà ora l’arduo compito di contenere Barisic. Ma non cambia la musica dato che la prima chance del secondo tempo nasce ancora dai piedi di Barisic che serve l’ennesimo assist a Marotta il quale però trova sulla sua strada un grande Solini, davvero un baluardo.

E quando siamo al 51′, la Reggina è già tutta rintanata nella propria metà campo, lasciando chiaramente intendere quale sarà il tema della gara.

Dal canto suo il Catania dà l’impressione di poter sfondare da un momento all’altro ma non deve fare l’errore di innervosirsi.

I siciliani però, di fatto, non creano grandissimi pericoli, segnalandosi soltanto per una punizione dal limite di Lodi che lambisce il palo alla sinistra di Confente. Siamo intorno al 60′ e i padroni di casa devono provare ad accelerare i ritmi se vogliono far propria l’intera posta in palio. Ecco perché Sottil si affida a due giocatori navigati, Llama e Curiale, per provare ad incidere sulla gara, ma soprattutto per mettere in campo forze fresche. Fuori Biagianti e Vassallo per un 4-2-4 iper-offensivo.

Contromossa di Cevoli che non cambia tattica ma uomini, inserendo Franchini ed Emmausso, rispettivamente per Peteremann e Tassi.

Dunque il Catania attacca a spron battuto creando superiorità numerica sulle fasce con Barisic a destra ed ora Llama a sinistra, i quali devono rifornire il doppio centravanti Marotta-Curiale. Ed in uno di questi riferimenti (cross di Barisic dalla destra) è ancora Marotta ad avere l’occasione buona per il vantaggio, ma la sua conclusione di testa pecca in precisione.

Poco prima la Reggina – in una delle sue rare sortite offensive –  ha una potenziale occasione con Marino che sfrutta un errore avversario involandosi sulla trequarti del Catania senza però riuscire ad essere incisivo e calciando male pur da posizione centrale ed al limite dell’area.

Al 75′ si invertono le parti: Curiale serve per Barisic che entra in area e calcia di sinistro allargandosi non trovando pertanto la rete.

E’ l’ultimo pallone giocato dallo sloveno che 30″ dopo lascia il posto a Manneh con lo spostamento di Llama a destra pronto a crossare a giro.

Ma fisiologicamente il Catania concede adesso praterie agli avversari che fiutano il momento e provano a colpire: 78′ buco centrale dei rossazzurri nel quale si insinua Zibert che corre in verticale e serve in profondità per Emmausso il quale ha la palla dello 0-1 ma calcia alto da posizione più che vantaggiosa.

Le squadre adesso sono lunghissime e nonostante al termine manchino meno di dieci minuti, si ha l’impressione che la rete – da una o dall’altra parte – possa arrivare in qualsiasi istante.

Il cronometro scorre in fretta e diventa, in questo finale, amico della Reggina che vede il traguardo vicino e adesso prova a difendersi con la linea di difesa a 5 ma che di contro trova un Catania determinato che, prima sfiora il vantaggio con un sinistro velenoso di Llama e che poi al minuto 88′ riesce a sbloccare la gara. Ennesimo calcio d’angolo battuto da Lodi, sfera che arriva dalle parti di Confente che prima blocca la stessa, ma poi la perde lasciandola li alla mercé di Marotta che da metri zero appoggia dentro. Un errore tanto casuale quanto decisivo del portiere calabrese che fin li aveva dato vita ad una prestazione impeccabile, macchiandola pesantemente in questa circostanza.

La Reggina accusa il colpo e non riesce a reagire rischiando inoltre di subire il colpo del k.o.

E dopo quattro minuti di recupero il fischietto abruzzese decreta la fine delle ostilità, per la gioia dei presenti che possono esultare ad una vittoria in extremis.

Sconfitta beffa dunque per la Reggina che aveva accarezzato l’idea di portare via dalla Sicilia almeno un pari e che invece torna a casa a mani vuote, consapevole comunque di aver fornito una prova dignitosa e con la voglia immediata di ripartire.

TABELLINO

Catania – Reggina 1-0 (88° Marotta)

CATANIA(4-2-3-1): Pisseri; Ciancio, Aya, Silvestri, Scaglia (dal 79′ Baraye); Biagianti (dal 62′ Curiale), G. Rizzo; Barisic (dal 75′ Manneh), Lodi, Vassallo (dal 62′ Llama); Marotta. All.Sottil

REGGINA (4-3-3): Confente; Kirwan, Conson, Solini, Mastrippolito (dal 46′ Zivkov); Marino (dal 85′ Navas), Zibert, Petermann (dal 64′ Emmausso); Tulissi, Tassi (64′ Franchini), Sandomenico (dal 75′ Redolfi). All. Cevoli

Ammoniti: Petermann (Reg), Silvestri (Cat) Conson (Reg), Emmausso (Reg)

Arbitro: Camplone di Pescara

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